Lago di Pusiano: ''gita'' in battello e sull’isola dei Cipressi alla scoperta della natura e delle bellezze artistiche del territorio
Immagine scattata sull'isola dei cipressi
Una mattinata a bordo del Vago Eupili, il battello eco-sostenibile della Pro Loco che, solcando le acque del lago di Pusiano, permette di scoprire il paesaggio che ci circonda da un punto di vista alternativo.
A sinistra il Vago Eupili e sotto, il nucleo abitato di Cesana Brianza e la Comarcia
Salpati dal molo di Bosisio, nel nostro viaggio siamo accompagnati dal personale della Pro Loco di Bosisio Parini e da una guida turistica che già all'inizio del nostro percorso ci mostra Palazzo Appiani, residenza dell'omonimo pittore Andrea: nonostante le aspettative del padre di seguire le sue orme diventando medico, ha scelto invece un'altra strada che lo ha condotto alla notorietà.
La casa dei pescatori a Pusiano
Prendendo il largo, si inizia quindi a scorgere il centro storico del paese, dove si trova la casa che, nel Settecento, ha dato i natali al poeta Giuseppe Parini, mentre poco più in là svetta il campanile della chiesa di Sant'Anna.
Palazzo Beauharnais a Pusiano
Ci spostiamo ulteriormente sulle acque dolci fino a "sfiorare" la zona delle "acque marce", da cui deriva il nome con il quale è conosciuta, Comarcia. Si tratta di un fitto e ampio canneto, all'interno del quale vive la popolazione di rane più numerosa d'Europa. Leggenda vuole, spiega la guida, che il Parini fosse ghiotto di un piatto che oggi non si presenta sulle nostre tavole: il risotto con le rane.
Il centro di Pusiano
Poco distante, si intravede la casa del pescatore a Pusiano, oggi sede di Egirent, la società che gestisce i diritti di pesca e navigazione sul lago, mentre alle spalle spicca in tutta la sua imponenza Palazzo Beauharnais, appannaggio, agli inizi dell'Ottocento, del figliastro di Napoleone Bonaparte, il principe Eugenio Beauharnais e attualmente di proprietà comunale.
In lontananza, l'isola dei cipressi
A seguire si ammira da un'angolazione privilegiata il centro di Pusiano, poco apprezzabile mentre si percorre la strada che lo attraversa tagliandolo in due.
Ormeggiato e quasi nascosto da un salice, abbiamo osservato anche un "batèll", meglio conosciuto come "Lucia" grazie alla fantasia popolare che lo collega a un episodio tratto da "I promessi sposi" di Alessandro Manzoni. Tuttavia, gli occhi dei visitatori sono già proiettati verso la famigerata "Isola dei cipressi", un piccolo angolo di paradiso immerso nel verde.
Una cicogna presente sull'isola
Si hanno evocazioni dei miglior libri di fantasia e avventura "mettendo il piede" su quei 18 mila mq di oasi naturale. Lontani dal rumore delle auto, dalla frenesia collettiva, per una buona ora si assaporano la quiete e lo scandire del tempo dettato dalla natura.
Il luogo dove è stato scoperto il villaggio del Neolitico
Nella foto a destra le piccionaie
L'isola, di proprietà della famiglia Gavazzi, rientra all'interno del patrimonio del Parco Valle Lambro, ma è gestita dalla Fondazione Gerolamo Gavazzi, riconosciuta da Regione Lombardia e nata con lo scopo di tutelare, conservare e promuovere il patrimonio di questa bellezza naturale.
Nell'immagine sopra il canale che serve da peschiera e sotto a sinistra la casa sull'albero
Unica costruzione presente sull'isola è la graziosa casetta sopraelevata rispetto al livello del lago, per il resto a farla "da padrone" sono proprio gli animali. Cicogne, wallabee (8 in totale, comprese le tre nuove nascite di quest'anno), scoiattoli, fagiani, pavoni sono solo alcune varietà faunistiche presenti. Provengono dallo zoo di Varese, ad eccezione delle tartarughe che sono state qui trasportate dallo zoo di Milano. Poi ci sono cinciallegre, cormorani, papere, api (circa 30.000) e innumerevoli esemplari di insetti che trovano il loro spazio in questo habitat.
Questi ultimi sono così tanti che persino Gerolamo Gavazzi ha voluto farne un "censimento", costruendo "l'hotel degli insetti", un'atipica creazione formata da diversi materiali per dare ospitalità a tutti gli esemplari presenti. Sull'isola si posso anche vedere le piccionaie e, sparse per il giardino, una serie di casette in legno destinate alle cinciallegre.
L'hotel degli insetti e uno scorcio dell'abitazione
Questo piccolo gioiello naturale offre però anche alcuni spunti "storici", a partire dal canale, originariamente ligneo, che l'attraversa nella parte più ad est: si tratta di una peschiera utilizzata mediante una tecnica d'origine romana. Nelle acque intorno alla punta dell'isola sono stati inoltre rinvenuti resti di villaggi palafitticoli risalenti all'età neolitica. L'effettiva presenza di insediamenti umani in questa zona è stata studiata, a partire dalla fine dell'Ottocento, dal lecchese Antonio Stoppani.
A sinistra il campo di bocce
"Per chi arriva l'isola offre un senso di avventura, mentre per chi è qui un senso di protezione perchè è interamente circondata dagli alberi" ha spiegato Simone Gavazzi, figlio di Gerolamo, cercando di far comprendere le ragioni che hanno portato alla costruzione di una "casa sull'albero", un modo per poter godere del paesaggio e dei tramonti mozzafiato che il lago regala quotidianamente.
Oltre al frutteto, l'intera superficie è un "pullulare" di piante e fiori di diversa origine, tutte meticolosamente catalogate e curate nel loro naturale sviluppo. A tal proposito occorre menzionare anche "la stanza dei cipressi", cui l'isola deve appunto il nome.
Sarà forse il fascino che l'isola in sé esercita, ma in quei 18 mila mq di superficie si respira un'aria diversa: il paesaggio vario consente di entrare in contratto con un mondo vero ed incontaminato.
Quegli alberi che la circondano interamente, nascondendola agli occhi dei passanti, invitano a lasciarsi cullare dai movimenti della natura, una natura in opera che a noi appare spesso come un "rumore" lontano.
Per ulteriori informazioni: http://www.isoladeicipressi.com/
Michela Mauri