Barzanò: gli alpini ricordano la figura di Gaspare 'Rino' Perego
L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro (umile)
"L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro".
Ogni tipo di lavoro, sia esso manuale, spirituale, cerebrale, pubblico, privato, umile o dignitoso.
Ma cos'è la dignità nel mondo del lavoro? Il dizionario, sotto la voce "dignità" recita: "importanza che viene data ad una cosa dal significato spirituale, culturale, sociale, che l'uomo la annette e che la rende degna di rispetto".
E' proprio qui il punto; ogni tipo di lavoro ha un importanza che lo rende degno di rispetto.
Non esiste un lavoro meno dignitoso di un altro.Non esistono perciò lavori più o meno umili, esistono uomini, più o meno umili, che hanno fatto del loro lavoro una professione.
Oggi li chiamano operatori ecologici, molti anni fa, invece, li chiamavano semplicemente spazzini. Cambiano i tempi e le condizioni, e mutano perfino le denominazioni: spazzino, netturbino od operatore ecologico, sono dei termini che indicano un impiegato nel settore della nettezza urbana. Il termine "operatore ecologico", è stato coniato, nel recente passato, per dare maggiore dignità a un lavoro considerato umile, perché, quel lavoro, non era appetibile.
Vogliamo ricordare Perego Gaspare, da tutti conosciuto come Rino.
Figlio di contadini, rientrato dal servizio militare negli Alpini agli inizi degli anni ‘60, si ritrovò improvvisamente senza alcuna prospettiva: quel pezzo di terra in affitto, che la famiglia coltivava da una generazione, era stato venduto dai proprietari e non ebbe alcuna remora ad accettare l'offerta dell'allora Sindaco Felice Beretta, di subentrare al precedente stradino, arrivato alla soglia della pensione.
Rino iniziava a lavorare la mattina di buon'ora fino a sera tardi; le prime ad essere pulite erano la Piazza del Municipio,la Piazza Mercato e le strade principali del paese, dove si svolgeva la maggior parte delle attività economiche e giornaliere.
Sempre puntuale nell'orario di lavoro, sempre in giro con la carriola, la pala e la scopa, il piccone e il badile; nel corso degli anni la carriola non bastò più e l'amministrazione comunale ne acquistò un'altra più grande per la raccolta dei rifiuti; era composta da due recipienti fissati su un telaio e con due ruote da bicicletta ai lati, con le dovute sedi per riporre la pala, la scopa, il piccone e il badile.
Rino, in 25 anni, aveva preso conoscenza della intera mappatura della rete fognaria, idrica, telefonica ed elettrica del paese e delle sue frazioni; possedeva la memoria storica dello stato dell'arte; non aveva alcuna necessità di consultare eventuali carteggi in ufficio tecnico, perché aveva raggiunto un livello di conoscenza della intera rete sotterranea al punto di saper indicare, esattamente, il punto dove operare scavi e interventi di manutenzione; l'ufficio tecnico comunale si consultava con Rino.
Ma Rino non è stato solo lo stradino, o spazzino che dir si voglia, ma è stato anche l'esecutore delle opere cimiteriali, degli scavi, con piccone e badile, delle fosse di sepoltura, delle inumazioni, delle esumazioni dei resti mortali, della manutenzione dei loculi e del complesso cimiteriale e di tante altre attività; Rino, con il suo basco, è una figura degna di entrare negli archivi storici e di benemerenza della nostra cittadina di Barzanò.
Rino ha fatto parte di quella categoria di lavoratori che, per primi, hanno permesso a tutti gli uomini di vivere in maniera diversa e più dignitosa rispetto agli animali; quella schiera di lavoratori, quegli uomini, che hanno contribuito ad " insignire" della qualifica di "civile" la nostra società.
Chi poteva mai immaginare che un giorno, lo "spazzino", ricco semplicemente di quella dignità, che un uomo acquista solo con il lavoro umile e operoso, avrebbe rivestito un ruolo e un riconoscimento così importante nella nostra società civile ?
Rino è l'occasione concreta e un modello da offrire ai giovani, per sfidare con la parola la realtà in cui vivono, per far capire loro cosa è meglio portare e dove è meglio andare nell'arduo cammino della vita; un modello che può aiutare a cercare nuove sintesi di vita, di cultura, di passione, di impegno civile e in particolare di umiltà ..... ed in questo Paese di umiltà,ce n'è un infinito bisogno.
Grazie Rino.
Gaspare Rino Perego
Ogni tipo di lavoro, sia esso manuale, spirituale, cerebrale, pubblico, privato, umile o dignitoso.
Ma cos'è la dignità nel mondo del lavoro? Il dizionario, sotto la voce "dignità" recita: "importanza che viene data ad una cosa dal significato spirituale, culturale, sociale, che l'uomo la annette e che la rende degna di rispetto".
