Intervista a Pasquale Bruno: sarà l'atteso ospite del torneo benefico degli Amici della Brianza in Scozia
Il suo cuore sarà probabilmente diviso a metà. Da un lato i suoi connazionali, dall'altro gli amici con i quali ha condiviso una parentesi - di sport e di vita - indimenticabile. Il legame fra Pasquale Bruno, ex campione della Serie A e l'Heart of Midlothian, la squadra di Edimburgo che milita in Scottish Premiership, primo livello del calcio scozzese, non si è mai spezzato. Sono passati tre decenni ormai da quando l'atleta salentino classe 1962 decise di cogliere l'opportunità presentatasi da oltre Manica, militando per un paio d'anni - fra il 1995 e il 1997 - nel club del Regno Unito. Un'esperienza rimasta nel cuore del campione che il prossimo 26 e 27 aprile ritroverà alcuni ex compagni e referenti del club grazie all'evento sportivo che vedrà in campo anche i ''nostri'' Amici della Brianza, schierati nella Rappresentativa Italian Friends.

Il team presieduto dal casatese Fabio Di Pasquali sarà impegnato nel torneo Old Glories - Heart of Midlothian che si disputerà nel prestigioso Tynecastle Stadium di Edimburgo.
Quale testimonial migliore per l'evento, di Pasquale Bruno che nella blasonata società scozzese ha militato dopo la lunga esperienza in Serie A, fra Juventus, Torino, Fiorentina, Como e Lecce?
''Ho ricevuto moltissimi attestati di stima'' ci ha detto l'ex calciatore, oggi opinionista televisivo e procuratore, ricordando con grande affetto il periodo vissuto a Edimburgo, ormai trent'anni fa. ''Sabato alle 16 sarò ospite del club, con il quale nonostante i tanti anni trascorsi, sono rimasto in contatto. C'è sempre stato un bel rapporto anche con i tifosi, di cui apprezzo l'entusiasmo ed il legame fortissimo che dimostrano verso il loro club: ricordo la trasferta a Firenze per l'UEFA Conference League, tre anni fa. Erano in 15mila al Franchi. Sono scene che si vedono di rado nel nostro calcio''.

Una carriera, quella di Bruno, iniziata nel ''suo'' Lecce, e proseguita - dopo una parentesi a Como - sotto la Mole Antonelliana, fra Juventus e Torino. L'esperienza granata gli è rimasta dentro: ''indossare quella maglia è stato qualcosa di unico. Mi sono sentito parte di una storia leggendaria'' ci ha detto l'ex calciatore, che passato da Firenze e ancora una volta da Lecce, arrivò a Edimburgo nel 1995 e fu accolto da subito con grande calore. ''La gente si identificava nel nostro calcio, nella Serie A che all'estero ha sempre il suo fascino. Del resto in quegli anni ho aperto il varco verso il Regno Unito: subito dopo c'è stato il passaggio di Vialli al Chelsea e poi di molti altri''.

Ma cosa differenzia il calcio scozzese dal nostro? ''Non c'è la pressione mediatica che abbiamo noi, vivono la partita in una dimensione familiare. Si godono lo stadio'' ci ha detto Pasquale Bruno, definendo invece il calcio scozzese dal punto di vista tecnico ''molto fisico, bello da vedere''.
Un legame che non si è spezzato e che l'atleta leccese rinnoverà sabato e domenica, prendendo parte all'evento organizzato a Edimburgo. ''Ho conosciuto Fabio (Di Pasquali ndr) tramite amici comuni scozzesi e fra una chiacchierata e l'altra è arrivato l'invito a presenziare al torneo. Non scenderò in campo, ma con molto piacere darò agli Amici della Brianza e alle altre squadre della Rappresentativa Italian Friends qualche dritta tecnica'' ha aggiunto Bruno, motivato anche dal fine solidale dell'iniziativa.

La trasferta in Scozia sarà anche un'occasione legata al sociale ed alla beneficenza. I proventi che saranno raccolti grazie ad una asta per la maglia di Lautaro Martinez - campione dell'Inter - saranno devoluti interamente all’Associazione Carrobiolo di Monza.
''Ribadiamo lo scopo sociale e la nostra capacità di abbattere qualunque tipo di confine. Ogni traguardo raggiunto è in realtà una nuova ripartenza, perché non ci vogliamo porre limiti di nessun tipo e questa trasferta britannica dove nel 1824 il team Foot Ball ha dato origine al primo evento calcistico della storia, ne è una ulteriore conferma. Noi oggi siamo qui per consolidare ancora una volta e legare sempre di più a tutto questo, la nostra passione per lo sport più bello del mondo'' le parole di Fabio Di Pasquali, presidente degli Amici della Brianza.

