Costa: la scuola media aderisce a R1PUD1A di Emergency

Uno striscione davanti ai cancelli della scuola secondaria di primo grado don Bosco di Costa Masnaga recante la scritta ''Questa scuola R1PUD1A la guerra!''
L’istituto, con questo gesto, ha aderito a R1PUD1A, la campagna di cultura della pace promossa da Emergency ONG onlus, che da oltre 30 anni opera attivamente per garantire aiuti umanitari alle vittime delle guerre e della povertà. 
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L’articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana sancisce il fatto che non solo l’Italia non vuole più fare la guerra, ma la ripudia anche come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali perché nessuna guerra può mai essere una soluzione, ma ci si può adoperare con la politica, la pace e la diplomazia. ''L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo'' si legge nella Costituzione. 
In un mondo dove le guerre aumentano e la spesa militare continua a crescere, ripudiare la guerra per Emergency è un dovere morale per proteggere il futuro delle generazioni a venire. ''Oggi, in Italia e in Europa, i governi si riarmano. E dicono che la pace è un lusso. A noi sembra che il lusso sia quello dell’industria bellica: nell’ultimo anno la spesa militare globale è cresciuta del 27%. Oltre 2.400 miliardi di dollari. E nel 2024 l’Italia ha destinato 29 miliardi di euro per il sistema di difesa più altri 25 per il riarmo, 13 dei quali per carri armati e missili. Soldi che non curano, non insegnano, non salvano. Non possiamo dimenticare che il 90% dei morti e dei feriti in guerra sono civili. Che la spesa per un F-35 vale quanto 3.244 posti letto di terapia intensiva. Ancora una volta, la nostra storia ci dice di non tacere. Di impegnarci per abolire la guerra, di non perdere mai di vista le vittime, di non sentire ragioni quando si tratta di curarle. E non ci stancheremo di ripeterlo: EMERGENCY ripudia la guerra''.

Di seguito il pensiero espresso dagli studenti dell’istituto dopo aver affisso il cartellone:
Questa scuola r1pud1a la guerra!

Una persona qualsiasi direbbe che noi ragazzi e ragazze delle medie il 10 aprile abbiamo deciso di appendere una bandiera fuori dalla scuola. 

In realtà abbiamo fatto molto di più; abbiamo preso una posizione. 

Abbiamo deciso di stare dalla parte degli ultimi, degli emarginati, di chi ha bisogno, di chi subisce le ingiustizie. È una scelta difficile, certo, ma spesso ciò che è facile e ciò che è giusto non solo la stessa cosa. 

Vogliamo dire a tutti che abbiamo imparato che spesso la causa prima di disumanità, orrore e violenza è la guerra. 

Vogliamo spiegare che a noi tutti i conflitti che devastano il mondo non piacciono. 

Vogliamo un mondo che sia giusto, libero e in pace e per questo ci siamo riuniti per ricordare l'articolo 11 della Costituzione Italiana e gridare che questa scuola ripudia la guerra.
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