Sirone: chiusura della chiesa fino a marzo per la posa del riscaldamento a pavimento

La chiesa parrocchiale San Carlo di Sirone chiuderà per tre mesi. Con l'avvento del nuovo anno anche l'edificio religioso che si trova al centro del paese si appresta a subire un'importante opera di manutenzione. Terminata l'Epifania, la giornata che porta a conclusione le festività natalizie, le porte della chiesa verranno temporaneamente chiuse per l'installazione di un nuovo impianto di riscaldamento che prevederà due distinte fasi.
"Dobbiamo sostituire la caldaia perchè è ormai datata. Abbiamo quindi programmato di rifare il vecchio impianto di riscaldamento e di posizionarne uno nuovo che sia più ecologico e meno costoso" ha spiegato il sacerdote don Gianluigi Rusconi.

L'interno della parrocchia di Sirone

Il paese avrà quindi una chiesa "ristrutturata" e al passo con i tempi in tema di impatto ambientale perchè il nuovo impianto, oltre a essere più moderno ed efficiente, comporterà anche una riduzione delle spese.
I lavori cominceranno nella prima metà di gennaio e proseguiranno fino alla fine di marzo, termine entro cui è previsto il termine della prima parte dell'opera. Tuttavia per i parrocchiani non ci sarà un'interruzione del "servizio di fede" perchè la parrocchia ha già individuato un paio di aree alternative dove svolgere le regolari funzioni religiose.
In particolare, le messe festive verranno celebrate nel salone dell'oratorio, mentre le celebrazioni eucaristiche feriali si terranno in una cappella che verrà appositamente allestita nella casa parrocchiale che si trova esattamente di fronte alla chiesa.
Come dicevamo, questo intervento verrà però completato in una fase successiva. A seguito della posa del riscaldamento al suolo, verrà infatti completamente tolta la pavimentazione esistente. Questa situazione si protrarrà per diverso tempo, forse un paio di anni perchè si intende prima "provare" il pavimento per qualche inverno e solo in una fase successiva coprirlo in via definitiva.
La parrocchia ha già preso contatti con la Soprintendenza che darà le direttive sul tipo di pavimento da posare. In attesa che anche questa seconda operazione possa terminare e restituire così un nuovo ambiente, si provvederà a coprire il riscaldamento al suolo con una gettata di cemento. In questo caso, la chiesa tornerà ad essere agibile.
M.Mau.
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