Missaglia: trasloco completato, il Giudice di pace lascia dopo quasi dieci anni P.na Teodolinda. L'attività trasferita a Lecco
Ultimo giorno per il Giudice di Pace a Missaglia. Stamani a Palazzina Teodolinda il dirigente Leonardo Pupio ha consegnato ufficialmente le chiavi al sindaco Bruno Crippa, dopo aver completato le operazioni di trasloco.
Proprio oggi infatti, scadeva la proroga concessa lo scorso aprile dal comune di Missaglia, proprietario dei locali al primo piano dell'edificio. Da domani quindi, l'unica sede provinciale del Giudice di Pace sarà quella di Corso Promessi Sposi a Lecco, presso Palazzo di Giustizia. Soppresse le sedi distaccate di Bellano (non più operativo già dal 2012) e da oggi anche quella di Missaglia. Un ufficio, quello ospitato a Palazzina Teodolinda, attivo praticamente da un decennio, da quando l'allora amministrazione comunale guidata da Marta Casiraghi, aveva concesso gli spazi per l'attivazione di un servizio per il meratese-casatese, alleggerendo così il funzionamento della sede lecchese e andando incontro, dal punto di vista delle distanze, agli utenti di questo territorio.
Ventiquattro i comuni che in questi anni si sono avvalsi della sede distaccata missagliese: Airuno, Barzago, Barzanò, Brivio, Calco, Casatenovo, Cassago Brianza, Cernusco Lombardone, Cremella, Imbersago, Lomagna, Merate, Montevecchia, Monticello Brianza, Olgiate Molgora, Osnago, Paderno D'Adda, Perego, Robbiate, Rovagnate, Santa Maria Hoè, Sirtori, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Viganò.
Una soppressione che è diretta conseguenza di un provvedimento del Governo Monti, firmato dal guardasigilli Paola Severino. ''Abolire i rami secchi'', questo il dictat giunto da Roma nel 2012, con la conseguente diffusione di una lista contenente i nomi di tutte le sedi destinate a ''sparire''. Tra queste appunto, anche quella di Missaglia. L'obiettivo era infatti quello di garantire maggiore efficienza alla giustizia, abolendo gli ''sprechi''. Che quello di Missaglia non fosse da considerare un ''ramo secco'' appare scontato, a giudicare dall'intensa attività che in questi dieci anni ha caratterizzato l'ufficio. Ma ormai, la decisione è stata presa e il trasloco completato.
Da stamani gli uffici sono tornati nella piena disponibilità del comune missagliese. Le ultime udienze penali tenute dal giudice Guido Alberto Bagalà, si sono svolte nella giornata di lunedì 27 ottobre e oggi, a due giorni di distanza, l'ufficio ha cessato l'attività, cambiando sede.
''Le cose sono andate come era stato stabilito da tempo insieme al sindaco. Ad aprile era stata concordata una proroga di ulteriori sei mesi, ed essa è stata rispettata. Nelle scorse settimane ci siamo organizzati in maniera tale da farci trovare pronti e, progressivamente, abbiamo liberato gli uffici'' ci ha spiegato il dirigente Pupio, precisando come l'intera operazione sia stata svolta secondo i principi di efficienza e contenimento della spesa, leit motiv che da sempre caratterizzano l'operato dell'ufficio lecchese.
Da domani quindi, l'attività sarà interamente svolta nell'unica sede rimasta, quella del capoluogo. ''Non cambierà sostanzialmente nulla'' ha precisato il dottor Pupio. ''A Lecco le udienze si tengono quasi tutti i giorni della settimana e i fascicoli di Missaglia, con le relative udienze, sono stati messi in calendario nei mesi scorsi. La proroga chiesta al comune lo scorso aprile riguardava più che altro le udienze che erano già state fissate, con le relative citazioni inviate alle parti in causa e ai testi. Sarebbe stato problematico effettuare nuove notifiche per il cambiamento della sede, oltretutto a procedimento già iniziato''.
