Monticello, Limonera: slitta l'apertura del chiosco-bar. I lavori sulle balze la priorità
Il chiosco bar realizzato nel parco della Limonera, a Monticello, è praticamente terminato: gli allacci alla rete elettrica sono già stati predisposti, gli arredi ordinati. Per l'apertura al pubblico della struttura in acciaio corten, tema di acceso dibattito elettorale però, bisognerà attendere ancora qualche mese.

La causa di questo (ennesimo) ritardo risiede nello smottamento che ha interessato, nel settembre scorso, le balze del giardino. Le strutture dei vecchi semenzai presenti nel terreno - come si ricorderà - avevano ceduto per via della copiosa pioggia caduta, trascinando verso Via Manzoni, diversi metri cubi di terra. Un danno ingente, che ad oggi non è ancora stato sistemato, come si evince dai teli posizionati a copertura della ''frana'', ben visibili per chi transita lungo la SP51.

Se la Soprintendenza aveva svolto un sopralluogo alla Limonera nel mese di ottobre, soltanto sul finire di febbraio è giunto in municipio il parere dell'Ufficio in merito ai lavori necessari per ripristinare lo stato originario delle balze. Servono infatti opere di ingegneria naturalistica, con una spesa che - da una prima stima - oscillerebbe fra gli 80 e i 100mila euro. Una somma di cui allo stato attuale, il Comune non dispone; per questa ragione in accordo con gli uffici (ragioneria e lavori pubblici ndr), entro la fine del mese sarà portato in consiglio comunale per l'approvazione, il rendiconto del 2024; una successiva seduta consiliare consentirà di determinarne gli equilibri, destinando così una parte dell'avanzo alla riqualificazione delle balze. Nel frattempo sarà affidato l'incarico ad un progettista che, sulla base delle indicazioni pervenute dalla Soprintendenza, redigerà il progetto.

Nell'autorizzazione si legge infatti che nella ricostruzione del versante franato andrà posta ''particolare attenzione a riproporre un sistema di balze del tutto simili a quelle ancora presenti nelle aree limitrofe e a prevedere il completo rinverdimento''.
''Purtroppo non potevamo prevedere quello che è capitato e senza il parere su come eseguire i lavori, vincolante considerato il carattere monumentale dell'area, era impossibile andare avanti'' ci hanno spiegato il sindaco Alessandra Hofmann e l'assessore ai lavori pubblici, Roberto De Simone. ''Non vorremmo sbilanciarci sulle tempistiche perchè l'imprevisto è sempre dietro l'angolo, ma l'obiettivo dell'amministrazione è quello di poter chiudere l'intervento sulle balze entro la fine dell'estate''.

Sino alla chiusura delle opere che consentiranno di ripristinare il danno cagionato dalla frana, anche il parco della Limonera resterà chiuso al pubblico; in sostanza continuerà ad essere un'area di cantiere come lo è ormai da un paio d'anni a questa parte.
''Non possiamo mettere a punto quello che manca sino a quando i mezzi di lavoro che dovranno intervenire sulle balze non avranno terminato l'intervento di sistemazione del fronte. Rischieremmo di vanificare l'intervento, con un inutile spreco di risorse economiche. Quando sarà possibile, concluderemo anche il resto'' hanno precisato gli amministratori.

L'uscita a Monticello del soprintendente peraltro, aveva fornito alla giunta lo spunto per ottenere indicazioni anche sulle aree esterne del parco della biblioteca, per una miglior accessibilità e fruibilità dell'area. Come si ricorderà infatti, anche a seguito dell'intervento sulla pianta secolare Parrotia Persica, il quadro economico dei lavori era lievitato a 450mila euro (balze escluse) rispetto ai 400mila euro stimati in precedenza.

Una cifra che include anche il rifacimento dei servizi igienici della biblioteca, opera già completata; dalla parte terminale dell'edificio - nel quale è stata ricavata un'area relax/studio, con la possibilità di sfruttare la bella vetrata che affaccia verso Montevecchia - i bagni sono stati infatti spostati in una zona esterna, fruibile sia dall'interno dell'edificio, sia dal parco.

Insomma, un cantiere ''infinito'' e un po' sfortunato quello della Limonera. L'auspicio è che il 2025 possa essere l'anno decisivo.
''Ci dispiace posticipare la previsione di apertura del chiosco'' hanno chiosato Hofmann e De Simone, specificando che l'avviso di manifestazione di interesse finalizzato ad individuare un gestore sarà pubblicato più avanti, così da dare la possibilità agli eventuali operatori interessati, di compiere un sopralluogo in una location quasi ultimata. ''Abbiamo voluto degli arredi inclusivi, così da dare la possibilità anche alle persone con disabilità di accedervi. Nelle nostre intenzioni, la struttura sarà un punto di riferimento culturale e sociale. Dovrà interagire a trecentosessanta gradi con le attività della biblioteca''.

Secondo gli amministratori, la riapertura del parco e la possibilità di renderlo nuovamente location di nozze con rito civile (come avvenuto sino all'avvio dei lavori), potrà essere una ''freccia nell'arco'' di chi deciderà di investire sulla Limonera, aggiudicandosi la gestione del chiosco.

