Missaglia: l'ultimo saluto al sindaco emerito Gabriele Castagna, ricordando l'impegno per la comunità guidata per tre mandati

Da sinistra Gabriele Castagna, il card.Martini e
don Pagani alla benedizione della chiesina di
San Zenone di Missagliola nel 1984
don Pagani alla benedizione della chiesina di
San Zenone di Missagliola nel 1984
Sono stati celebrati questa mattina nella basilica dedicata a San Vittore, i funerali dell'ex primo cittadino, scomparso nei giorni scorsi al termine di una lunga malattia.
Ultimo rappresentante della Democrazia Cristiana a guidare il popoloso Comune del circondario casatese, il ragionier Gabriele Castagna era stato sindaco per tre mandati dal 1980 al 1994. A lui si devono la realizzazione della scuola elementare Teodoro Moneta - con l'unificazione in un solo plesso dei piccoli alunni di Missaglia, Contra e Lomaniga - ma anche e soprattutto dei sottoservizi, con la predisposizione di una nuova rete fognaria e idrica al servizio del paese. E poi una particolare attenzione al sociale, alla cultura e all'associazionismo e la volontà, insieme ai colleghi sindaci Maldini di Casatenovo, Aldeghi di Barzanò e Cazzaniga di Monticello, di dare vita al Consorzio per la creazione di un impianto natatorio a Villanova al servizio dei cittadini.
Un amministratore capace dunque di scrivere una pagina importante della storia missagliese; in tanti questa mattina hanno presenziato alle esequie, celebrate dal prevosto don Bruno Perego.
Richiamandosi alle letture, il sacerdote ha cercato di alleviare il dolore dei familiari per la scomparsa del proprio congiunto, attraverso la fede e la parola di Dio. ''Dobbiamo essere pieni di fiducia e speranza, perchè quando sarà disfatto il corpo nella dimensione terrena, riceveremo il dono della dimora eterna'' ha affermato il parroco durante l'omelia. ''Ma come possiamo essere pieni di fiducia e speranza senza la risposta su dove andiamo e qual è il nostro destino? Tutta la nostra fede si fonda su un fatto: colui che era morto, ora è vivo e risorto. Affidiamo quindi Gabriele al Signore, mettiamo sull'altare la sua vita e ricordiamo il tempo e l'impegno dedicati ad amministrare questa comunità, affinchè il bene da lui compiuto non vada perso''.
L'uscita del feretro dalla basilica e del gonfalone listato a lutto
Classe 1934 e originario del bresciano, Castagna aveva terminato la propria esperienza di sindaco di Missaglia ventitre anni fa, quando la sua amministrazione ''cadde'' dopo le dimissioni di due assessori, con il commissariamento del Comune sino alle successive elezioni. Da quel momento l'ex primo cittadino si era di fatto ritirato dal mondo della politica, dedicandosi con estrema riservatezza alla propria vita personale e familiare, in particolare alla moglie e al figlio.
Al termine dell'Eucaristia è salita sull'altare Marisa Brivio, autrice una decina di anni fa del libro ''L'infinito oltre l'orizzonte. Nonno Giuseppe racconta''.
Un omaggio al padre, attraverso i suoi diari di guerra, alla cui stesura Gabriele Castagna aveva collaborato con impegno. ''Subito aveva sentito il bisogno di accettare la mia richiesta, guidandomi in questa ricerca, per riscoprire il tema delle radici di una comunità, dando il suo contributo con grinta e tenacia, ricostruendo le principali tappe di Missaglia dal dopoguerra ai giorni nostri'' ha affermato la donna, ricordando poi un aneddoto di quell'esperienza. Castagna, a opera quasi conclusa, le chiese di aggiungere una fotografia al libro, significativa a suo dire per la storia missagliese: la benededizione della chiesina di San Zenone, a Missagliola, resa possibile grazie all'impegno del gruppo Alpini.
L'inaugurazione della sede dell'associazione Amici del Monastero nel 1990
Alla cerimonia, nel 1984, intervenne il cardinal Carlo Maria Martini, oltre all'indimenticato prevosto don Giuseppe Pagani.
Nel concludere il suo intervento, Marisa Brivio ha segnalato tre concetti che a suo dire hanno caratterizzato l'opera del sindaco Castagna a favore di Missaglia: l'impegno per le opere strutturali, l'attaccamento alla religione e l'attenzione all'aspetto umano-sociale, insieme all'amico e assessore Erminio Casiraghi. ''Grazie per aver fatto del bene gratuitamente'' ha affermato la missagliese, ricordando la ''porta sempre aperta e la volontà di dare lustro al paese che tanto amava''.
Al termine della celebrazione liturgica, il corteo preceduto dal gonfalone con lo stemma comunale che proprio il sindaco Castagna aveva fortemente voluto, si è avviato verso il cimitero, accompagnando il feretro alla tumulazione.
Contributo immagini storiche: Foto & Hobby Redaelli
G. C.