Casatenovo: ''Ospedale a consumo energetico zero''. INRCA presenta l'intervento realizzato grazie ai fondi del Ministero

Ha esordito citando il recente G7 svoltosi a Taormina, dedicato in parte anche al ''clima'', il direttore generale Inrca dottor Gianni Genga, quale metafora certamente ambiziosa per presentare l'intervento, ritenuto ''rivoluzionario'', di riqualificazione energetica eseguito presso la sede di Monteregio a Casatenovo.

Foto di gruppo per le autorità intervenute alla conferenza stampa odierna
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''Nel nostro piccolo abbiamo portato avanti una soluzione buona, partendo da valide idee che sono state poi sviluppate in fase progettuale'' ha affermato il dg nel corso di una conferenza stampa svoltasi questa mattina alla presenza delle principali autorità del campo medico-sanitario della provincia. ''L'intervento è innovativo in quanto inserito in una struttura pneumologica''.
Il progetto, co-finanziato dal Ministero dell'Ambiente per 1.350.000 euro (su una spesa complessiva di 1.500.000 euro), a seguito dell'aggiudicazione di un bando dedicato all'impiego delle tecnologie per l'efficienza energetica e delle fonti rinnovabili nelle strutture edilizie di proprietà pubblica, consentirà di abbattere del 60% le emissioni di CO2 nell'aria e del 70% i consumi ospedalieri di gas metano. Il fabbisogno energetico passerà quindi da 1 milione 170 mila a 295 mila KWh annui, con un risparmio medio di circa 150 mila euro l'anno sul bilancio.

Il direttore generale di Inrca, Gianni Genga

I dg Stefano Manfredi (Asst Lecco) e Massimo Giupponi (Ats Brianza)

L'Inrca di Casatenovo diventa così un presidio ''green'', a basso impatto ambientale, con l'obiettivo di estendere l'intervento anche alle altre sedi dell'istituto, come quella marchigiana di Fermo, in considerazione del protocollo d'intesa siglato col Ministero, quest'oggi rappresentato dalla dottoressa Antonella Valitutti.
Come ha spiegato l'ingegner Giovanni Madeo, tecnico Inrca che ha seguito le fasi di cantiere insieme alla ditta Tekn&Co, i lavori hanno portato all'installazione di un impianto geotermico, in grado di coprire buona parte del fabbisogno energetico, e di un impianto di cogenerazione abbinato a pannelli fotovoltaici da 9kW sul tetto (su 135 m2) oltre a un sistema di ventilazione meccanica, che preserva il calore e garantisce l'ottimale ricambio d'aria. La presenza di sonde di temperatura all'interno dei locali consente la regolazione automatica dei consumi, rendendo minimo il supporto delle caldaie.

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Dal punto di vista edilizio invece, è stata effettuata la coibentazione completa di muri (oltre 3.200 mq) e pavimentazione (2.000 mq) esterni e la sostituzione dei serramenti con infissi di nuova generazione in alluminio, muniti di doppi vetri che limitano la dispersione di calore (per un totale di 800 mq). "Grazie ad un ulteriore investimento di 250 mila euro, entro l'estate - ha spiegato il tecnico - verrà completata la climatizzazione dei locali dell'Unità di pneumologia, per un efficace controllo della purezza e salubrità dell'aria, fondamentale per un presidio specializzato nella cura delle patologie pneumologiche".
I lavori, avviati nel 2016 e conclusi a metà aprile di quest'anno, hanno visto anche un miglioramento del comfort dei locali destinati alla degenza e alle prestazioni sanitarie, oltre al risanamento architettonico esterno, in linea con l'immagine originaria.

Il dottor Enrico Guffanti e il dottor Claudio Montoli di Inrca Casatenovo

 

Una vera e propria sfida, come l'ha definita la direttrice scientifica di Inrca, Fabrizia Lattanzio, che nel proprio intervento ha sottolineato la capacità dell'istituto marchigiano di intercettare fonti di finanziamento alternative, aggiudicandosi dal Ministero una somma considerevole che ha consentito di coprire la quasi totalità della spesa.
Intervenuto alla conferenza stampa anche il sindaco di Casatenovo - nonchè presidente del distretto di Lecco - Filippo Galbiati che al di là del valore tecnico dell'intervento, ha sottolineato la capacità di Inrca di intercettare nuove risorse, ''aggirando'' così i vincoli finanziari molto stringenti che spesso paralizzano la possibilità di investimento degli enti pubblici. ''Se si hanno delle idee da mettere in campo, si riesce ad andare avanti nonostante gli ostacoli. Altrimenti ci si ferma'' ha affermato il primo cittadino casatese. ''In questi anni si è pensato forse troppo alle grandi opere e poco alla riqualificazione e manutenzione dei presidi già esistenti''.

A sinistra la direttrice scientifica di Inrca, Fabrizia Lattanzio

A sinistra il sindaco di Casatenovo, Filippo Galbiati

Inevitabile poi un richiamo al recente accordo stretto tra Inrca, Asst, Ats e Regione Lombardia, per il trasferimento delle acuzie della pneumologia al Mandic di Merate. Di contro il presidio di Monteregio, oltre a proseguire la sua attività di gestione dei 32 posti letto di riabilitazione, attiverà ulteriori 18 posti per sub-acuti.
''Inrca sta compiendo un investimento sul suo ruolo nel medio-lungo periodo, con risvolti interessanti sull'attuazione della riforma sanitaria di Regione Lombardia. Forse non se ne è ancora compresa a pieno l'importanza, ma all'istituto va dato il merito di aver fatto qualcosa di molto positivo per il territorio'' ha affermato Galbiati in chiusura di intervento.

Da sinistra la dott.ssa Antonella Valitutti (Ministero dell'Ambiente) e Giuliano Visinoni di Tekn&Co

Un tema quest'ultimo, sul quale si è espresso anche il dottor Massimo Giupponi, a capo di Ats Brianza. A suo parere, Inrca e Mandic dovranno gestire il nuovo servizio attraverso la valorizzazione delle specificità di ognuno. ''Ad oggi possiamo dire che la scommessa è vinta: l'accordo è stato sottoscritto, anche se di strada da fare ce ne è ancora'' ha detto Giupponi. ''L'importante è esaltare le eccellenze e non le differenze''.
Per il direttore generale di Asst Lecco, dottor Stefano Manfredi, ''è necessario vincere la resistenza al cambiamento. Spesso di questo Paese si parla male, ma qui ho trovato politici che hanno guardato all'interesse del proprio territorio''.


Un argomento sul quale ha voluto esprimersi anche il dg di Inrca, Genga. ''La vera sfida inizia adesso: ci sono ancora diversi aspetti da chiarire, soprattutto nel rapporto tra regioni. Sono convinto che ci siano tutti i mezzi per farcela'' ha aggiunto il numero uno dell'istituto anconetano.
Tornando al tema della conferenza, e quindi ai lavori svolti sull'immobile, il direttore sanitario di presidio, dottor Claudio Montoli, ha infine sottolineato come, anche durante le complesse fasi di cantiere, l'assistenza ai pazienti non sia mai stata interrotta. ''Siamo riusciti a portare avanti i lavori in completa sicurezza, senza che si registrassero incidenti, controllando nel contempo l'attività sanitaria: rispetto ai timori iniziali, abbiamo perso solo il 2% del fatturato, che è pochissimo. Grazie al Ministero che ci ha consentito di realizzare questo intervento'' ha concluso Montoli.
Gloria Crippa
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