Il cantiere nel parco della Limonera: sullo sfondo il chiosco bar
La causa di questo (ennesimo) ritardo risiede nello smottamento che ha interessato, nel settembre scorso, le balze del giardino. Le strutture dei vecchi semenzai presenti nel terreno - come si ricorderà - avevano ceduto per via della copiosa pioggia caduta, trascinando verso Via Manzoni, diversi metri cubi di terra. Un danno ingente, che ad oggi non è ancora stato sistemato, come si evince dai teli posizionati a copertura della ''frana'', ben visibili per chi transita lungo la SP51.

Lo smottamento che ha interessato le balze
Se la Soprintendenza aveva svolto un sopralluogo alla Limonera nel mese di ottobre, soltanto sul finire di febbraio è giunto in municipio il parere dell'Ufficio in merito ai lavori necessari per ripristinare lo stato originario delle balze. Servono infatti opere di ingegneria naturalistica, con una spesa che - da una prima stima - oscillerebbe fra gli 80 e i 100mila euro. Una somma di cui allo stato attuale, il Comune non dispone; per questa ragione in accordo con gli uffici (ragioneria e lavori pubblici ndr), entro la fine del mese sarà portato in consiglio comunale per l'approvazione, il rendiconto del 2024; una successiva seduta consiliare consentirà di determinarne gli equilibri, destinando così una parte dell'avanzo alla riqualificazione delle balze. Nel frattempo sarà affidato l'incarico ad un progettista che, sulla base delle indicazioni pervenute dalla Soprintendenza, redigerà il progetto.

Nell'autorizzazione si legge infatti che nella ricostruzione del versante franato andrà posta ''particolare attenzione a riproporre un sistema di balze del tutto simili a quelle ancora presenti nelle aree limitrofe e a prevedere il completo rinverdimento''.
''Purtroppo non potevamo prevedere quello che è capitato e senza il parere su come eseguire i lavori, vincolante considerato il carattere monumentale dell'area, era impossibile andare avanti'' ci hanno spiegato il sindaco Alessandra Hofmann e l'assessore ai lavori pubblici, Roberto De Simone. ''Non vorremmo sbilanciarci sulle tempistiche perchè l'imprevisto è sempre dietro l'angolo, ma l'obiettivo dell'amministrazione è quello di poter chiudere l'intervento sulle balze entro la fine dell'estate''.

Sino alla chiusura delle opere che consentiranno di ripristinare il danno cagionato dalla frana, anche il parco della Limonera resterà chiuso al pubblico; in sostanza continuerà ad essere un'area di cantiere come lo è ormai da un paio d'anni a questa parte.
''Non possiamo mettere a punto quello che manca sino a quando i mezzi di lavoro che dovranno intervenire sulle balze non avranno terminato l'intervento di sistemazione del fronte. Rischieremmo di vanificare l'intervento, con un inutile spreco di risorse economiche. Quando sarà possibile, concluderemo anche il resto'' hanno precisato gli amministratori.

L'uscita a Monticello del soprintendente peraltro, aveva fornito alla giunta lo spunto per ottenere indicazioni anche sulle aree esterne del parco della biblioteca, per una miglior accessibilità e fruibilità dell'area. Come si ricorderà infatti, anche a seguito dell'intervento sulla pianta secolare Parrotia Persica, il quadro economico dei lavori era lievitato a 450mila euro (balze escluse) rispetto ai 400mila euro stimati in precedenza.

Una cifra che include anche il rifacimento dei servizi igienici della biblioteca, opera già completata; dalla parte terminale dell'edificio - nel quale è stata ricavata un'area relax/studio, con la possibilità di sfruttare la bella vetrata che affaccia verso Montevecchia - i bagni sono stati infatti spostati in una zona esterna, fruibile sia dall'interno dell'edificio, sia dal parco.

Insomma, un cantiere ''infinito'' e un po' sfortunato quello della Limonera. L'auspicio è che il 2025 possa essere l'anno decisivo.
''Ci dispiace posticipare la previsione di apertura del chiosco'' hanno chiosato Hofmann e De Simone, specificando che l'avviso di manifestazione di interesse finalizzato ad individuare un gestore sarà pubblicato più avanti, così da dare la possibilità agli eventuali operatori interessati, di compiere un sopralluogo in una location quasi ultimata. ''Abbiamo voluto degli arredi inclusivi, così da dare la possibilità anche alle persone con disabilità di accedervi. Nelle nostre intenzioni, la struttura sarà un punto di riferimento culturale e sociale. Dovrà interagire a trecentosessanta gradi con le attività della biblioteca''.

A sinistra il blocco dei servizi igienici e il nuovo camminamento pedonale
Secondo gli amministratori, la riapertura del parco e la possibilità di renderlo nuovamente location di nozze con rito civile (come avvenuto sino all'avvio dei lavori), potrà essere una ''freccia nell'arco'' di chi deciderà di investire sulla Limonera, aggiudicandosi la gestione del chiosco.
G.C.