Viganò: gli Alpini celebrano i loro primi dieci anni di vita
Un decimo anniversario celebrato in grande stile quello che si è svolto ieri a Viganò e che ha visto protagonista il Gruppo Alpini del paese. Le celebrazioni per il traguardo del doppio lustro raggiunto hanno preso il via nella serata di sabato 5 aprile, quando la chiesa di San Vincenzo ha ospitato il Coro Brianza, che si è esibito un meraviglioso concerto in grado di attirare decine e decine di viganesi. In seguito al momento musicale, dunque, i presenti si sono portati negli spazi dell’oratorio del paese, dove ai presenti hanno gustato un rinfresco preparato e offerto dalla Parrocchia.

I festeggiamenti sono entrati nel vivo nella giornata di ieri, quando il paese di Viganò si è vestito a festa per ricevere centinaia e centinaia di Alpini lecchesi e non solo: presenti infatti anche i vessilli delle sezioni di Milano, Monza Brianza, Valtellina e Bergamo, che hanno ''inondato'' le vie del paesino con le loro penne nere.

Importante ricordare poi la partecipazione del presidente della sezione Ana di Lecco Emiliano Invernizzi, del presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann, del comandante provinciale dei Carabinieri di Lecco, colonnello Nicola Melidonis, del capitano Giovanni Casamassima, del maresciallo Ezio Riboldi, del consigliere nazionale ANA Renato Spreafico, del sindaco di Viganò Fabio Bertarini con altri sindaci e amministratori del territorio.

La mattinata ha dunque preso il via a partire dalla sede degli Alpini, situata in Via Risorgimento: da lì, in seguito all’ammassamento e alla cerimonia dell’alzabandiera, i presenti hanno intrapreso una sfilata accompagnata dalla Fanfara Alpina di Prezzate.

Dopo la deposizione della corona al Monumento dei Caduti, un momento sentito e partecipato dall’intera comunità, i presenti si sono spostati in Chiesa parrocchiale, dove è stata celebrata la Santa Messa alla presenza del Coro Grigna. Decine e decine di gagliardetti hanno preso parte alla funzione, nel corso della quale il parroco don Marco Galli ha voluto ricordare l’amicizia che lega gli Alpini tra di loro e alla comunità.

''Molte relazioni che costruiamo nella nostra vita sono circoscritte ad alcuni momenti, altre invece sono profonde, sono casa, e durano nel tempo'' ha esordito il religioso. ''Mi sembra interessante collegare questo concetto agli Alpini che sono amici della nostra convivenza civile e della sorte dei nostri territori, delle persone più deboli, degli anziani oltre che della Chiesa''. Come ha spiegato don Marco, spesso la gente è trasportata dall’egoismo, che porta a perdere lo spirito della religione civile: secondo lui infatti, c’è qualcosa di antropologico che porta allo smarrimento della società se manca la fede. ''La leva militare è un’occasione necessaria anche oggi, perché è in grado di rendere gli uomini più uomini, in un percorso spirituale e militare'' ha concluso.
Al termine della messa, dunque, tutti i civili e le autorità presenti si sono diretti nuovamente nei pressi del cimitero comunale, dove di lì a poco si sarebbero tenute le allocuzioni. Il primo a prendere la parola è stato il capogruppo Mauro Fumagalli, particolarmente emozionato per la presenza di così tanti consociati. ''Devo essere sincero, non mi aspettavo di poter vedere così tanti gagliardetti e così tanti amici Alpini'' ha affermato. ''In questi dieci anni abbiamo fatto molte cose e speriamo di essere stati di esempio a tanti ragazzi. Oggi abbiamo scelto di tenere i discorsi nei pressi del cimitero per stare vicino ai nostri caduti, che anni fa hanno dato la vita per noi, lasciandoci eredi di un mondo che forse oggi è diventato un po’ disgregato'' ha continuato.

''Noi Alpini di Viganò abbiamo iniziato nel nostro piccolo con riunioni in oratorio di cinque o sei persone: c’era chi diceva di lasciar perdere, e invece oggi siamo qui a festeggiare questo anniversario dopo aver addirittura inaugurato la nostra sede, che è la casa di tutti'' ha continuato, raccontando poi come questa esperienza lo abbia portato anche personalmente a Lecco, diventando negli anni vicepresidente vicario della Sezione.

''Un grazie speciale, oltre a quello che dedico ai miei Alpini, a tutte le autorità presenti e non, alla banda e ai cori, voglio rivolgerlo a Marco Magni, che al tempo della fondazione del nostro gruppo era presidente sezionale di Lecco, un amico e un grande sostenitore, e ad Alessandra Hofmnan, che è sempre presente, non manca mai'' ha concluso tra gli applausi dei presenti.

