Oggiono, Bachelet: evento dedicato all'Erasmus. Esperienze a confronto

Una mattinata intensa e ricca di spunti si è svolta presso l’Istituto Superiore Bachelet di Oggiono in occasione dell’Erasmus Day, un evento pensato per presentare e valorizzare il programma Erasmus+ e le attività di mobilità internazionale messe in campo dalla scuola. Un’iniziativa che ha coinvolto non solo studenti e genitori, ma anche docenti di altri istituti, interessati a conoscere da vicino le opportunità offerte da un progetto che, anno dopo anno, si consolida come pilastro fondamentale dell’offerta formativa del Bachelet.
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Alcune immagini dell'iniziativa svoltasi mercoledì 9 aprile al Bachelet

A introdurre la giornata è stata la dirigente scolastica Anna Panzeri, che ha definito l’Erasmus ''un viaggio alla scoperta di sé e del mondo'', sottolineando come la mobilità europea rappresenti non solo un’occasione per migliorare le competenze linguistiche, ma anche un potente strumento per sviluppare soft skills, promuovere l’inclusione e costruire legami duraturi tra persone e istituzioni. Un’occasione, ha ribadito Panzeri, che riguarda tanto gli studenti quanto i docenti, che costituiscono parte integrante del processo formativo. ''Grazie all’Erasmus anche i nostri insegnanti hanno potuto partecipare a corsi di formazione all’estero, riportando a scuola buone pratiche e innovazione didattica''.
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Presente all’evento anche il consigliere provinciale all’istruzione Antonio Pasquini, che ha elogiato il lavoro dell’istituto e della commissione Erasmus – costituita dai docenti Romano, Recalcati, Corti, Colombo e Mauri – riconoscendone il valore umano oltre che educativo. ''Progetti come questo costruiscono ponti tra culture e persone, e sono motore di crescita interiore per i nostri giovani. La Provincia è orgogliosa di sostenere queste iniziative''.
Parole di apprezzamento sono arrivate anche dalla professoressa Mariangela Ghislanzoni dell’Ufficio scolastico di Lecco: ''L’arricchimento che deriva dagli scambi non può che portare crescita personale e professionale per tutti''.
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Cuore della mattinata, coordinata dalla docente Cinzia Romano, è stata la presentazione del piano Erasmus del Bachelet, attivo dal 2020 nell’ambito dell’attuale programma Erasmus+ 2021-2027. L’istituto ha aderito all’Azione Chiave 1, che prevede mobilità sia per studenti (individuali o di gruppo, di breve e lungo periodo) che per docenti (job shadowing, corsi strutturati e insegnamento all’estero). Tra gli obiettivi fondamentali del progetto firmato Bachelet: migliorare la qualità dell’istruzione, promuovere l’inclusione, potenziare le competenze digitali e linguistiche, favorire l’imprenditorialità giovanile.
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La dirigente Anna Panzeri e il consigliere provinciale Antonio Pasquini

Ad arricchire l’incontro sono state le testimonianze dirette di studenti che hanno partecipato ai progetti di mobilità. Tatiana ha raccontato la sua esperienza in Portogallo, parlando di ''un percorso in un ambiente nuovo, che mi ha resa più autonoma e consapevole''. Francesco, partito per la Spagna, ha descritto la trasformazione personale vissuta durante i cinque mesi di permanenza: ''All’inizio mi sentivo spaesato, ma ho imparato a fidarmi degli altri e ad aprirmi, ed è stata una delle esperienze più significative della mia vita''.
Non è mancata però una voce fuori dal coro, che ha descritto con onestà le difficoltà vissute durante la sua breve mobilità: ''Non lo rifarei, ma ritengo comunque fondamentale condividere anche le esperienze più complesse e consiglio vivamente di intraprendere questo percorso se possibile. Se è vero che c’è un mondo là fuori che vale la pena di essere scoperto, la mia esperienza mi ha fatto riflettere su quanto non si debba dare per scontato quanto si ha già nella vita qua''.
Un intervento prezioso, che ha permesso di affrontare con lucidità il tema dello shock culturale e delle sfide emotive legate alla lontananza e all’adattamento.
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Entusiasmo e competenze sono invece i tratti distintivi del gruppo partito per Malta, che ha raccontato il soggiorno in un campus scientifico internazionale, con lezioni pratiche in ambito STEM, escursioni culturali e l’opportunità di confrontarsi con studenti provenienti da tutto il mondo. ''Una full immersion che ci ha resi più indipendenti e consapevoli'' hanno commentato. Altre esperienze collettive sono arrivate da parte di studenti partiti per esperienze di brevi mobilità in Polonia e in Germania, e da Martina, tra le prime studentesse del Bachelet a partecipare a una mobilità Erasmus nel 2022.
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Ospite della mattinata è stato anche l’Istituto Greppi di Monticello, rappresentato dalla prof.ssa Antonella Zardoni, referente per i progetti Erasmus e per l’internazionalizzazione scolastica. L’intervento ha offerto una panoramica degli obiettivi principali dell’istituto: ampliare la dimensione internazionale del curriculum attraverso mobilità e partenariati europei per studenti e docenti, innovare la didattica con approcci centrati sugli studenti e sulle loro soft skills e promuovere la cittadinanza europea attiva, nonché rafforzare l’inclusione a livello scolastico proprio con esperienze di mobilità, come il progetto Cipro dedicato a studenti con difficoltà. A testimonianza di ciò, alcuni docenti  del Greppi hanno condiviso le recenti esperienze di mobilità: la settimana a Cáceres, in Spagna, e la settimana a Liepāja, in Lettonia.
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L’Erasmus Day si è rivelato dunque un momento di riflessione, confronto e valorizzazione di un progetto che ha saputo diventare parte integrante dell’identità dell’Istituto Bachelet. Un progetto che non si limita a ''far viaggiare'' ma che – come ha ricordato la prof.ssa Romano citando Robert Schuman – ''costruisce solidarietà, armonia e una comunità pacifica'', alimentata dalla passione di chi crede nell’istruzione come strumento di cambiamento.
''Se c’è un futuro possibile, e c’è sicuramente – ha detto in chiusura la dirigente Panzeri – sarà grazie a scuole come la nostra, che credono nel valore dell’Europa e crescono cittadini consapevoli e ambasciatori di pace''.
F.Fa.
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