Casatenovo: giunto all'ambizioso traguardo del 40° di attività il Gruppo AFCB si racconta. Un'amicizia nata...con la fotografia

Una quindicina di amici, una grande passione in comune e ben quarant'anni trascorsi insieme, tra milioni di click e di fotografie.
Gli AFCB (Amatori Fotografici Cassina de' Bracchi) hanno raggiunto proprio quest'anno l'ambito traguardo del quarantesimo anno di attività.

Il Gruppo AFCB (Amatori Fotografici Cassina de' Bracchi)

Tra pellicole e macchine digitali, mostre e reportage, coloro che ormai sono diventati a pieno titolo "I fotografi di Casatenovo", con milioni di foto in archivio, hanno scattato la primissima fotografia nei lontani anni '70.
"Eravamo un gruppo di amici che iniziavano ad appassionarsi di fotografia'' ci raccontano. ''A quei tempi i soldi erano pochi e quindi le prime macchine fotografiche erano in prestito dai compagni di scuola oppure acquistate insieme. Una delle prime, la Ferrania, si poteva ritirare dal prestinaio dopo aver collezionato alcuni punti Star. Quanti pomeriggi passati dal panettiere per chiedere se finalmente era arrivata per posta la nostra macchina fotografica!".


Anno dopo anno, la passione cresce e arriva il momento del primo sviluppo. "Ci eravamo fatti prestare alcune attrezzature e abbiamo sviluppato la nostra prima foto in bianco e nero, un ritratto di famiglia di Giorgio Pennati, quello che poi sarebbe diventato il promotore della costituzione del gruppo e nostro presidente. Eravamo molto emozionati, infatti la foto è venuta un po' mossa", scherzano.
Un'ironia che, negli anni, è rimasta costante, come la passione per la fotografia.


Era il 1976 quando il gruppo ha deciso di costituirsi ufficialmente come AFCB. E dopo il nome, serviva anche un vero e proprio simbolo. "E' la sezione di una macchina fotografica, con un raggio di luce che entra, attraversa gli specchi e arriva all'osservatore passando attraverso la scritta AFCB. Secondo noi la fotografia è un modo per conoscere la realtà, frutto di un osservare attento. Siamo autodidatti e abbiamo sempre studiato tramite riviste oppure chiedendo consiglio a qualcuno di più esperto. Uno dei nostri punti di riferimento era Aldo Penati, un altro casatese con l'hobby per la fotografia. Quanti pomeriggi, poi, passati nei negozi: all'inizio a Milano, poi a Rovagnate, da Foto Agostoni".

La macchina fotografica Ferrania e il primo sviluppo

Dal primo sviluppo all'organizzazione del primo concorso il passo è breve: per mano degli AFCB, la passione per la fotografia si diffonde in tutta Cascina Bracchi e non solo. "Nel '79 abbiamo organizzato un primo concorso fotografico, aperto a tutti e patrocinato da Aligi Sassu. Il tema era Feste di Paese in Brianza. L'anno dopo, in collaborazione con l'U.S. Cassina de Bracchi, il concorso è stato dedicato alle biciclette. Durante le annuali Settimane Paesane di Cascina Bracchi organizzavamo una mostra, sempre con un tema legato alla tradizione o alla natura, che oggi continuiamo in occasione delle Feste di Sant'Anna. Più tardi, negli anni '90, abbiamo iniziato ad esporre alcune fotografie nei nostri "Weekend di Foto", a villa Facchi o in Auditorium, sempre con un gran successo di pubblico".

