Oggiono: cominciato il restauro del dipinto di Andrea Appiani nella chiesa di S.Eufemia
Sono cominciati i lavori di restauro dello Sposalizio della Vergine (1790) di Andrea Appiani, contenuto all'interno della chiesa prepositurale di Sant'Eufemia ad Oggiono.
L'intervento, promosso dall'associazione culturale Università Monte di Brianza per far conoscere un piccolo tesoro del nostro territorio, verrà realizzato da Annalisa Bonfanti e Elisa Figus, professioniste specializzate in conservazione e restauro di dipinti murali, stucchi e materiale lapideo.
Proprio quest'anno cadrà il bicentenario di morte dell'artista milanese: questo evento è l'occasione per valorizzare il suo dipinto. Oltre alla finalità conservativa dell'opera, il progetto si propone infatti di conoscere meglio l'opera d'arte e lo stile della gioventù dell'Appiani, un lato meno conosciuto rispetto al periodo trascorso presso la corte napoleonica.
Nato a Milano il 31 maggio 1754, Appiani si è avviato alla professione nella bottega di Carlo Maria Giudici, pittore della Fabbrica del Duomo: qui ha appreso i primi rudimenti del disegno e ha studiato le opere dei maestri rinascimentali come Raffaello Sanzio e Giulio Romano.
La sua popolarità risale però al periodo cisalpino, quando è riuscito a fare ben volere da Napoleone Bonaparte che gli ha conferito il titolo di commissario superiore per scegliere le migliori opere lombardo venete da inviare a Parini e gli ha affidato il disegno di carte ufficiali e medaglie. A questo periodo risale la serie di affreschi all'interno del palazzo Reale di Milano, quasi completamente distrutti da un bombardamento durante il secondo conflitto mondiale. Nel 1804, poi, è stato nominato primo pittore del Re d'Italia, cavaliere della Legion d'Onore e della Corona Ferrea e membro dell'accademia di Brera.
L'opera, in stile neoclassico, si trova attualmente collocata come pala d'altare nella prima cappella di destra dedicata a San Giuseppe. E' un dipinto murale di 140 cm di larghezza per 205 cm di altezza completato da una cornice dorata.
Realizzato ad affresco in sei giorni, come riportano i documenti d'archivio della chiesa firmati dall'allora parroco don Carpani, l'opera raffigura Giuseppe e Maria mentre scambiano le promesse matrimoniale davanti a una figura sacerdotale e ad alcuni astanti.
L'intervento ha lo scopo di migliorare la lettura dell'opera, in quanto parzialmente offuscata da una patina di deposito che offusca forme e colori originali. Le cause del fenomeno sarebbero riconducibili al pulviscolo atmosferico che entra dal portone di ingresso e alle candele sottostanti che depositano uno stato di nerofumo sulla superficie. Secondo le professioniste, l'opera di presenta comunque in un buono stato conservativo.
L'intervento prevede quindi la pulitura superficiale del dipinto con metodi non invasi per rispettare la natura dell'opera, in accordo con la direzione dei lavori e la Sovrintendenza. E' infine prevista la pulitura e alla riadozione della cornice lignea che attualmente è, in alcuni punti, distaccata.
In chiesa, nella giornata di lunedì 20 marzo, si sono recati in visita anche gli studenti della classe terza della scuola secondaria Marco d'Oggiono per approfondire la tematica.
L'opera resterà coperta sino al completamento dei lavori, previsto intorno all'inizio di maggio.
L'intervento, promosso dall'associazione culturale Università Monte di Brianza per far conoscere un piccolo tesoro del nostro territorio, verrà realizzato da Annalisa Bonfanti e Elisa Figus, professioniste specializzate in conservazione e restauro di dipinti murali, stucchi e materiale lapideo.
Lo Sposalizio della Vergine
Proprio quest'anno cadrà il bicentenario di morte dell'artista milanese: questo evento è l'occasione per valorizzare il suo dipinto. Oltre alla finalità conservativa dell'opera, il progetto si propone infatti di conoscere meglio l'opera d'arte e lo stile della gioventù dell'Appiani, un lato meno conosciuto rispetto al periodo trascorso presso la corte napoleonica.
Nato a Milano il 31 maggio 1754, Appiani si è avviato alla professione nella bottega di Carlo Maria Giudici, pittore della Fabbrica del Duomo: qui ha appreso i primi rudimenti del disegno e ha studiato le opere dei maestri rinascimentali come Raffaello Sanzio e Giulio Romano.
Particolare dell’offuscamento della superficie pittorica
La sua popolarità risale però al periodo cisalpino, quando è riuscito a fare ben volere da Napoleone Bonaparte che gli ha conferito il titolo di commissario superiore per scegliere le migliori opere lombardo venete da inviare a Parini e gli ha affidato il disegno di carte ufficiali e medaglie. A questo periodo risale la serie di affreschi all'interno del palazzo Reale di Milano, quasi completamente distrutti da un bombardamento durante il secondo conflitto mondiale. Nel 1804, poi, è stato nominato primo pittore del Re d'Italia, cavaliere della Legion d'Onore e della Corona Ferrea e membro dell'accademia di Brera.
L'opera, in stile neoclassico, si trova attualmente collocata come pala d'altare nella prima cappella di destra dedicata a San Giuseppe. E' un dipinto murale di 140 cm di larghezza per 205 cm di altezza completato da una cornice dorata.
La Cappella di San Giuseppe
Realizzato ad affresco in sei giorni, come riportano i documenti d'archivio della chiesa firmati dall'allora parroco don Carpani, l'opera raffigura Giuseppe e Maria mentre scambiano le promesse matrimoniale davanti a una figura sacerdotale e ad alcuni astanti.
L'intervento ha lo scopo di migliorare la lettura dell'opera, in quanto parzialmente offuscata da una patina di deposito che offusca forme e colori originali. Le cause del fenomeno sarebbero riconducibili al pulviscolo atmosferico che entra dal portone di ingresso e alle candele sottostanti che depositano uno stato di nerofumo sulla superficie. Secondo le professioniste, l'opera di presenta comunque in un buono stato conservativo.
Particolare di distacco della cornice lignea
L'intervento prevede quindi la pulitura superficiale del dipinto con metodi non invasi per rispettare la natura dell'opera, in accordo con la direzione dei lavori e la Sovrintendenza. E' infine prevista la pulitura e alla riadozione della cornice lignea che attualmente è, in alcuni punti, distaccata.
In chiesa, nella giornata di lunedì 20 marzo, si sono recati in visita anche gli studenti della classe terza della scuola secondaria Marco d'Oggiono per approfondire la tematica.
L'opera resterà coperta sino al completamento dei lavori, previsto intorno all'inizio di maggio.
M.Mau.