Casatenovo: in vendita a breve la cappella cimiteriale che fu del gen. Sirtori. Alienabili appartamenti, terreni e la ''casetta''

Sarà pronto nei prossimi giorni il bando per l'alienazione della cappella cimiteriale appartenuta per anni alla famiglia di
La cappella del generale Sirtori
Giuseppe Sirtori, il garibaldino morto nel 1874 a Roma e originario della frazione monticellese di Casatevecchio.
Come si ricorderà infatti, nei mesi scorsi l'ufficio cimiteriale del comune casatese aveva pubblicato all'albo pretorio le diffide nei confronti di 17 ceppi familiari, proprietari di altrettante tombe nel cimitero del ''capoluogo''. Si trattava dell'ultimo step previsto nell'attività di ''censimento'' condotta dagli uffici del municipio. Tanti infatti i ''monumenti'' trovati in stato di abbandono, 43 per la precisione. Si è così provveduto ad inoltrare un avviso ai proprietari, i parenti cioè dei defunti.
Nel caso della cappella del generale Sirtori, l'ufficio era riuscito a stabilire un contatto con un lontano parente del garibaldino, che tuttavia si era detto non interessato alla questione. Così, come previsto, la cappella è entrata nelle disponibilità del comune che, dopo aver effettuato le necessarie traslazioni che sono tuttora composte nella struttura, provvederà all'alienazione della stessa.
Si tratta di un edificio particolarmente rilevante dal punto di vista architettonico, nonchè dalle notevoli dimensioni: 37 mq, con 14 posti (per salme) a disposizione. La perizia parla di un valore ingente della cappella, stimato in diverse decine di migliaia di euro.
''La salma del generale non è composta nel nostro cimitero già da tempo. Qualche anno fa fu infatti portata a Milano. I resti degli altri familiari saranno traslati nel campo comune. Lunedì approveremo il bando e la cappella potrà essere messa in vendita, anche se, come prevede il regolamento, a soli residenti a Casatenovo'' ha spiegato il sindaco Antonio Colombo.
Oltre alla cappella del generale Sirtori, altri beni di proprietà del comune casatese potrebbero trovare nuovi acquirenti. Proprio di recente la giunta Colombo ha infatti stilato un elenco di appartamenti, edifici e terreni che nei prossimi mesi potranno essere alienati.
Stiamo parlando ad esempio, degli appartamenti di Via Castello (accanto alla chiesa di S.Giustina), del valore di 135mila euro.
La ''casetta'' di Galgiana
 L'asta per aggiudicarseli è andata deserta e il termine prossimo per parteciparvi è stato prorogato al 9 settembre. L'intenzione del sindaco Antonio Colombo, se anche questo tentativo dovesse andare male, è quella di dare ''in pagamento'' i due appartamenti a ditte incaricate di realizzare opere pubbliche per il comune. ''Abbiamo verificato con il segretario e si può fare. E' nostra intenzione procedere in questo senso'' ha proseguito Colombo.
Tra i beni alienabili anche la ''casetta di Galgiana'', l'ex scuola elementare della frazione da anni senza destinazione dopo l'esperimento del centro di aggregazione giovanile qualche anno fa. Attualmente però la struttura di Via Buttafava è divenuta ''casa d'emergenza'' per persone con situazioni sociali problematiche. Un casatese è stato ospite della struttura per diversi mesi e ora pare che la ''casetta'' sia pronta ad accogliere un'altra persona. In questo caso il valore dell'edificio (che come contempla il pgt potrebbe avere una destinazione residenziale) è pari a 150mila euro.
Chiudiamo infine con due terreni edificabili di proprietà comunale e potenzialmente alienabili nei prossimi mesi: uno in Via Buonarroti e un secondo a Crotta.
Una serie di operazioni che, se dovessero andare in porto, garantirebbero un apporto economico non indifferente per le casse comunali.
G. C.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.