Missaglia piange Gabriele Panzeri. Con la sua famiglia gestiva l'Osteria degli Angeli

Gabriele Panzeri
Gabriele Panzeri però, era noto soprattutto per la sua passione per la terra, le erbe e gli alberi da frutto. ''Una volta raggiunta la pensione, dopo una vita trascorsa al salumificio Vismara, mio papà si è dedicato anima e corpo al suo orto'' ci ha raccontato la figlia Elisabetta. ''Era appassionatissimo del lavoro della terra, degli animali e coltivava i terreni di Cascina Selvatico, il posto in cui era nato. La sera invece, dava una mano qui in Osteria, occupandosi soprattutto del bar''.
Una grave malattia che lo aveva colpito circa un anno fa, non gli ha purtroppo lasciato scampo. Le condizioni di Gabriele Panzeri sono peggiorate nel week-end, sino alla morte avvenuta nella giornata di giovedì. ''Nei mesi estivi siamo stati io e mio fratello, insieme alla sorella di papà, Carla e a suo marito Livio, a portare avanti l'attività nell'orto, che per lui rappresentava veramente tanto'' ha aggiunto la figlia minore, Elisabetta.
Un ricordo affettuoso del 73enne è stato espresso anche da Simone Pulici a nome dell'intera famiglia, titolare dell'azienda agricola Cascina Selvatico.
''Gabriele era nato qui e coltivava i nostri terreni. E' stato lui qualche anno fa, a dare a me e a mio padre l'input per partire con il progetto degli ulivi, dai quali abbiamo iniziato poi a ricavare l'olio. La sua competenza sulla lavorazione della terra è stata fondamentale'' ci ha detto Simone, ricordando quando insieme al fratello Luigi si recava all'ortomercato di Milano per vendere i prodotti della terra, in particolare le erbe che coltivavano al Selvatico. ''Gabriele era il re del rosmarino. Ci ha dato veramente tanto e vorrei ringraziarlo a nome di tutta la mia famiglia''.
I funerali di Gabriele Panzeri sono stati celebrati sabato mattina in basilica a Missaglia dal prevosto don Bruno Perego, mentre venerdì sera il rosario celebrato presso l'Hospice di Airuno ha visto la presenza di don Gianni Dell'oro, attuale parroco a Rogeno ma per diversi anni coadiutore a Missaglia, coscritto della moglie Anna Maria e legato alla famiglia da un rapporto di amicizia. Il 73enne lascia anche gli adorati nipoti Sara, Simone e Gaia e le sorelle.
