Casate: a Pino Spiotta il 2015 porta nuovi successi letterari

Giuseppe Spiotta
"Lo shampoo", una delle opere del pensionato casatese, reinventatosi scrittore dopo una carriera da dirigente d'azienda, è infatti stata inserita dalla casa editrice Lattes in un'antologia rivolta agli alunni delle scuole medie, nella sezione dedicata al racconto fantastico. Le classi in cui il libro di testo verrà adottato si troveranno, quindi, a studiare il brano di Spiotta al fianco di quelli dei "mostri sacri" di questo genere letterario.
"Ho scoperto per caso pochi giorni fa, facendo una ricerca sui miei testi in internet, di essere comparso nell'antologia "Raccontami". Sono rimasto davvero sorpreso. La presenza di un mio brano accostato a quelli di autori così celebri può voler dire solo una cosa: l'abbassamento del livello dell'istruzione scolastica nel nostro Paese" ha ironizzato Spiotta.
In realtà questa apparizione rappresenta un'importante riconoscimento ed una bella soddisfazione per l'uomo, che alla scrittura si era avvicinato per gioco e curiosità nel 1995, senza aspettarsi minimamente di riscuotere un così grande successo. Da allora, in vent'anni, ha infatti collezionato 9 pubblicazioni, oltre alla vittoria di ben 135 concorsi letterari in tutta Italia. Il tutto "a fin di bene", poiché l'intero ricavato della vendita delle sue opere viene devoluto in favore alla ricerca sul cancro.
Il prossimo volume, dedicato ai più piccini, è in uscita il 24 marzo. "Le streghe del lago", edito da "Il ciliegio", è infatti l'ultima fatica letteraria di Spiotta, come sua abitudine scritta di getto, nell'ispirazione momentanea.
Una breve storia, illustrata con gli accattivanti disegni di Giampaolo Zecca, per narrare una favola fuori dal comune, che non ha per protagonista un re o una regina, un principe o una principessa, ma bensì un umile pescatore.
Un mestiere della tradizione, come legato al tempo che fu è anche un altro progetto di Spiotta, "ancora in cantiere". "Mi è stato chiesto di scrivere una storia sul nostro territorio, sviluppando le antiche leggende della Brianza. Il risultato è un testo che ho già concluso, per il quale stiamo lavorando alle illustrazioni, sul mito della nascita dei ‘Tre Corni' di Canzo. Secondo la tradizione popolare, la montagna si sarebbe generata da una lotta tra diavoli ed arcangeli, durante la quale il gigante Canzio perse i suoi denti, diventati roccia" ci ha spiegato lo scrittore che, per nulla intenzionato ad accantonare la passione per la scrittura, "nel cassetto" ha ancora la stesura di un racconto poliziesco per adulti e di un'altra favola illustrata.
A.Z.