E' proprio qui il punto; ogni tipo di lavoro ha un importanza che lo rende degno di rispetto.
Non esiste un lavoro meno dignitoso di un altro.Non esistono perciò lavori più o meno umili, esistono uomini, più o meno umili, che hanno fatto del loro lavoro una professione.
Oggi li chiamano operatori ecologici, molti anni fa, invece, li chiamavano semplicemente spazzini. Cambiano i tempi e le condizioni, e mutano perfino le denominazioni: spazzino, netturbino od operatore ecologico, sono dei termini che indicano un impiegato nel settore della nettezza urbana. Il termine "operatore ecologico", è stato coniato, nel recente passato, per dare maggiore dignità a un lavoro considerato umile, perché, quel lavoro, non era appetibile.
Vogliamo ricordare Perego Gaspare, da tutti conosciuto come Rino.
Figlio di contadini, rientrato dal servizio militare negli Alpini agli inizi degli anni ‘60, si ritrovò improvvisamente senza alcuna prospettiva: quel pezzo di terra in affitto, che la famiglia coltivava da una generazione, era stato venduto dai proprietari e non ebbe alcuna remora ad accettare l'offerta dell'allora Sindaco Felice Beretta, di subentrare al precedente stradino, arrivato alla soglia della pensione.
Rino iniziava a lavorare la mattina di buon'ora fino a sera tardi; le prime ad essere pulite erano la Piazza del Municipio,la Piazza Mercato e le strade principali del paese, dove si svolgeva la maggior parte delle attività economiche e giornaliere.
Sempre puntuale nell'orario di lavoro, sempre in giro con la carriola, la pala e la scopa, il piccone e il badile; nel corso degli anni la carriola non bastò più e l'amministrazione comunale ne acquistò un'altra più grande per la raccolta dei rifiuti; era composta da due recipienti fissati su un telaio e con due ruote da bicicletta ai lati, con le dovute sedi per riporre la pala, la scopa, il piccone e il badile.
Rino Perego (primo a destra seduto) con alcuni membri del gruppo alpini
Non c'era la necessità che un cittadino si recasse in Municipio per denunciare un inconveniente, o sollecitare un intervento alle fognature o alle tubazioni dell'acqua potabile, una riparazione al manto stradale o un guasto alle pompe dell'acquedotto ad Oriano, perché Rino agiva di sua iniziativa, in nome e per conto della pubblica amministrazione, di notte come di giorno; vedeva con anticipo e programmava i lavori da compiere, senza che nessuno lo sollecitasse; e se qualche fiammante lume della amministrazione comunale osava dire che gli stradini lavoravano poco, non si asteneva dal dirgli in faccia che " l'è propri vera, perché tutt ul lauraà te'l fet apena te vestì de la festa!"Rino, in 25 anni, aveva preso conoscenza della intera mappatura della rete fognaria, idrica, telefonica ed elettrica del paese e delle sue frazioni; possedeva la memoria storica dello stato dell'arte; non aveva alcuna necessità di consultare eventuali carteggi in ufficio tecnico, perché aveva raggiunto un livello di conoscenza della intera rete sotterranea al punto di saper indicare, esattamente, il punto dove operare scavi e interventi di manutenzione; l'ufficio tecnico comunale si consultava con Rino.
Ma Rino non è stato solo lo stradino, o spazzino che dir si voglia, ma è stato anche l'esecutore delle opere cimiteriali, degli scavi, con piccone e badile, delle fosse di sepoltura, delle inumazioni, delle esumazioni dei resti mortali, della manutenzione dei loculi e del complesso cimiteriale e di tante altre attività; Rino, con il suo basco, è una figura degna di entrare negli archivi storici e di benemerenza della nostra cittadina di Barzanò.
Rino ha fatto parte di quella categoria di lavoratori che, per primi, hanno permesso a tutti gli uomini di vivere in maniera diversa e più dignitosa rispetto agli animali; quella schiera di lavoratori, quegli uomini, che hanno contribuito ad " insignire" della qualifica di "civile" la nostra società.
Chi poteva mai immaginare che un giorno, lo "spazzino", ricco semplicemente di quella dignità, che un uomo acquista solo con il lavoro umile e operoso, avrebbe rivestito un ruolo e un riconoscimento così importante nella nostra società civile ?
Rino è l'occasione concreta e un modello da offrire ai giovani, per sfidare con la parola la realtà in cui vivono, per far capire loro cosa è meglio portare e dove è meglio andare nell'arduo cammino della vita; un modello che può aiutare a cercare nuove sintesi di vita, di cultura, di passione, di impegno civile e in particolare di umiltà ..... ed in questo Paese di umiltà,ce n'è un infinito bisogno.
Grazie Rino.
Raffaele Colombo-Gruppo Alpini Barzanò