Annone: la Passione di Gesù in un 'presepe' creato dai volontari

La rappresentazione degli ultimi momenti di vita di Gesù. È stata riproposta anche quest'anno, nella settimana che precede la domenica di Pasqua, la rappresentazione degli avvenimenti della Passione nella chiesa di Santa Maria e San Giorgio.
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Il gruppo “Amici del presepe” di Annone Brianza ogni anno si cimenta nella realizzazione di miniature di eventi evangelici che riguardano le principali festività cristiane: il Natale con la nascita del Bambin Gesù e la Pasqua con la Resurrezione di Cristo. Tale scenario viene interamente e accuratamente realizzato dalle sapienti mani dei volontari, gli stessi che realizzano il presepe natalizio.
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“Letizia, dramma, speranza. Questi tre sostantivi paiono idonei a descrivere, sinteticamente, la rappresentazione scenica creata anche quest’anno nella “Cappella del Crocefisso”, all’interno della chiesa parrocchiale di Annone di Brianza, cappella che, nel periodo natalizio, ospita invece il presepe” spiega Enrico Rigamonti, descrivendo con la consueta eleganza e raffinatezza stilistica la rappresentazione di quest’anno. “Si tratta della riproduzione, con statuine realizzate a mano ed un’adeguata scenografia, del ristretto periodo che va dall’ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme, con l’agitare delle palme da parte della gente, sino “all’ultima cena”, alla drammatica preghiera “nell’Orto degli Ulivi”, per culminare nell’arresto del Signore, seguito dal processo avanti a Pilato ed infine dalla sua crocifissione. La scena finale, sulla cima del Golgota, è preceduta da quella dell’incontro con la Veronica, nonché da quelle dell’intervento adiuvante da parte del Cireneo e delle tre cadute sulla via del Calvario. Nel mezzo dello scenario, ricoperto da una struttura in cartapesta che richiama la roccia, un tabernacolo che simboleggia la tomba in cui Gesù restò per tre giorni. Lì, la sera del giovedì santo, nel corso della santa messa “in coena domini” verranno riposte le particole consacrate e l’ostensorio. Al momento del proclamare l’avvenuta Resurrezione, da parte del celebrante, la sera del Sabato Santo, questo ideale sepolcro verrà aperto e risulterà, a quel punto, illuminato, quale appunto simbolo di speranza”.
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Artefice dell’iniziativa, così come di quella del presepe, è stata, ancora una volta, Antonella Sirco, coadiuvata da un gruppo di volontari che, insieme a lei “hanno profuso ampio e proficuo impegno”.
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É possibile visionare questa suggestiva rappresentazione, sin dopo le feste pasquali, negli orari di apertura della chiesa.
M.Mau.
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