Molteno: l'Antoniano sul palco dell'oratorio per l'autismo

Una domenica pomeriggio piena di musica, amicizia e allegria: il Palazzetto dell'Oratorio di Molteno ha ospitato ieri il Piccolo Coro "Mariele Ventre" dell'Antoniano per iniziativa del Rotary Club Erba Laghi, che quest'anno ha deciso di dedicare un'intensa attività di ricerca in favore dei bambini affetti da disturbi dello spettro autistico.


Il presidente Marco Missaglia ha moderato l'evento, sottolineando l'importanza del valore dell'amicizia anche nei confronti di chi è diverso. "La nostra progettualità sull'autismo, su cui oggi intendiamo sensibilizzare il pubblico presente, ha già portato diversi interventi nelle scuole, ha creato delle app tecnologiche e si avvarrà anche della collaborazione della Rai. Oggi abbiamo con noi un'isituzione, il fulcro dello Zecchino d'oro: il Piccolo Coro "Mariele Ventre" è infatti un gruppo di bambini che cantano per altri bambini, regalando emozioni ai loro coetanei".


Prima del concerto ha preso la parola il dottor Massimo Molteni dell'istituto La Nostra Famiglia, che ha espresso la sua gioia verso l'atmosfera di festa rappresentata dall'iniziativa, utile a capire che tutti siamo anelli di una catena umana in cui ci si aiuta a vicenda. "Siamo tutti fili d'erba che da lontano fanno un bellissimo prato; non dobbiamo desiderare di prevalere, ma di stare tutti insieme. Ecco perché chi ha disturbi non va messo da parte ma affiancato e sostenuto: tutti attraversiamo momenti più difficili, quindi prima o poi potremmo aver bisogno di aiuto. Adesso che possiamo darlo, approfittiamone, così ne saremo ancora più felici quando lo riceveremo".


Presentata dalla direttrice del coro Sabrina Simoni, la prima canzone eseguita dai giovanissimi interpreti dell'Antoniano ha sottolineato l'importanza del ringraziamento, mentre la seconda, "Raro come un diamante", parla dell'attenzione specifica da dare al bambino in base alla sua età. Poi sono state esguite brani dedicati ai papà, alle mamme e all'amicizia, un valore importantissimo rappresentato dalla canzone vincitrice dell'ultima edizione dello Zecchino d'Oro, "Quel bulletto del carciofo": prima l'antipatico protagonista prende in giro le altre verdure perché sono diverse da lui, poi però chiede scusa e vuole fare amicizia con tutti. Il palco è stato calcato anche dall'attore di teatro Edoardo Romano, che aveva partecipato allo Zecchino d'Oro scrivendo un brano dal titolo omonimo. "Da tempo mi interesso del sociale ma non avevo mai visto un pubblico cosi numeroso!" ha affermato prima di recitare un pezzo scritto da lui e di invitare a offrire il 5x1000 alla Nostra Famiglia, per sostenerne l'attività di ricerca. La direttrice del coro ha poi ricordato l'indimenticato Cino Tortorella, dedicandogli una storica canzone di John Lennon e Paul Mc Cartney: "Let it be".

Dopo aver eseguito la canzone di Ron "Tutti quanti abbiamo un angelo", il coro ha divertito grandi e piccini con un medley di pezzi immortali dello Zecchino d'Oro: "Il caffè della Peppina", "Il valzer del moscerino", "Volevo un gatto nero", "Il coccodrillo come fa", "Popoff", "44 gatti" e il tormentone "Le tagliatelle di nonna Pina". Prima di un acclamato bis, è intervenuto sul palco anche Enrico Falcinelli, presidente dell'associazione "Un cuore per l'autismo", che ha ringraziato la generosità del pubblico e ha ricordato il valore della famiglia per affrontare le difficoltà dell'autismo: "I ragazzi che soffrono di questi disturbi arricchiscono le loro famiglie; bisogna quindi aiutarle a trovare la strada giusta per godere di questa ricchezza e fare gioco di squadra".

Per ringraziare il Comune e la parrocchia, che hanno ospitato l'iniziativa, Marco Missaglia ha invitato sul palco Don Francesco e il sindaco di Molteno Mauro Proserpio, che hanno ricevuto il guidoncino del Rotary Club con il simbolo principale dell'associazione. Infine, Don Bruno Maggioni, parroco di Casargo, ha dato un pizzico di buonumore con la sua allegra interpretazione di "Mamma Maria" dei Ricchi e Poveri, per la quale è ormai noto in tutta Italia.

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