Sirone entra nella comunità energetica rinnovabile (CER)
Il Comune di Sirone ha aderito alla comunità energetica rinnovabile (CER), nello specifico la Fondazione Energia, che aggrega produttori da fonti rinnovabili e consumatori.
La CER è un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, comprese le amministrazioni comunali, gli enti di ricerca o religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale: tutti questi attori condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti che appartengono a uno o più soggetti che fanno parte della comunità. I soci possono ricoprire diversi ruoli: ci sono i produttori coloro che possiedono un proprio impianto di produzione di energia elettrica, come il fotovoltaico; i consumatori, ovvero coloro che non possiedono alcun impianto di produzione, ma consumano l’energia prodotta dagli impianti presenti nella CER e gli autoconsumatori, vale a dire soggetti che possiedono un impianto di produzione da fonte rinnovabile e condividono l’energia in eccesso con il resto della comunità.
''Da un paio d’anni come Comune abbiamo svolto approfondimenti sulla CER per capire quale potesse essere il modello per dare la migliore opportunità al territorio. Inizialmente la normativa non era chiara, le regole tecniche non c’erano, ciascuno si orientava su una piccola CER comunale, ma poi esaminando la questione più a fondo, ci siamo convinti che, per poter funzionare sul medio-lungo periodo, una CER necessita di professionalità e competenze che mal si sposano con un bacino così piccolo come il comune. Tenendo poi conto che il perimetro di riferimento per gli incentivi è quello della cabina primaria, con gli altri comuni del circondario oggionese, si è deciso di approfondire la questione per mettere insieme le esperienze'' ha spiegato il consigliere con delega alle politiche ambientali Ernesto Viganò.
Dopo alcune valutazioni, l’amministrazione comunale di Sirone ha ritenuto che la soluzione migliore fosse quella di aderire alla Fondazione Sinergia CER, un ente pubblico di diritto privato senza scopo di lucro e la più grande Comunità energetica a controllo pubblico della regione: comprende 72 tra comuni, province e comunità montane nell’area a cavallo dell’Adda, tra le provincie di Lecco e Bergamo, coprendo una superficie territoriale di 747 km quadrati dove vivono 562.639 abitanti. Anche il Comune di Sirone, pur avendo aderito in tempi recenti, si configura tra i soci fondatori.
''Questa adesione è vantaggiosa per alcuni motivi: il modello di fondazione Sinergia CER ha un controllo è completamente pubblico, con il consiglio d’amministrazione che viene nominato dai comuni soci fondatori; dall’altra parte non è una CER monolitica di cui siamo solo una goccia nell’oceano senza voce in capitolo perché all’interno di ogni cabina primaria (che per noi abbraccia Sirone-Oggiono-Dolzago-Castello Brianza), quando viene istituita la configurazione CER per beneficiare degli incentivi e iniziare a operare, viene nominato un comitato di configurazione a maggioranza di nomina pubblica che dà le indicazioni e gestisce il funzionamento della CER nella cabina primaria, definendo anche l’utilizzo della parte degli incentivi che verranno utilizzati per finalità e progetti sociali e di contrasto alla povertà da svilupparsi localmente. Se da una parte c’è la CER come fondazione ''grande'' che può mettere a disposizione competenze, schemi di gestione, capacità, professionalità a tutti i comuni e ai soci che ne faranno parte, dall’altra c’è la possibilità di incidere a livello locale sulla propria cabina primaria''.
La CER è aperta all’adesione di cittadini, piccole medie imprese (PMI) ed enti del terzo settore (ETS). I privati cittadini possono partecipare come soci, sia come consumatori sia come produttori. La CER è già nata e costituita e quindi tutti i benefici che sono disponibili, come i fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per le CER dei Comuni sotto i 5.000 abitanti che possono essere richiesti con scadenza il 30 novembre, sono già disponibili per cittadini ed enti che aderiscono alla cabina primaria. L’amministrazione comunale sta divulgando l’informazione attraverso i propri canali per fare in modo che chiunque possa essere potenzialmente interessato, venga a conoscenza di questa possibilità.
In particolare, coloro che hanno impianti entrati in esercizio a partire dalla seconda metà dell’anno scorso, quando la CER è stata costituita, possono valutare la possibilità di beneficiare per esempio degli incentivi PNRR.
Per quanto riguarda le aziende, chi fosse interessato e avesse necessità di qualche ulteriore approfondimento dal punto vista legislativo e tecnico su fattispecie molto specifiche per il settore, potrà partecipare a una call con gli esperti e professionisti della fondazione per chiarire tutte le tematiche.
Nelle prossime settimane, inoltre, il progetto verrà presentato ai cittadini anche tramite un incontro pubblico.
