Valaperta: quasi cinquanta persone sul palco per il recital dedicato a don Bosco in oratorio

"Le stagioni del Signore non seguono il nostro calendario, ma si avvicendano secondo la sua volontà: tocca a noi coglierne i segni e coltivare con passione e disponibilità".
È da questa massima, attribuita alla saggezza di mamma Margherita, che ha preso vita il recital "Le Stagioni del Signore: c'è don Bosco oggi", andato in scena questo weekend sul palco dell'oratorio di Valaperta.


Una compagnia che ha riunito più di cinquanta persone, tra attori, cantanti, musicisti e ballerini. Dai più grandi ai piccolissimi, tutti si sono messi in gioco con "passione e disponibilità", in un'esperienza teatrale incentrata sulla figura di san Giovanni Bosco e organizzata su iniziativa dell'oratorio valapertese, nella comunità pastorale casatese, col patrocinio dell'assessorato alla cultura del comune di Casatenovo.

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"Don Bosco è il patrono del nostro oratorio di Valaperta. Ci piace organizzare ciclicamente uno spettacolo per omaggiare questo sacerdote e santo di origine torinese", ha spiegato Angelo Galbusera, organizzatore del recital.
Nato dalla penna di Angelo Galbusera, il recital, in due atti, è andato in scena con la regia di Pino Annacondia e si è colorato con le musiche del direttore musicale e direttore del coro Orazio Rizzo e con le musiche di scena dello stesso regista, oltre che con i bellissimi costumi di Maria Rosa Crippa.


La storia è quella del sacerdote ed educatore di origine torinese che a metà dell''800 ha fatto dell'oratorio un luogo di crescita umana e spirituale per migliaia di ragazzi del suo tempo. Dall''800 fino agli anni 2000: proprio un oratorio, luogo che don Bosco ha contribuito ad ideare e plasmare, ha voluto omaggiare la vita straordinaria del santo, reinterpretandola e rendendola sempre attuale.


Un'esperienza teatrale a tutto tondo, che ha riunito e valorizzato i talenti di tante persone, unendo la grande professionalità e la trentennale esperienza della Filodrammatica valapertese con la gioia di tantissimi giovani e giovanissimi attori e ballerini.
Lo spettacolo ha preso il via proprio da loro, dai piccoli del catechismo, impegnati ad interrogarsi sulla figura di don Bosco, testimonianza viva di come la sua vita possa ancora dire molto agli uomini di oggi.


Poi, un salto nel tempo, fino alla metà dell'800, e nello spazio, nel cortile -splendidamente rappresentato - della cascina dei Becchi, luogo di nascita di Giovannino Bosco.

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L'infanzia segnata dal "sogno", la partenza da casa per poter studiare, l'ordinazione sacerdotale, l'incontro con Bartolomeo Garelli e la nascita dell'oratorio: le scene più significative della vita di don Bosco si sono snodate sul palco, unite da bellissime coreografie e canzoni suonate e cantate dal vivo, alcune delle quali inedite e composte appositamente per l'occasione, con la band, il coro e la partecipazione di don Marco Rapelli.


E tra la mamma Margherita, il fratello Antonio, don Cafasso e tutte le figure significative della vita di don Bosco, non potevano mancare anche le pecorelle del sogno, il merlo Zuffolo, un branco di cani con il custode dell'oratorio, il Grigio, l'asinello Biancone e tanti altri personaggi - tutti interpretati con entusiasmo e professionalità dal cast e vestiti con bellissimi costumi - che hanno contribuito a far luce su sfaccettature note e meno note del "padre, maestro ed amico della gioventù".


Scroscianti gli applausi da parte del pubblico, che ha riempito la platea dell'oratorio di Valaperta sia per la "prima" dello spettacolo, sabato sera, che per la replica andata in scena domenica pomeriggio. Tra il pubblico anche don Antonio Bonacina, parroco e prevosto della comunità pastorale casatese, il vicario per la pastorale giovanile don Andrea Perego e gli altri sacerdoti e religiose della comunità.


"Domenica pomeriggio è giunto ospite gradito anche don Ambrogio, salesiano compaesano, responsabile dell'Operazione Mato Grosso e dei volontari che incontra periodicamente e direttamente sul campo, in terra di missione, oltre a suor Gabriela, che per tanti anni è stata responsabile del nostro oratorio domenicale. Un pubblico numerosissimo e piacevolmente e intensamente partecipe"
, ha riferito Angelo Galbusera.


Tra scenografie e musica, costumi e coreografie, lo spettacolo teatrale ha permesso a pubblico e attori di riflettere sulla figura straordinaria del santo patrono valapertese, vivendo un'esperienza forte e intensa.



D'altronde si sa che il teatro, la cui valenza educativa era già stata intuita dallo stesso don Bosco, è "il gioco più bello del mondo e coinvolge, ancor prima del pubblico, i protagonisti, li aggrega, li contagia e li trasforma".
"Grazie a chiunque abbia contribuito allo spettacolo e grazie a tutti voi del pubblico, che siete giunti non solo per guardare, ma anche per partecipare" ha concluso Angelo Galbusera.

Ecco i nomi di tutti gli interpreti e collaboratori:

Interpreti principali
Alessio Guddemi - Giovannino Bosco
Clara Cresci - Mamma Margherita
Renzo Rizzi - don Bosco

Giovanissimi interpreti
Davide - Elisabetta - Giulia - Matilde - Samuele - Vittorio

Giovani interpreti
Achille - Angelica - Anita - Axelle - Benedetta - Giovanni - Matilde - Sofia - Tommaso - Marco - Beatrice

Interpreti adulti
Agostino - Antonio B. - Antonio P. - Fabrizio - Luca - Marisa - Michele - Roberto

Band
Andrea - Cesare - Giorgio - Matteo - Orazio - Valerio

Coro
Federica - Francesca - Isabella - Maria - Veronica - con la partecipazione di don Marco Rapelli

Coreografie
A cura di Maria e Francesca con Elisa - Ilaria - Irene - Maddalena - Maria - Melissa - Milena - Sofia - Viola

Trucco e Parrucco
Cesarina - Enrica

Video
Alessandro

Audio e luci
Luca

Collaboratori
Gabriele - Giulia - Giuseppe - Marzio - Raffaele - Romano - Stefano - Susanna - Virginia

Laura Vergani
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