Colle B.za: le originali opere create dal 27enne Emanuele Bonanomi
Un ciocco di legno, qualche chiodo, grande manualità e voglia di aiutare chi ti sta accanto. Questi sono gli ingredienti per creare opere originali e utili per i propri affetti e per la comunità nella quale si vive.
Il ventisettenne Emanuele Bonanomi, originario di Colle Brianza, lo sa bene ed è ormai da anni che costruisce decorazioni, come trattori e cariole, e mobiletti in legno totalmente da autodidatta.
Qualche mese fa in particolare, per la giornata internazionale della donna, ha realizzato un profilo femminile che regge il numero 8 rigorosamente giallo mimosa: “quest’anno un nuovo progetto, un nuovo simbolo per ricordare questo giorno” così scrive sul suo profilo social. “ho pensato a come farla, a come colorarla. L’ho disegnata, levigata e ha preso forma con tre mani di pittura. Quando finalmente era piena di fiori, l’ho messa con cura in auto per portarla a destinazione”.
L’opera, insieme ad un numero otto sempre in giallo realizzato tempo fa con la sorella gemella Jessica, ha abbellito il suo paese natio, dove giornalmente si presta come volontario. Il suo incarico da vicecoordinatore della protezione civile e le prove di canto nel coro degli alpini di Olginate fanno ormai parte della sua quotidianità e sono impegni a cui si dedica con dedizione da diverso tempo.
Emanuele rappresenta un riscatto verso coloro che sostengono che le nuove generazioni siamo inattive e apatiche, con il suo impegno e le mani sempre pronte a realizzare nuove sculture nel suo piccolo studio da lui costruito. Tra casette per uccelli e panchine colorate, è un ragazzo che si dà da fare, regalando sorrisi a chi lo circonda.
Il ventisettenne Emanuele Bonanomi, originario di Colle Brianza, lo sa bene ed è ormai da anni che costruisce decorazioni, come trattori e cariole, e mobiletti in legno totalmente da autodidatta.

Emanuele con la sorella Jessica
Qualche mese fa in particolare, per la giornata internazionale della donna, ha realizzato un profilo femminile che regge il numero 8 rigorosamente giallo mimosa: “quest’anno un nuovo progetto, un nuovo simbolo per ricordare questo giorno” così scrive sul suo profilo social. “ho pensato a come farla, a come colorarla. L’ho disegnata, levigata e ha preso forma con tre mani di pittura. Quando finalmente era piena di fiori, l’ho messa con cura in auto per portarla a destinazione”.
L’opera, insieme ad un numero otto sempre in giallo realizzato tempo fa con la sorella gemella Jessica, ha abbellito il suo paese natio, dove giornalmente si presta come volontario. Il suo incarico da vicecoordinatore della protezione civile e le prove di canto nel coro degli alpini di Olginate fanno ormai parte della sua quotidianità e sono impegni a cui si dedica con dedizione da diverso tempo.
Emanuele rappresenta un riscatto verso coloro che sostengono che le nuove generazioni siamo inattive e apatiche, con il suo impegno e le mani sempre pronte a realizzare nuove sculture nel suo piccolo studio da lui costruito. Tra casette per uccelli e panchine colorate, è un ragazzo che si dà da fare, regalando sorrisi a chi lo circonda.
M.E.