''Nella cabina primaria di cui Sirone fa parte, il paese è oggi presente. Nelle prossime settimane ci muoveremo per far nascere la configurazione, che significa mettere insieme almeno un produttore e un consumatore. Rispetto all’inizio, la normativa ha cambiato le cose perché, per quanto riguarda i produttori, è molto specifica: prima deve nascere la CER e a seguire gli impianti che ne vogliono fare parte. Poiché la CER è nata ad agosto 2024, chi ha un impianto entrato in esercizio da quella data, può farsi avanti come produttore e lo stesso vale per chi farà adesione nei prossimi mesi. Importante, sia per le aziende che per i cittadini: chi avesse intenzione di installare un impianto, c’è la possibilità di fare richiesta di contributi PNRR. Anche in questo in caso, chi è interessato può contattare il Comune e lo metteremo in contatto con i tecnici e i professionisti della fondazione per aiutarlo a prendere una decisione o per avere approfondimenti. Questo è il primo passo: ora speriamo che le cose vadano avanti'' ha proseguito Viganò. ''L’obiettivo è trovare il prima possibile qualcuno che possa associare almeno un impianto con un consumatore. La normativa prevede che gli impianti siano nuovi: non è quindi possibile portare nella CER impianti che hanno pochi anni, ma devono essere entrati in esercizio dall’agosto 2024, che è la data di costituzione della CER''.
Come prevede la normativa, il perimetro di riferimento della cabina primaria non è geografico, ma si basa su perimetri convenzionali: per questo motivo Via dell’Industria è esclusa. ''Purtroppo, con un po’ di rammarico, Sirone cade quasi integralmente nella cabina primaria, a parte Via dell’Industria. Quando c’era la possibilità di avanzare osservazioni da parte del gestore dei servizi energetici (GSE), avevamo sottoposto la richiesta di poter includere anche quell’area sotto la nostra cabina primaria in maniera da poter fare direttamente come Comune una proposta di CER ai cittadini e alle aziende che abbiamo in Via dell’Industria. Purtroppo la nostra richiesta non è stata accolta: per motivi che non dipendono dalla nostra volontà, la zona non è nella nostra cabina primaria, quindi cittadini e imprese non potranno farne parte come soci'' ha motivato il consigliere, chiarendo che, in questo caso, si dovrà attendere la costituzione di qualche configurazione dei comuni limitrofi.
La CER è un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, comprese le amministrazioni comunali, gli enti di ricerca o religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale: tutti questi attori condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti che appartengono a uno o più soggetti che fanno parte della comunità. I soci possono ricoprire diversi ruoli: ci sono i produttori coloro che possiedono un proprio impianto di produzione di energia elettrica, come il fotovoltaico; i consumatori, ovvero coloro che non possiedono alcun impianto di produzione, ma consumano l’energia prodotta dagli impianti presenti nella CER e gli autoconsumatori, vale a dire soggetti che possiedono un impianto di produzione da fonte rinnovabile e condividono l’energia in eccesso con il resto della comunità.
''Da un paio d’anni come Comune abbiamo svolto approfondimenti sulla CER per capire quale potesse essere il modello per dare la migliore opportunità al territorio. Inizialmente la normativa non era chiara, le regole tecniche non c’erano, ciascuno si orientava su una piccola CER comunale, ma poi esaminando la questione più a fondo, ci siamo convinti che, per poter funzionare sul medio-lungo periodo, una CER necessita di professionalità e competenze che mal si sposano con un bacino così piccolo come il comune. Tenendo poi conto che il perimetro di riferimento per gli incentivi è quello della cabina primaria, con gli altri comuni del circondario oggionese, si è deciso di approfondire la questione per mettere insieme le esperienze'' ha spiegato il consigliere con delega alle politiche ambientali Ernesto Viganò.

Il consigliere Ernesto Viganò
Dopo alcune valutazioni, l’amministrazione comunale di Sirone ha ritenuto che la soluzione migliore fosse quella di aderire alla Fondazione Sinergia CER, un ente pubblico di diritto privato senza scopo di lucro e la più grande Comunità energetica a controllo pubblico della regione: comprende 72 tra comuni, province e comunità montane nell’area a cavallo dell’Adda, tra le provincie di Lecco e Bergamo, coprendo una superficie territoriale di 747 km quadrati dove vivono 562.639 abitanti. Anche il Comune di Sirone, pur avendo aderito in tempi recenti, si configura tra i soci fondatori.
