Oggiono: festa per celebrare il 50° di Avis con la consegna delle benemerenze a 366 soci per il loro impegno gratuito

Foto di gruppo per le comunali di Avis e Aido con i rappresentanti istituzionali


Grande festa a Oggiono nella mattinata odierna di domenica 9 ottobre. Il gruppo comunale di Avis, che nel 2015 contava 626 iscritti, ha celebrato il 50° anniversario di fondazione con un programma di festa molto intenso.Intorno alle 9 un corteo, accompagnato dal corpo bandistico, dai labari delle associazioni e dalle autorità, è partito dalla chiesa di San Lorenzo e ha attraversato alcune vie del paese, inaugurando anche i defibrillatori semi automatici che il sodalizio ha contribuito a posizionare in alcuni punti strategici del comune.

Da sinistra Gianni Rocca, Luigi Pirovano, Bruno Manzini e Giorgio Grassi


Poi, l'arrivo in chiesa parrocchiale per la messa officiata da don Maurizio Mottadelli che durante l'omelia si è soffermato sull'importanza di queste associazioni volontaristiche per l'intera umanità: "Il 50° di Avis ci ricorda come la scelta di solidarietà e del donare agli altri ciò che caratterizza la vita di una persona - ricordiamolo, il sangue è vita - sia un richiamo a un valore umano fondamentale, ma anche cristiano. Il primo compito di Avis, Aido e Admo non è quello organizzativo, ma educativo per aiutare le persone a rendersi conto che nella solidarietà sta la nostra salvezza. La Parola di Dio ci dice che la solidarietà sta nella condivisone delle risorse: sappiate quindi trasmettere i vostri valori in modo che tutti possano capire che sono la via per la convivenza civile". 

 Da sinistra Mauro Sala, comandante della polizia locale di Oggiono, il maresciallo Nicolino Ombrosi della stazione dei
Carabinieri di Oggiono, Elena Zambetti, sindaco di Ello e Roberto Ferrari, sindaco di Oggiono

Prima della conclusione, il parroco ha impartito la benedizione alle benemerenze dei donatori e al nuovo labaro dell'Aido, in memoria di Michela Canali, giovane 20enne scomparsa tragicamente in un incidente ad Airuno circa vent'anni fa. Dopo la messa, nel vicino salone parrocchiale si è tenuta la cerimonia di consegna delle benemerenze, preceduta dagli interventi, a partire dal presidente della comunale Gianni Rocca: "Ringraziamo tutti coloro che in questi 50 anni si sono prodigati con il loro dono, di sangue e di tipo per aiutare a salvare vite umane o alleviare loro le pene. Nel lecchese, grazie all'apporto di tanti volontari, le necessità di sangue e suoi derivati è soddisfatta completamente e le eccedenze sono inviate ad alte strutture sanitarie, anche fuori regione. Anche in occasioni eccezionali, come il recente terremoto, Avis è sempre stata pronta a dare la propria disponibilità a fornire e a chiamare i propri soci per prelievi straordinari".

La benedizione delle benemerenze e del labaro

Un ultimo cenno ad altre attività sostenute dalla comunale, come la manutenzione delle aiuole pubbliche, l'acquisto dei DAE, la manifestazione Rock in ora: "Il nostro nome è veicolato in tante corse e maratone locali, nazionali ed internazionali. Gli atleti del GS Avis Oggiono con la loro passione ricordano la nostra presenza per un aiuto costante e solidale a tante persone bisognose". "Quando si raggiungono traguardi così importanti e in salute, come dimostrano i dati, la soddisfazione di chi amministra è di vedere operare un'associazione che mostra una comunità in salute che si presta al dono gratuito. Il gesto di generosità verso chi si conosce è un bel gesto d'affetto, ma offrire aiuto a chi non si conosce, come fa Avis, è uno dei gesti d'amore più belli che si possa fare" ha commentato il sindaco Roberto Ferrari, seguito dalla collega di Ello Elena Zambetti, donatrice: "Quando mi arriva la convocazione per la donazione è per me una giornata felice e lo segno subito in agenda, così come quando esco dall'ospedale, contenta di aver fatto una bella cosa". 

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Bruno Manzini, presidente dell'Avis provinciale, ha ricordato la presenza, sul territorio lecchese, di 19 gruppi comunali: "A Lecco, ogni giorno, 30 persone usufruiscono del sangue dei donatori lecchesi. Il gesto di donare significa farsi carico di un bisogno di tante persone malate, ma non riguarda solo bisogni sanitari. Ha anche un significato culturale, educativo. In una società che tende più a chiudersi in se stessa, prendersi la responsabilità di farsi carico di questo bisogno è il più grande messaggio pedagogico". 

La consegna dei quadretti dipinti dal pittore oggionese Giorgio Maglio

La consegna dell’attestato in oro al marito di Milena Tocchetti

Sono infine seguiti i saluti di Giorgio Grassi, rappresentante dell'Avis regionale e di Luigi Pirovano, presidente del gruppo Aido che quest'oggi ha ricordato il 35° di fondazione con il nuovo labaro.Per concludere sono stati premiati 366 soci con 2 sono le benemerenze in diamante, 13 smeraldo, 16 rubino, 59 oro e un oro alla memoria di Mirella Tocchetti, scomparsa tragicamente quest'anno sul Resegone. Al ristorante "Bonanomi" di Santa Maria Hoè sono stati poi consegnati gli altri distintivi: 88 argento-dorato, 100 argento e 87 rame per un totale di 127 femmine e 239 maschi. Non tutti i soci hanno ritirato la medaglia, ma solo un attestato: la quota non spesa sarà destinata ai progetti del sodalizio. Avis, infine, per ricordare questo ragguardevole compleanno, ha installato in via donatori di sangue un simbolo, realizzato dal socio Mario Casiraghi: una grossa goccia di sangue con una stele centrale ove è incisa la data di inizio della presenza "ufficiale" in Oggiono, dal 1966.
Michela Mauri

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