Bevera ospita Monsignor Cesena e un incontro di spiritualità

Domenica mattina presso il Santuario di Maria Nascente di Bevera si è svolto uno degli incontri di spiritualità di Quaresima del 2025, organizzato, come gli scorsi anni, dalla Diocesi di Milano, dal titolo ''Trasformare i segni dei tempi in segni di speranza''. Il periodo precedente alla Pasqua, infatti, è un momento privilegiato per fermarsi a riflettere: in particolare questi incontri sono volti a riscoprire il senso della missione cristiana nel mondo contemporaneo per comprendere come svolgere un ruolo importante nelle realtà politiche, culturali e sociali. Sono rivolti a tutti i cittadini e soprattutto a chi è impegnato nella società a servizio del bene comune, nelle amministrazioni locali regionali e nazionali, nelle associazioni, nelle azioni di carità e del volontariato.
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A sinistra Monsignor Gianni Cesena con Virginio Brivio, già sindaco di Lecco

Presso una sala dell’oratorio del Santuario di Bevera si è tenuto il dialogo che ha visto come relatore monsignor Gianni Cesena: alle 9 i partecipanti hanno potuto vivere un momento di preghiera individuale, seguito poi dalla riflessione sul tema tenuta da monsignor Cesena e una parte finale di condivisione dei pensieri dei presenti.
Considerando anche l’anno giubilare che stiamo vivendo, la Diocesi di Milano ha voluto incentrare questi incontri sui temi della Speranza e della Carità politica, a partire dalla lettura della parabola evangelica del grande banchetto, tratta dal Vangelo di Luca, di cui Monsignor Cesena ha sottolineato alcune caratteristiche paragonandole ai tempi odierni. In primo luogo il testo evangelico ci fa porre l’attenzione sulla necessità di andare ai crocicchi delle strade, il cristiano infatti è colui che sta con i piedi appoggiati per terra e si sporca con la terra di tutti i luoghi in cui va per essere accogliente e aperto all’altro. A tutti infatti è annunciata una nuova speranza, tutti sono chiamati, così come Papa Francesco disse durante la GMG a Lisbona, ripetendo la parola “todos”, sottolineando che le porte della chiesa sono aperte a tutti e questo deve valere anche nella vita civile. Il cristiano è colui che si rivolge a tutti, così come ci insegnano i Vangeli che chiedono di andare in tutto il mondo e proclamare l’annuncio cristiano a ogni creatura. 
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Monsignor Cesena ha ricordato poi che ''la chiesa deve essere accogliente, così come la società che deve applicare a tutti i diritti che spettano al cittadino''. Riprendendo il brano evangelico del banchetto, dove si dice che il re che ha organizzato un banchetto di nozze chiama a festeggiare tutti, sia buoni sia cattivi, Cesena ha sottolineato che Gesù non cerca uomini perfetti ma donne e uomini pieni di tutto ciò che hanno vissuto, quindi pieni di ferite, di tentativi falliti, insomma persone in cammino. ''Ci sono tante azioni che sembrano essere fatte senza senso in questa società, basti pensare alle baby gang, ai conflitti familiari, perché è stato loro insegnato a dare un senso sbagliato alle cose''.
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Invece Gesù guarda all’umanità di ciascuno e questo oggi chiede ai cristiani una responsabilità, ovvero quella di vivere la fede non come una ripetizione di gesti che diventano automatismi, ma di riscoprire l’autenticità di una vita vissuta secondo le parole del Vangelo. Non bastano, ancora di più oggi, affermazioni morali esteriori, ma bisogna recuperare un senso etico forte e vero che guidi i passi di ciascuno cristiano nella vita quotidiana perché sia testimonianza di una vita diversa e ciò si evidenzi in una presenza unica dentro la società civile, dentro le associazioni culturali e caritatevoli, dentro le amministrazioni comunali e regionali, affinché l’annuncio cristiano guidi concretamente l’agire dell’uomo.
La mattinata si è poi conclusa con la Messa solenne alle 11.30 presso il Santuario di Bevera, presieduta da Monsignor Cesena. Nelle prossime domeniche precedenti la Pasqua, sono organizzati altri incontri sullo stesso tema a Monza, Gazzada Schianno, San Giuliano Milanese e Cologno Monzese.
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