''Questa adesione è vantaggiosa per alcuni motivi: il modello di fondazione Sinergia CER ha un controllo è completamente pubblico, con il consiglio d’amministrazione che viene nominato dai comuni soci fondatori; dall’altra parte non è una CER monolitica di cui siamo solo una goccia nell’oceano senza voce in capitolo perché all’interno di ogni cabina primaria (che per noi abbraccia Sirone-Oggiono-Dolzago-Castello Brianza), quando viene istituita la configurazione CER per beneficiare degli incentivi e iniziare a operare, viene nominato un comitato di configurazione a maggioranza di nomina pubblica che dà le indicazioni e gestisce il funzionamento della CER nella cabina primaria, definendo anche l’utilizzo della parte degli incentivi che verranno utilizzati per finalità e progetti sociali e di contrasto alla povertà da svilupparsi localmente. Se da una parte c’è la CER come fondazione ''grande'' che può mettere a disposizione competenze, schemi di gestione, capacità, professionalità a tutti i comuni e ai soci che ne faranno parte, dall’altra c’è la possibilità di incidere a livello locale sulla propria cabina primaria''.
La CER è aperta all’adesione di cittadini, piccole medie imprese (PMI) ed enti del terzo settore (ETS). I privati cittadini possono partecipare come soci, sia come consumatori sia come produttori. La CER è già nata e costituita e quindi tutti i benefici che sono disponibili, come i fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per le CER dei Comuni sotto i 5.000 abitanti che possono essere richiesti con scadenza il 30 novembre, sono già disponibili per cittadini ed enti che aderiscono alla cabina primaria. L’amministrazione comunale sta divulgando l’informazione attraverso i propri canali per fare in modo che chiunque possa essere potenzialmente interessato, venga a conoscenza di questa possibilità.
In particolare, coloro che hanno impianti entrati in esercizio a partire dalla seconda metà dell’anno scorso, quando la CER è stata costituita, possono valutare la possibilità di beneficiare per esempio degli incentivi PNRR.
Per quanto riguarda le aziende, chi fosse interessato e avesse necessità di qualche ulteriore approfondimento dal punto vista legislativo e tecnico su fattispecie molto specifiche per il settore, potrà partecipare a una call con gli esperti e professionisti della fondazione per chiarire tutte le tematiche.
Nelle prossime settimane, inoltre, il progetto verrà presentato ai cittadini anche tramite un incontro pubblico.
''Nella cabina primaria di cui Sirone fa parte, il paese è oggi presente. Nelle prossime settimane ci muoveremo per far nascere la configurazione, che significa mettere insieme almeno un produttore e un consumatore. Rispetto all’inizio, la normativa ha cambiato le cose perché, per quanto riguarda i produttori, è molto specifica: prima deve nascere la CER e a seguire gli impianti che ne vogliono fare parte. Poiché la CER è nata ad agosto 2024, chi ha un impianto entrato in esercizio da quella data, può farsi avanti come produttore e lo stesso vale per chi farà adesione nei prossimi mesi. Importante, sia per le aziende che per i cittadini: chi avesse intenzione di installare un impianto, c’è la possibilità di fare richiesta di contributi PNRR. Anche in questo in caso, chi è interessato può contattare il Comune e lo metteremo in contatto con i tecnici e i professionisti della fondazione per aiutarlo a prendere una decisione o per avere approfondimenti. Questo è il primo passo: ora speriamo che le cose vadano avanti'' ha proseguito Viganò. ''L’obiettivo è trovare il prima possibile qualcuno che possa associare almeno un impianto con un consumatore. La normativa prevede che gli impianti siano nuovi: non è quindi possibile portare nella CER impianti che hanno pochi anni, ma devono essere entrati in esercizio dall’agosto 2024, che è la data di costituzione della CER''.
Come prevede la normativa, il perimetro di riferimento della cabina primaria non è geografico, ma si basa su perimetri convenzionali: per questo motivo Via dell’Industria è esclusa. ''Purtroppo, con un po’ di rammarico, Sirone cade quasi integralmente nella cabina primaria, a parte Via dell’Industria. Quando c’era la possibilità di avanzare osservazioni da parte del gestore dei servizi energetici (GSE), avevamo sottoposto la richiesta di poter includere anche quell’area sotto la nostra cabina primaria in maniera da poter fare direttamente come Comune una proposta di CER ai cittadini e alle aziende che abbiamo in Via dell’Industria. Purtroppo la nostra richiesta non è stata accolta: per motivi che non dipendono dalla nostra volontà, la zona non è nella nostra cabina primaria, quindi cittadini e imprese non potranno farne parte come soci'' ha motivato il consigliere, chiarendo che, in questo caso, si dovrà attendere la costituzione di qualche configurazione dei comuni limitrofi.
M.Mau.