Valaperta ha festeggiato S.Carlo ricordando gli anniversari di sacerdozio di 3 religiosi. Nel pomeriggio recital su don Bosco
È stata una domenica di gioia per la comunità di Valaperta, frazione di Casatenovo. Nella solennità di Cristo Re e nella giornata dedicata alla festa patronale di San Carlo, i fedeli hanno infatti voluto festeggiare tre sacerdoti originari proprio della parrocchia casatese.
Padre Domenico Galbusera, monsignor Gaetano Galbusera e don Damiano Galbusera sono i tre sacerdoti nati e cresciuti nella frazione, che quest'anno ricordano tre anniversari di ordinazione sacerdotale significativi.
Sessant'anni per padre Domenico, classe 1930, ordinato sacerdote nel 1957, per più di mezzo secolo missionario della Consolata in Kenya e l'anno scorso insignito del premio "Graziella Fumagalli e Madre Erminia Cazzaniga".
Di dieci anni più giovane, invece, il fratello monsignor Gaetano: classe 1940, è stato ordinato sacerdote nel 1967 a Roma, dove frequentava l'università salesiana, per poi trasferirsi ad Arese, di cui è stato parroco, e a Brescia. Nel 1997 l'inizio dell'esperienza missionaria in Perù, prima sulle Ande come missionario itinerante, anche impegnato nella formazione dei seminaristi, e poi come vescovo di Puccallpa.
Ha ricordato 25 anni invece, don Damiano Galbusera, nipote di padre Domenico e monsignor Gaetano e ordinato sacerdote nel 1992 a Brescia. Oggi don Damiano è educatore presso l'istituto salesiano milanese dopo un'esperienza a Treviglio.
"Esprimo un vivo sentimento di gioia e di gratitudine al Signore perché in mezzo a noi ci sono questi tre sacerdoti. Celebrare l'eucarestia è il dono più grande", ha ricordato don Antonio Bonacina, parroco e prevosto della comunità pastorale di Casatenovo, all'inizio della della celebrazione eucaristica di domenica mattina che ha aperto la giornata di festa.
In chiesa tanti fedeli e sacerdoti presenti: oltre a don Antonio, don Damiano, monsignor Gaetano e padre Domenico, anche don Cesarino Molteni, missionario con padre Domenico in Kenya, don Luigi Meresi, salesiano con don Gaetano, e i sacerdoti nativi della comunità casatese don Ambrogio Galbusera, don Danilo Bonomi, don Luciano Galbusera e il diacono Gabriele Scariolo.
"Sono stato il primo sacerdote che ha celebrato messa qui, nella chiesa di san Carlo, che nel 1948 era ancora in costruzione", ha ricordato monsignor Gaetano, durante l'omelia. "Dopo di me, ci sono stati don Ambrogio, don Enrico, don Damiano. La nostra chiesa è ancora bella e aspetta altri sacerdoti. La vocazione è un dono del Signore: significa stare con il Signore nella sua chiesa, al servizio del Vangelo. In questo cammino di sacerdoti è stata proprio la chiesa ad accompagnarci. La nostra fedeltà alla vocazione è opera della chiesa che è la presenza del Signore e che ci da la forza. Oggi vorrei parlare in particolare di questa chiesa, della nostra parrocchia", ha proseguito, con grandissima commozione.
Presenti alla celebrazione eucaristica numerosi fedeli, famigliari, amici ed ex parrocchiani dei tre sacerdoti. "Valaperta è una piccola comunità di alcune centinaia di abitanti che ha dato alla chiesa tredici sacerdoti. Sono tanti. Li ricordiamo, in particolare i missionari che sono già giunti nella Casa del Padre. Noi sacerdoti di questa comunità ci siamo sempre sentiti accompagnati, amati, aiutati da voi. Oggi è la festa di Cristo Re: il sacerdote rende presente Cristo in mezzo alla gente", ha ricordato.
Al termine della celebrazione, animata dalle note del coro parrocchiale, anche don Damiano ha voluto salutare i fedeli presenti.
"Essere qui vuol dire testimoniare affetto, vicinanza e sintonia con noi. Noi lo sentiamo, ci siete accanto oggi e ci siete stati accanto anche in questi anni. L'impegno è questo: quello di accompagnarci come ci avete accompagnato in questi anni", ha ricordato, lasciando poi la parola a padre Domenico. "Abbiamo partecipato a questo banchetto eucaristico. Ringraziamo Dio e tutti coloro che sono stati presenti e chiediamo la grazia del Signore, ci faccia perseverare fino alla fine. Siamo, forse per l'ultima volta, assieme a ringraziare il Signore di tutte le grazie ricevute".
Poi, la festa è proseguita nel salone dell'oratorio, con un buonissimo rinfresco preparato con cura dai volontari dell'oratorio e il pranzo. Nel pomeriggio, invece, appuntamento con il musical "C'è don Bosco oggi", messo in scena da ragazzi, giovani e adulti dell'oratorio valapertese. Dopo il successo della prima rappresentazione, in occasione della festa di don Bosco, a febbraio, i volontari dell'oratorio hanno infatti deciso di tornare in scena proprio in onore dei tre sacerdoti festeggiati.
Una cinquantina i partecipanti, tra attori, ballerini, musicisti, che hanno messo in scena il testo nato dalla penna di Angelo Galbusera, con la regia di Pino Annacondia, le musiche del direttore musicale e direttore del coro Orazio Rizzo e dello stesso regista, i bellissimi costumi di Maria Rosa Crippa e scenografie coloratissime. Al centro del musical la storia di don Giovanni Bosco, a cui l'oratorio valapertese è dedicato, che è stata salutata con applausi scroscianti da tutto il pubblico presente.
