Nibionno: Noemi Frigerio, a 16 anni, entra come Allievo nella scuola della Marina a Venezia. Il racconto delle sue emozioni

Noemi in divisa invernale
A soli 16 anni ha vinto il concorso per diventare Allievo della Scuola navale Militare "Francesco Morosini" di Venezia. Quella della nibionnese Noemi Frigerio, classe 2000, è una storia fatta di passioni e sogni, ma soprattutto di tanta determinazione e tenacia. Dopo mesi di intensa preparazione ed il supporto dei genitori Giovanna e Fabrizio oltre che delle tre sorelle maggiori (Giulia, Maddalena e Anna), la 16enne è così riuscita ad entrare lo scorso settembre nel prestigioso istituto veneto per frequentare gli ultimi tre anni di liceo scientifico ed iniziare a vivere l'esperienza della Marina.
"A me è sempre piaciuta la vita militare, il modo in cui è organizzata e i valori che trasmette. Così ogni anno mi informavo per capire come poter entrare in una delle quattro scuole presenti in Italia" ci ha raccontato. Una curiosità che dall'aprile dello scorso anno, l'ha portata a tentare tutti i test di ammissione per la Marina a Venezia, le due scuole dell'esercito a Milano e Napoli e anche l'aeronautica a Firenze.
"Inizialmente mi sarebbe piaciuto entrare in Aeronautica ma poi, facendo i concorsi, ho capito che preferivo la Marina" ci ha detto Noemi. Diverse le prove che la giovane ha dovuto affrontare in quattro mesi. "Per la Marina ci siamo presentati in 850 alla prova preliminare. Era un test prevalentemente di logica, a cui sono passati solo i primi duecento per il liceo scientifico. Dopo aver superato questa prima fase ho dovuto sottopormi ad accertamenti sanitari, attitudinali e a colloqui con gli psicologi. Ottenuta l'idoneità, ho poi affrontato le prove fisiche: corsa per 800 metri, piegamenti, addominale e una vasca di 25 metri a nuoto. Sono poi arrivata alla prova finale che era di cultura generale, su tutto il programma del biennio scientifico. Ho aspettato la media ponderata di tutte le prove e ad agosto ho scoperto di essere arrivata 24esima su 50 ammessi. Ero molto soddisfatta perché i concorsi erano difficili e io mi ero impegnata davvero tanto".
Diverse le emozioni provate dalla nibionnese. "Da una parte ero molto felice per l'inizio di una nuova avventura e soprattutto per la possibilità di vivere il mio sogno. Dall'altra però, ero triste per il fatto di dover lasciare gli
Con la divisa estiva
affetti: la famiglia e i miei amici. Non ero spaventata perché ero presa dalla tanta curiosità"
ha aggiunto.
Preparata la valigia con tutto il necessario, Noemi è così partita a settembre 2016 alla volta di Venezia. "Mi sono presentata alla Morosini con i miei genitori e le mie sorelle. Ci avevano detto di vestirci in modo elegante. Appena sono arrivata mi hanno portata a prendere le misure per le divise ufficiali mentre i miei famigliari hanno compilato tutte le pratiche. I miei genitori hanno poi incontrato il Comandante della scuola. Ci hanno poi permesso di salutarli velocemente davanti a tutti gli ufficiali".