La parola è dunque passata al sindaco Bertarini che, dopo aver ricordato suo padre alpino, ha evocato come questi dieci anni siano stati intensi per le penne nere in quanto a servizi prestati alla comunità e manifestazioni, rendendo gli Alpini una figura stabile e apprezzata da tutti i viganesi.

Spazio dunque alle parole del presidente della Provincia Hofmann che ha ricordato come ''esserci sempre alle vostre manifestazioni per me non è solo un piacere ma anche un dovere: in questi anni gli Alpini mi hanno insegnato il senso di responsabilità e rispetto per la comunità''. Un senso di determinazione e di voglia di mettersi sempre a disposizione, anche attraverso i campi scuola, quello che ha sottolineato Hofmann. ''Vi voglio davvero bene, siete gli Amici di cui don Marco parlava nel corso dell’omelia''.

Gli ultimi due a prendere parola sono stati il presidente sezionale Emiliano Invernizzi e il consigliere nazionale Renato Spreafico: il primo ha ricordato quanto sia importante portare avanti i principi delle penne nere in ogni famiglia, associazione, scuola e comune. ''La nostra pietra non si disgregherà: siamo qui grazie alla presenza dei nostri avi come società civile e agli Alpini di Viganò auguro di continuare questo progetto nella coerenza che li contraddistingue''.

Spreafico infine ha voluto esprimere il sentimento che lo lega agli alpini viganesi, che sono stati in grado in meno di dieci anni di costruire una sede. ''Quello che avete raggiunto è un traguardo enorme, e vi garantisco che le Istituzioni credono appieno nella nostra associazione''.

Al termine dei discorsi, dunque, il capogruppo Fumagalli insieme all’alpino Alberto Conti si sono occupati di consegnare alle autorità una targa commemorativa della giornata, realizzata dall’artista viganese Alice Occhi. Anche l’amministrazione, dunque, ha voluto omaggiare con un presente che fosse simbolo del sostegno della giornata di festa. Tutti i presenti, intorno a mezzogiorno, si sono diretti verso la palestra comunale: lì, più di 240 persone hanno preso parte ad un pranzo a base di affettati, risotto giallo con ossobuco e torta dell’anniversario.

Prima della conclusione della giornata, tra un canto e una risata, gli Alpini di Viganò hanno voluto dire ''grazie'' al loro capogruppo. ''La tua tenacia, la tua bravura e la tua simpatia ci hanno portati oggi a questa grande festa. Sei un ottimo capogruppo che, speriamo, ci guiderà per i prossimi novant’anni'' le parole dedicate a Fumagalli.
Il Gruppo Alpini di Viganò
I festeggiamenti sono entrati nel vivo nella giornata di ieri, quando il paese di Viganò si è vestito a festa per ricevere centinaia e centinaia di Alpini lecchesi e non solo: presenti infatti anche i vessilli delle sezioni di Milano, Monza Brianza, Valtellina e Bergamo, che hanno ''inondato'' le vie del paesino con le loro penne nere.
Importante ricordare poi la partecipazione del presidente della sezione Ana di Lecco Emiliano Invernizzi, del presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann, del comandante provinciale dei Carabinieri di Lecco, colonnello Nicola Melidonis, del capitano Giovanni Casamassima, del maresciallo Ezio Riboldi, del consigliere nazionale ANA Renato Spreafico, del sindaco di Viganò Fabio Bertarini con altri sindaci e amministratori del territorio.
Il capogruppo Mauro Fumagalli
La mattinata ha dunque preso il via a partire dalla sede degli Alpini, situata in Via Risorgimento: da lì, in seguito all’ammassamento e alla cerimonia dell’alzabandiera, i presenti hanno intrapreso una sfilata accompagnata dalla Fanfara Alpina di Prezzate.