Da sinistra don Damiano, monsignor Gaetano e padre Domenico Galbusera
Padre Domenico Galbusera, monsignor Gaetano Galbusera e don Damiano Galbusera sono i tre sacerdoti nati e cresciuti nella frazione, che quest'anno ricordano tre anniversari di ordinazione sacerdotale significativi.
Sessant'anni per padre Domenico, classe 1930, ordinato sacerdote nel 1957, per più di mezzo secolo missionario della Consolata in Kenya e l'anno scorso insignito del premio "Graziella Fumagalli e Madre Erminia Cazzaniga".
Di dieci anni più giovane, invece, il fratello monsignor Gaetano: classe 1940, è stato ordinato sacerdote nel 1967 a Roma, dove frequentava l'università salesiana, per poi trasferirsi ad Arese, di cui è stato parroco, e a Brescia. Nel 1997 l'inizio dell'esperienza missionaria in Perù, prima sulle Ande come missionario itinerante, anche impegnato nella formazione dei seminaristi, e poi come vescovo di Puccallpa.
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Ha ricordato 25 anni invece, don Damiano Galbusera, nipote di padre Domenico e monsignor Gaetano e ordinato sacerdote nel 1992 a Brescia. Oggi don Damiano è educatore presso l'istituto salesiano milanese dopo un'esperienza a Treviglio.
"Esprimo un vivo sentimento di gioia e di gratitudine al Signore perché in mezzo a noi ci sono questi tre sacerdoti. Celebrare l'eucarestia è il dono più grande", ha ricordato don Antonio Bonacina, parroco e prevosto della comunità pastorale di Casatenovo, all'inizio della della celebrazione eucaristica di domenica mattina che ha aperto la giornata di festa.
In chiesa tanti fedeli e sacerdoti presenti: oltre a don Antonio, don Damiano, monsignor Gaetano e padre Domenico, anche don Cesarino Molteni, missionario con padre Domenico in Kenya, don Luigi Meresi, salesiano con don Gaetano, e i sacerdoti nativi della comunità casatese don Ambrogio Galbusera, don Danilo Bonomi, don Luciano Galbusera e il diacono Gabriele Scariolo.
"Sono stato il primo sacerdote che ha celebrato messa qui, nella chiesa di san Carlo, che nel 1948 era ancora in costruzione", ha ricordato monsignor Gaetano, durante l'omelia. "Dopo di me, ci sono stati don Ambrogio, don Enrico, don Damiano. La nostra chiesa è ancora bella e aspetta altri sacerdoti. La vocazione è un dono del Signore: significa stare con il Signore nella sua chiesa, al servizio del Vangelo. In questo cammino di sacerdoti è stata proprio la chiesa ad accompagnarci. La nostra fedeltà alla vocazione è opera della chiesa che è la presenza del Signore e che ci da la forza. Oggi vorrei parlare in particolare di questa chiesa, della nostra parrocchia", ha proseguito, con grandissima commozione.
Il parroco don Antonio Bonacina
Presenti alla celebrazione eucaristica numerosi fedeli, famigliari, amici ed ex parrocchiani dei tre sacerdoti. "Valaperta è una piccola comunità di alcune centinaia di abitanti che ha dato alla chiesa tredici sacerdoti. Sono tanti. Li ricordiamo, in particolare i missionari che sono già giunti nella Casa del Padre. Noi sacerdoti di questa comunità ci siamo sempre sentiti accompagnati, amati, aiutati da voi. Oggi è la festa di Cristo Re: il sacerdote rende presente Cristo in mezzo alla gente", ha ricordato.
Al termine della celebrazione, animata dalle note del coro parrocchiale, anche don Damiano ha voluto salutare i fedeli presenti.
Foto di gruppo per i sacerdoti che hanno concelebrato la messa
"Essere qui vuol dire testimoniare affetto, vicinanza e sintonia con noi. Noi lo sentiamo, ci siete accanto oggi e ci siete stati accanto anche in questi anni. L'impegno è questo: quello di accompagnarci come ci avete accompagnato in questi anni", ha ricordato, lasciando poi la parola a padre Domenico. "Abbiamo partecipato a questo banchetto eucaristico. Ringraziamo Dio e tutti coloro che sono stati presenti e chiediamo la grazia del Signore, ci faccia perseverare fino alla fine. Siamo, forse per l'ultima volta, assieme a ringraziare il Signore di tutte le grazie ricevute".
Poi, la festa è proseguita nel salone dell'oratorio, con un buonissimo rinfresco preparato con cura dai volontari dell'oratorio e il pranzo. Nel pomeriggio, invece, appuntamento con il musical "C'è don Bosco oggi", messo in scena da ragazzi, giovani e adulti dell'oratorio valapertese. Dopo il successo della prima rappresentazione, in occasione della festa di don Bosco, a febbraio, i volontari dell'oratorio hanno infatti deciso di tornare in scena proprio in onore dei tre sacerdoti festeggiati.
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Una cinquantina i partecipanti, tra attori, ballerini, musicisti, che hanno messo in scena il testo nato dalla penna di Angelo Galbusera, con la regia di Pino Annacondia, le musiche del direttore musicale e direttore del coro Orazio Rizzo e dello stesso regista, i bellissimi costumi di Maria Rosa Crippa e scenografie coloratissime. Al centro del musical la storia di don Giovanni Bosco, a cui l'oratorio valapertese è dedicato, che è stata salutata con applausi scroscianti da tutto il pubblico presente.
Laura Vergani