Prima di lasciare Palazzina Teodolinda il dottor Pupio ha voluto ringraziare il comune di Missaglia, ''sempre disponibile in questi anni. Gli amministratori sono venuti incontro diverse volte alle nostre esigenze, rinunciando anche al rimborso per alcune spese sostenute''.
Il Ministero vanta infatti un debito consistente nei confronti del comune, relativo in particolare all'affitto, non ancora corrisposto totalmente. Una spesa che dal 2005 ad oggi è stata esclusivamente a carico di Missaglia, nonostante il servizio fosse appannaggio di altre ventitre amministrazioni comunali.
In ultimo, per quel che riguarda le risorse umane in servizio presso l'ufficio di Palazzina Teodolinda, l'unica dipendente trasferita da Missaglia a Lecco è la cancelliera Katia Scaglia, anche lei presente stamani a conclusione delle operazioni. Una delle altre due colleghe, in forze al ministero, opererà presso il tribunale di Monza, mentre la terza amministrativa, distaccata dal comune di Robbiate, ha raggiunto l'età della pensione.
Anche sotto questo profilo, il dottor Pupio ha sottolineato il grande contributo derivante dai comuni, dai quali provengono molti dei dipendenti in forze all'ufficio del giudice di pace, che a Lecco come in altre realtà dello Stivale, soffre del problema relativo alla carenza di personale.
Che ne sarà quindi degli spazi del Giudice di Pace di Missaglia? Il comune non ha mai fatto mistero della volontà di poter disporre al più presto dei locali, per poter ospitare a Palazzina Teodolinda la nuova sede degli ambulatori medici, oltre a quella dell'associazione sociale ''2000 per te'' (che si occupa del trasporto di malati e disabili) e di altre realtà sociali. Lunedì sera, a questo proposito, il comune ha approvato la variante al piano dei servizi nell'ambito del PGT, che prevede tra l'altro la modifica di destinazione del primo piano di Palazzina Teodolinda.
''Nei prossimi giorni convocheremo i medici per studiare con loro la predisposizione dei locali e valutare la nuova organizzazione del servizio'' ha concluso il primo cittadino.
Proprio oggi infatti, scadeva la proroga concessa lo scorso aprile dal comune di Missaglia, proprietario dei locali al primo piano dell'edificio. Da domani quindi, l'unica sede provinciale del Giudice di Pace sarà quella di Corso Promessi Sposi a Lecco, presso Palazzo di Giustizia. Soppresse le sedi distaccate di Bellano (non più operativo già dal 2012) e da oggi anche quella di Missaglia. Un ufficio, quello ospitato a Palazzina Teodolinda, attivo praticamente da un decennio, da quando l'allora amministrazione comunale guidata da Marta Casiraghi, aveva concesso gli spazi per l'attivazione di un servizio per il meratese-casatese, alleggerendo così il funzionamento della sede lecchese e andando incontro, dal punto di vista delle distanze, agli utenti di questo territorio.
Il sindaco Bruno Crippa con il dirigente Leonardo Pupio
Ventiquattro i comuni che in questi anni si sono avvalsi della sede distaccata missagliese: Airuno, Barzago, Barzanò, Brivio, Calco, Casatenovo, Cassago Brianza, Cernusco Lombardone, Cremella, Imbersago, Lomagna, Merate, Montevecchia, Monticello Brianza, Olgiate Molgora, Osnago, Paderno D'Adda, Perego, Robbiate, Rovagnate, Santa Maria Hoè, Sirtori, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Viganò.
Una soppressione che è diretta conseguenza di un provvedimento del Governo Monti, firmato dal guardasigilli Paola Severino. ''Abolire i rami secchi'', questo il dictat giunto da Roma nel 2012, con la conseguente diffusione di una lista contenente i nomi di tutte le sedi destinate a ''sparire''. Tra queste appunto, anche quella di Missaglia. L'obiettivo era infatti quello di garantire maggiore efficienza alla giustizia, abolendo gli ''sprechi''. Che quello di Missaglia non fosse da considerare un ''ramo secco'' appare scontato, a giudicare dall'intensa attività che in questi dieci anni ha caratterizzato l'ufficio. Ma ormai, la decisione è stata presa e il trasloco completato.