Dopo la deposizione della corona al Monumento dei Caduti, un momento sentito e partecipato dall’intera comunità, i presenti si sono spostati in Chiesa parrocchiale, dove è stata celebrata la Santa Messa alla presenza del Coro Grigna. Decine e decine di gagliardetti hanno preso parte alla funzione, nel corso della quale il parroco don Marco Galli ha voluto ricordare l’amicizia che lega gli Alpini tra di loro e alla comunità.
''Molte relazioni che costruiamo nella nostra vita sono circoscritte ad alcuni momenti, altre invece sono profonde, sono casa, e durano nel tempo'' ha esordito il religioso. ''Mi sembra interessante collegare questo concetto agli Alpini che sono amici della nostra convivenza civile e della sorte dei nostri territori, delle persone più deboli, degli anziani oltre che della Chiesa''. Come ha spiegato don Marco, spesso la gente è trasportata dall’egoismo, che porta a perdere lo spirito della religione civile: secondo lui infatti, c’è qualcosa di antropologico che porta allo smarrimento della società se manca la fede. ''La leva militare è un’occasione necessaria anche oggi, perché è in grado di rendere gli uomini più uomini, in un percorso spirituale e militare'' ha concluso.
Al termine della messa, dunque, tutti i civili e le autorità presenti si sono diretti nuovamente nei pressi del cimitero comunale, dove di lì a poco si sarebbero tenute le allocuzioni. Il primo a prendere la parola è stato il capogruppo Mauro Fumagalli, particolarmente emozionato per la presenza di così tanti consociati. ''Devo essere sincero, non mi aspettavo di poter vedere così tanti gagliardetti e così tanti amici Alpini'' ha affermato. ''In questi dieci anni abbiamo fatto molte cose e speriamo di essere stati di esempio a tanti ragazzi. Oggi abbiamo scelto di tenere i discorsi nei pressi del cimitero per stare vicino ai nostri caduti, che anni fa hanno dato la vita per noi, lasciandoci eredi di un mondo che forse oggi è diventato un po’ disgregato'' ha continuato.
''Noi Alpini di Viganò abbiamo iniziato nel nostro piccolo con riunioni in oratorio di cinque o sei persone: c’era chi diceva di lasciar perdere, e invece oggi siamo qui a festeggiare questo anniversario dopo aver addirittura inaugurato la nostra sede, che è la casa di tutti'' ha continuato, raccontando poi come questa esperienza lo abbia portato anche personalmente a Lecco, diventando negli anni vicepresidente vicario della Sezione.
''Un grazie speciale, oltre a quello che dedico ai miei Alpini, a tutte le autorità presenti e non, alla banda e ai cori, voglio rivolgerlo a Marco Magni, che al tempo della fondazione del nostro gruppo era presidente sezionale di Lecco, un amico e un grande sostenitore, e ad Alessandra Hofmnan, che è sempre presente, non manca mai'' ha concluso tra gli applausi dei presenti.
Il sindaco di Viganò, Fabio Bertarini
La parola è dunque passata al sindaco Bertarini che, dopo aver ricordato suo padre alpino, ha evocato come questi dieci anni siano stati intensi per le penne nere in quanto a servizi prestati alla comunità e manifestazioni, rendendo gli Alpini una figura stabile e apprezzata da tutti i viganesi.
Alessandra Hofmann, presidente della Provincia di Lecco
Spazio dunque alle parole del presidente della Provincia Hofmann che ha ricordato come ''esserci sempre alle vostre manifestazioni per me non è solo un piacere ma anche un dovere: in questi anni gli Alpini mi hanno insegnato il senso di responsabilità e rispetto per la comunità''. Un senso di determinazione e di voglia di mettersi sempre a disposizione, anche attraverso i campi scuola, quello che ha sottolineato Hofmann. ''Vi voglio davvero bene, siete gli Amici di cui don Marco parlava nel corso dell’omelia''.
A destra il presidente ANA Lecco, Emiliano Invernizzi
Gli ultimi due a prendere parola sono stati il presidente sezionale Emiliano Invernizzi e il consigliere nazionale Renato Spreafico: il primo ha ricordato quanto sia importante portare avanti i principi delle penne nere in ogni famiglia, associazione, scuola e comune. ''La nostra pietra non si disgregherà: siamo qui grazie alla presenza dei nostri avi come società civile e agli Alpini di Viganò auguro di continuare questo progetto nella coerenza che li contraddistingue''.
Il consigliere nazionale Renato Spreafico
Spreafico infine ha voluto esprimere il sentimento che lo lega agli alpini viganesi, che sono stati in grado in meno di dieci anni di costruire una sede. ''Quello che avete raggiunto è un traguardo enorme, e vi garantisco che le Istituzioni credono appieno nella nostra associazione''.
Al termine dei discorsi, dunque, il capogruppo Fumagalli insieme all’alpino Alberto Conti si sono occupati di consegnare alle autorità una targa commemorativa della giornata, realizzata dall’artista viganese Alice Occhi. Anche l’amministrazione, dunque, ha voluto omaggiare con un presente che fosse simbolo del sostegno della giornata di festa. Tutti i presenti, intorno a mezzogiorno, si sono diretti verso la palestra comunale: lì, più di 240 persone hanno preso parte ad un pranzo a base di affettati, risotto giallo con ossobuco e torta dell’anniversario.
Prima della conclusione della giornata, tra un canto e una risata, gli Alpini di Viganò hanno voluto dire ''grazie'' al loro capogruppo. ''La tua tenacia, la tua bravura e la tua simpatia ci hanno portati oggi a questa grande festa. Sei un ottimo capogruppo che, speriamo, ci guiderà per i prossimi novant’anni'' le parole dedicate a Fumagalli.
S.L.F.