 
La fama degli AFCB inizia a spargersi, spinta dall'amore per la fotografia, per la creatività e l'innovazione. Non solo semplici foto, infatti: gli AFCB si occupano anche di diaporami, cioè proiezioni di diapositive in dissolvenza accompagnate da una colonna sonora. Un nuovo modo di fruire della fotografia, di valorizzare tutto ciò che ci circonda. "Il nostro esperto di audiovisivi era Daniele Colombo: una creatività fuori dal comune. Ognuno di noi ha un talento o una predilezione particolare in qualche campo, dal macro alla post produzione. Per noi il lavoro di gruppo è fondamentale per approntare un prodotto finale che sia il più vicino possibile alle nostre esigenze". Tra la partecipazione -e la vittoria- di numerosi concorsi locali e nazionali e altri innesti nel gruppo -che oggi conta una quindicina di persone- gli anni 2000 segnano altre novità per gli AFCB.


Il primo è il passaggio dall'analogico al digitale. "Una nuova primavera, un nuovo mondo, dalle infinite possibilità. Allo stesso tempo, però, c'è l'altro lato della medaglia: la fotografia è diventata ad appannaggio di tutti e non ci si può più accontentare di una bella foto, bisogna dare qualcosa in più, studiando ancora di più".
E quelle degli AFCB non rimangono -appunto- "solo" belle fotografie. Nel 2003 è sancita la sinergia con un'altra associazione casatese, Sentieri e Cascine. "Questa collaborazione è l'esempio più lampante di come il tutto sia più della somma della parti", spiega Francesco Biffi, presidente di S&C. "S&C può contare su AFCB per i contributi tecnici e fotografici e, viceversa, AFCB ha trovato nel nostro sito una vetrina per le proprie fotografie".

  I fondatori del gruppo: Giorgio Pennati, Celestino Beretta, Daniele Colombo, Guglielmo Beretta, Carlo Colombo con il logo AFCB

Più di una semplice vetrina. Dal matrimonio di S&C e AFCB è nato, pian piano, un vero e proprio archivio storico di tutti gli eventi casatesi, documentati tramite le immagini e il lavoro instancabile e gratuito dei fotografi.
"Nel 2010 abbiamo organizzato una mostra "Fotoreporter a Casatenovo" e per allestirla abbiamo documentato tutti i maggiori eventi casatesi di quell'anno. Da lì abbiamo iniziato a partecipare a tutti gli appuntamenti, creando il nostro archivio, a disposizione di tutti, insieme a S&C".


E con la mission di valorizzare tutto ciò che li circonda, gli AFCB sono diventati i Fotografi di Casatenovo. E se non c'è casatese che non sia finito, almeno una volta, davanti al loro obiettivo fotografico, lo stesso possono dire i paesaggi, gli animali, la natura e le tradizioni di Casatenovo. "Insieme a S&C abbiamo avviato una serie di progetti di ricerca, approfondimento e reportage, dedicati al mondo etnografico, alle tradizioni della zona". Basti citare il progetto I Segni del Sacro, ma anche la mostra sul Granturco allestita da Giorgio, le collaborazioni con le scolaresche, la mostra Succede a Casatenovo.


Dalla Brianza in tutta Italia: dove si recano, gli AFCB portano con sé la propria macchina fotografica, per documentare i Misteri di Trapani, il Carnevale in Sardegna o la vita in India, unendo nel proprio obiettivo fotografico i paesi lontani e quelli vicini, le tradizioni straniere con quelle brianzole.
E dopo aver spento quaranta candeline, gli AFCB non accennano a fermarsi.


Ma qual è la ricetta per stare insieme così a lungo? "Tra noi c'è sempre stato un grande rispetto, ma allo stesso tempo non ci prendiamo mai sul serio e ci divertiamo. In una fotografia amiamo cogliere l'attimo, l'emozione, come espressione irripetibile". E a chi ha vissuto per quarant'anni con la macchina fotografica in mano, cogliendo la bellezza attraverso l'obiettivo per regalarla a tutti sotto forma di carta stampata, non si può che chiedere quale sia la foto più bella mai scattata. "Di certo, quella che scatteremo domani".


Per tutte le foto AFCB: http://www.sentieriecascine.it/drupal/node/83
Laura Vergani
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