Palazzina Teodolinda, sino ad oggi sede del Giudice di Pace
Da stamani gli uffici sono tornati nella piena disponibilità del comune missagliese. Le ultime udienze penali tenute dal giudice Guido Alberto Bagalà, si sono svolte nella giornata di lunedì 27 ottobre e oggi, a due giorni di distanza, l'ufficio ha cessato l'attività, cambiando sede.
''Le cose sono andate come era stato stabilito da tempo insieme al sindaco. Ad aprile era stata concordata una proroga di ulteriori sei mesi, ed essa è stata rispettata. Nelle scorse settimane ci siamo organizzati in maniera tale da farci trovare pronti e, progressivamente, abbiamo liberato gli uffici'' ci ha spiegato il dirigente Pupio, precisando come l'intera operazione sia stata svolta secondo i principi di efficienza e contenimento della spesa, leit motiv che da sempre caratterizzano l'operato dell'ufficio lecchese.
Da domani quindi, l'attività sarà interamente svolta nell'unica sede rimasta, quella del capoluogo. ''Non cambierà sostanzialmente nulla'' ha precisato il dottor Pupio. ''A Lecco le udienze si tengono quasi tutti i giorni della settimana e i fascicoli di Missaglia, con le relative udienze, sono stati messi in calendario nei mesi scorsi. La proroga chiesta al comune lo scorso aprile riguardava più che altro le udienze che erano già state fissate, con le relative citazioni inviate alle parti in causa e ai testi. Sarebbe stato problematico effettuare nuove notifiche per il cambiamento della sede, oltretutto a procedimento già iniziato''.
Prima di lasciare Palazzina Teodolinda il dottor Pupio ha voluto ringraziare il comune di Missaglia, ''sempre disponibile in questi anni. Gli amministratori sono venuti incontro diverse volte alle nostre esigenze, rinunciando anche al rimborso per alcune spese sostenute''.
Il Ministero vanta infatti un debito consistente nei confronti del comune, relativo in particolare all'affitto, non ancora corrisposto totalmente. Una spesa che dal 2005 ad oggi è stata esclusivamente a carico di Missaglia, nonostante il servizio fosse appannaggio di altre ventitre amministrazioni comunali.
In ultimo, per quel che riguarda le risorse umane in servizio presso l'ufficio di Palazzina Teodolinda, l'unica dipendente trasferita da Missaglia a Lecco è la cancelliera Katia Scaglia, anche lei presente stamani a conclusione delle operazioni. Una delle altre due colleghe, in forze al ministero, opererà presso il tribunale di Monza, mentre la terza amministrativa, distaccata dal comune di Robbiate, ha raggiunto l'età della pensione.
Il sindaco Crippa, il dottor Pupio e la cancelliera Katia Scaglia
Anche sotto questo profilo, il dottor Pupio ha sottolineato il grande contributo derivante dai comuni, dai quali provengono molti dei dipendenti in forze all'ufficio del giudice di pace, che a Lecco come in altre realtà dello Stivale, soffre del problema relativo alla carenza di personale.
Che ne sarà quindi degli spazi del Giudice di Pace di Missaglia? Il comune non ha mai fatto mistero della volontà di poter disporre al più presto dei locali, per poter ospitare a Palazzina Teodolinda la nuova sede degli ambulatori medici, oltre a quella dell'associazione sociale ''2000 per te'' (che si occupa del trasporto di malati e disabili) e di altre realtà sociali. Lunedì sera, a questo proposito, il comune ha approvato la variante al piano dei servizi nell'ambito del PGT, che prevede tra l'altro la modifica di destinazione del primo piano di Palazzina Teodolinda.
''Nei prossimi giorni convocheremo i medici per studiare con loro la predisposizione dei locali e valutare la nuova organizzazione del servizio'' ha concluso il primo cittadino.
G. C.