Sirone: una scultura donata agli Alpini nel 40esimo di fondazione

Grande festa per il 40° anniversario di fondazione del gruppo alpini di Sirone. Alla cerimonia, svoltasi nella mattinata di domenica 23 marzo, sono intervenute le autorità locali: a partire dall'amministrazione comunale affiancata da sindaci e assessori dei comuni dell'oggionese, passando per i rappresentanti dell'ANA provinciale e nazionale.


La giornata, avviata con l’ammassamento presso la sede e l’alzabandiera, è poi entrata nel vivo con la celebrazione della messa e il discorso delle autorità. 

''Cari alpini e cari amici - ha esordito il sindaco Emanuele De Capitani - per me è un grande onore essere qui per ricordare questo traguardo fondamentale. Questo incontro rappresenta sicuramente un momento di festa, ma anche di riflessione che permette di cogliere il valore del lavoro che avete svolto in questi anni. Quarant’anni fa, infatti, un gruppo di persone si sono unite da un forte senso di comunità e ha dato vita a questa sezione. Da allora avete dimostrato che l’impegno sociale è al centro della vostra esistenza stessa: le vostre iniziative, i vostri progetti di solidarietà, anche in supporto alle amministrazioni che si sono succedute, hanno avuto un impatto significativo sulla nostra comunità e non solo''.



La gratitudine del primo cittadino si è rivolta all’esempio di coerenza, resilienza, impegno costante e disponibilità della sezione. ''In questo tempo di nuove guerre e di instabilità geopolitica - ha sottolineato De Capitani - voi continuate a rappresentare messaggio di tolleranza e di pace: in questo tempo di social e intelligenza artificiale, voi siete il simbolo della memoria e delle verità giuste. Voi che indossate questo cappello, a disposizione di chiunque abbia bisogno del vostro aiuto, siate uno scoglio in mezzo al mare nella tempesta di questa attualità turbolenta e confusa. Così resterete uno scoglio che, nonostante venga eroso dal tempo, resterà sempre un solido attracco per tutti coloro che vorranno ritrovare i vostri valori, per dare senso al futuro''.



Questo augurio è racchiuso anche nell’opera di Luca Canali, realizzata per l’associazione come dono per la loro dedizione.



''Ringrazio il sindaco, il gruppo alpini e la Pro Loco per la fiducia che hanno riposto nei miei schizzi, poi divenuti realtà'' le parole pronunciate dall'artista. ''La scultura è stata realizzata per volontà dell'amministrazione comunale, a partire dal tronco di un ceppo di cedro abbattuto nel 2023, per motivi di sicurezza. Quindi, il duplice scopo era quello di valorizzare e dare una nuova vita al tronco e offrire visibilità alle associazioni socio-culturali del paese. Dunque, troviamo una penna a simboleggiare gli alpini, una chiave di violino per ricordare il Corpo Musicale Santa Cecilia. La goccia, invece, richiama l’associazione ''Goccia Solidale'' attiva sul territorio e la macina per rappresentare la Pro Loco e come simbolo storico di Sirone''.

Anche il nome dell’opera, ''Radici di Noi'', non è stata una scelta casuale, come ha spiegato Canali: ''il significato del titolo risiede nella sua parte più profonda: come una pianta, che cresce vigorosa, ha radici sane e forti, così anche le associazioni che operano nel comune necessitano di una solida base di persone che danno vita ed energia. Allo stesso modo, anche la scultura pone le sue fondamenta grazie alle radici del cedro, rimaste sotto terra, ma che continuano a sostenere il tronco nella sua nuova forma''.



Anche il consigliere comunale Tiziana Pelucchi ha evidenziato il significato che si cela dietro questo omaggio: ''desideravamo lasciare un segno tangibile delle associazioni, comprese le attività sportive che promuovono una funzione educativa e sociale, nonché uno stile di vita sano. L'opera vuole anche rivolgere un caloroso ringraziamento a volontari sironesi che, pur non avendo sedi fisiche nel paese, operano da diversi anni mettendo a disposizione le proprie risorse a favore della collettività''.



''Ringrazio tutti voi qui presenti, nonostante la pioggia'' ha concluso il capogruppo di Sirone, Antonio Molteni. ''Ripercorrendo brevemente la storia di questi anni, se dovessimo essere precisi oggi dovremmo festeggiare il 41° anniversario, con la benedizione del gagliardetto nel 1984. Ma solo nel 1985 abbiamo inaugurato la nostra prima sede, dove abbiamo svolto la nostra prima cerimonia''.


''Successivamente - ha aggiunto - abbiamo costruito il nostro monumento Supplica di Pace, fino ad arrivare a questa sede. Ci tengo a precisare che all’interno della nostra sezione ci sono alcuni volontari che fanno parte della Protezione Civile: per il momento, noi ci occupiamo di prevenzione. Solo negli anni del Covid si è verificata una vera e propria emergenza''.


I festeggiamenti si sono conclusi con qualche spunto di riflessione di alcuni ospiti accolti a parlare e con il pranzo in sede.