Nell'istituto Noemi alloggia in camere da 4-5 persone. La giornata tipo prevede la sveglia con la tromba alle 6.45, a cui seguono tutte le pratiche per gli allievi del primo anno. "In dieci minuti devo fare il cubo, cioè piegare la coperta con lenzuola, copriletto e cuscino e metterle in fondo al letto. Poi devo andare in bagno a fare lo chignon basso con la retina, mentre i miei compagni maschi fanno la barba. Si devono poi lucidare le scarpe e pulire la divisa mentre un graduato, ovvero un allievo del terzo anno che ci segue, controlla che tutto sia stato fatto bene. Se ci sono imperfezioni o errori, tutto è da rifare".
Dopo il conto alla rovescia, è il momento della corsa fuori dalla struttura dove avviene lo schieramento e il primo appello con la verifica delle divise e delle scarpe. Dopo la colazione insieme presso la mensa affacciata sul mare, è poi il tempo della scuola dalle 8 alle 13 per 35 ore settimanali, in cui sono previste un'ora in più di scienze e di spagnolo. "All'una devo partecipare all'assemblea di ispezione per cui schierarmi nel cortile detto campaccio insieme agli altri allievi con gli ufficiali di segreteria. Qui si presenta il battaglione allievi al comandante dei corsi e si leggono i rapporti o provvedimenti disciplinari presi. Devo prestare sempre la massima attenzione e cura perché la media scolastica incide su quella militare. Poi si pranza in modo composto ed educato: è previsto un rigido protocollo da seguire per ogni attività. Nel pomeriggio si fa ricreazione fino alle due e venti, mentre tre volte alla settimana (lunedì, mercoledì e venerdì) c'è sport fino alle quattro e mezza. Ho provato un po' tutte le discipline: marinaresche come vela, canottaggio, voga e nuoto ma anche di terra come l'atletica, il calcio, la pallavolo, il basket e il tennis. Faccio sport anche domenica mattina mentre la scuola è prevista anche nei pomeriggi di martedì e giovedì. Studio dalle cinque alle otto poi, dopo un'altra assemblea, vado a mensa. Prima di andare a letto devo fare le pratiche serali:
dopo la doccia e il pigiama, deve essere pronto il cubo dei vestiti da mettere sulla sedia"
ci ha riferito Noemi, che è entrata nella squadra agonistica di atletica diventando persino campionessa.
Dalla struttura, affacciata sul mare e arricchita dalla presenza di due campi da basket oltre che da uno da tennis e due porti, la 16enne può uscire solo se in permesso di licenza ovvero durante le vacanze, i ponti festivi oppure una volta al mese dal sabato pomeriggio alla domenica, sempre che non ci siano consegne o non si siano prese note a scuola. Non manca poi l'uscita in franchigia, in cui Noemi deve uscire in divisa restando a Venezia. Ciò è consentito per mezz'ora il martedì e il giovedì oltre al sabato e alla domenica. Il mercoledì sera e la domenica mattina Noemi può partecipare anche alla messa in cappella.
"A me piacciono molto tutte le attività militari, che hanno orari precisi e non prevedono di rimandare gli impegni. Sono affascinata dai valori che apprendo ogni giorno in particolare dall'educazione con gli altri. Siamo tutti una famiglia, viviamo insieme e ci aiutiamo l'un con l'altro. È bello perché posso fare anche tante attività collaterali come partecipare ad interessanti conferenze. È richiesto tanto impegno, ma ne vale la pena".
Un'esperienza indimenticabile per la giovanissima allieva del "Morosini" è stata sicuramente quella del giuramento, avvenuto lo scorso 23 dicembre. "È stato un momento davvero emozionante, a cui ha partecipato anche il capo di Stato maggiore della Marina Militare" ha riferito la nibionnese, che non sa ancora quale sarà il suo destino. "Dopo la maturità posso scegliere di continuare la vita militare o entrare in Accademia, facendo altri concorsi. Per ora non disdegno la seconda possibilità" ci ha detto Noemi Figerio che parteciperà all'addestramento nel battaglione San Marco di Brindisi, facendo anche due settimane imbarcata sulla nave Palinuro.
Emozionati i famigliari della 16enne, che come la figlia stanno vivendo qualcosa di veramente nuovo. "Siamo sicuramente molto orgogliosi, ma viviamo questa esperienza con un po' di ansia. Per molti è una tradizione di famiglia entrare a far parte di un corpo militare, mentre per noi è una cosa completamente nuova" ha riferito mamma Giovanna. "Noi la vediamo felice. Se lei è contenta, anche noi lo siamo" ha aggiunto la sorella Maddalena, anche lei in trasferta a Trento per studiare lingue. Lo stesso per la sorella maggiore, Giulia, che si trova a Pavia per continuare i suoi studi in lettere antiche.

Il giuramento


"Questa esperienza mi sta insegnando ad apprezzare tutte le piccole cose della solita routine. Ci vuole tanto spiritio di sacrificio e bisogna mettere l'impegno in tutto, anche nella ricreazione e persino quando siamo in franchigia" ha infine affermato la giovane Noemi Frigerio.
Insomma, un percorso davvero articolato e impegnativo che però offre una preparazione qualificata regalando tante soddisfazioni, soprattutto a livello umano.
Simona Alagia
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