Un evento davvero unico nel suo genere, durante il quale i ragazzi provenienti da ogni angolo d’Italia e non solo, saranno ambasciatori di aggregazione e pura passione calcistica, sfidando gli Hearts nel trofeo ''Hearts Without Borders''.

Pasquale Bruno
Il team presieduto dal casatese Fabio Di Pasquali sarà impegnato nel torneo Old Glories - Heart of Midlothian che si disputerà nel prestigioso Tynecastle Stadium di Edimburgo.
Quale testimonial migliore per l'evento, di Pasquale Bruno che nella blasonata società scozzese ha militato dopo la lunga esperienza in Serie A, fra Juventus, Torino, Fiorentina, Como e Lecce?
''Ho ricevuto moltissimi attestati di stima'' ci ha detto l'ex calciatore, oggi opinionista televisivo e procuratore, ricordando con grande affetto il periodo vissuto a Edimburgo, ormai trent'anni fa. ''Sabato alle 16 sarò ospite del club, con il quale nonostante i tanti anni trascorsi, sono rimasto in contatto. C'è sempre stato un bel rapporto anche con i tifosi, di cui apprezzo l'entusiasmo ed il legame fortissimo che dimostrano verso il loro club: ricordo la trasferta a Firenze per l'UEFA Conference League, tre anni fa. Erano in 15mila al Franchi. Sono scene che si vedono di rado nel nostro calcio''.

Da destra Fabio Di Pasquali e Umberto Floriani, presidente e team manager degli Amici della Brianza con il giovane tifoso che si era aggiudicato una precedente asta per la maglia di Lautaro
Una carriera, quella di Bruno, iniziata nel ''suo'' Lecce, e proseguita - dopo una parentesi a Como - sotto la Mole Antonelliana, fra Juventus e Torino. L'esperienza granata gli è rimasta dentro: ''indossare quella maglia è stato qualcosa di unico. Mi sono sentito parte di una storia leggendaria'' ci ha detto l'ex calciatore, che passato da Firenze e ancora una volta da Lecce, arrivò a Edimburgo nel 1995 e fu accolto da subito con grande calore. ''La gente si identificava nel nostro calcio, nella Serie A che all'estero ha sempre il suo fascino. Del resto in quegli anni ho aperto il varco verso il Regno Unito: subito dopo c'è stato il passaggio di Vialli al Chelsea e poi di molti altri''.

Ma cosa differenzia il calcio scozzese dal nostro? ''Non c'è la pressione mediatica che abbiamo noi, vivono la partita in una dimensione familiare. Si godono lo stadio'' ci ha detto Pasquale Bruno, definendo invece il calcio scozzese dal punto di vista tecnico ''molto fisico, bello da vedere''.

Pasquale Bruno a Madrid nel 1992 con la maglia del Torino
Un legame che non si è spezzato e che l'atleta leccese rinnoverà sabato e domenica, prendendo parte all'evento organizzato a Edimburgo. ''Ho conosciuto Fabio (Di Pasquali ndr) tramite amici comuni scozzesi e fra una chiacchierata e l'altra è arrivato l'invito a presenziare al torneo. Non scenderò in campo, ma con molto piacere darò agli Amici della Brianza e alle altre squadre della Rappresentativa Italian Friends qualche dritta tecnica'' ha aggiunto Bruno, motivato anche dal fine solidale dell'iniziativa.

La Rappresentativa Italian Friends da Papa Francesco nel giugno 2024
La trasferta in Scozia sarà anche un'occasione legata al sociale ed alla beneficenza. I proventi che saranno raccolti grazie ad una asta per la maglia di Lautaro Martinez - campione dell'Inter - saranno devoluti interamente all’Associazione Carrobiolo di Monza.
''Ribadiamo lo scopo sociale e la nostra capacità di abbattere qualunque tipo di confine. Ogni traguardo raggiunto è in realtà una nuova ripartenza, perché non ci vogliamo porre limiti di nessun tipo e questa trasferta britannica dove nel 1824 il team Foot Ball ha dato origine al primo evento calcistico della storia, ne è una ulteriore conferma. Noi oggi siamo qui per consolidare ancora una volta e legare sempre di più a tutto questo, la nostra passione per lo sport più bello del mondo'' le parole di Fabio Di Pasquali, presidente degli Amici della Brianza.

La recente partecipazione alla Domenica Sportiva
Un evento davvero unico nel suo genere, durante il quale i ragazzi provenienti da ogni angolo d’Italia e non solo, saranno ambasciatori di aggregazione e pura passione calcistica, sfidando gli Hearts nel trofeo ''Hearts Without Borders''.
G.C.