Nibionno: Gabriele e Mirko Paglia da ingegneri ad allevatori di… lumache. Creati prodotti da cucina e cosmetici tutti biologici

Fratelli e soci in affari che, dall'ingegneria, hanno deciso di passare all'allevamento di ....lumache. È stata una scommessa vincente per Gabriele e Mirko Paglia, due imprenditori di Nibionno che hanno puntato tutto sul mondo della natura e del biologico.
"Il nostro settore, legato all'edilizia, era in crisi e così abbiamo deciso di cercare qualcosa di diverso. La soluzione l'abbiamo trovata nell'allevamento di lumache, di cui siamo venuti a conoscenza tramite la televisione".
Non ci è voluto molto per voltare pagina e dare così vita all'attività denominata "Lumache della Brianza". "Abbiamo fatto delle indagini per capire se l'idea era fattibile. Abbiamo così iniziato a partecipare ad alcune fiere di lumache sul territorio e ci siamo interessati di cucina oltre che di surgelati. Siamo riusciti ad ottenere un terreno di famiglia a Lambrugo, dove abbiamo dato vita al nostro allevamento nel rispetto dell'ambiente e con la propensione al biologico" ci ha raccontato Mirko.

Mirko e Gabriele Paglia

Dopo il consenso dei genitori, i due hanno preso come punto di partenza per la loro nuova attività un appezzamento immerso nel verde Parco della Valle del Lambro di 10mila metri quadrati. Il terreno è stato poi racchiuso con una recinzione esterna per impedire l'ingresso di animali grossi come ricci o roditori nei recinti in cui si allevano le lumache. Accuratamente è stata scelta la tipologia migliore, appartenente alla famiglia Helix Aspersa e dalla dimensione media. "Abbiamo iniziato a sperimentare due anni fa, facendo arrivare varie lumache da tutte le parti d'Italia e quella che abbiamo scelto alla fine ci sembrava la più idonea per l'ambiente in cui sarebbe poi cresciuta e rispetto a quanto ci eravamo prefissati".
L'allevamento vero e proprio avviene attraverso diverse fasi, tutte importanti da seguire con precisione e grande cura. Tra febbraio e marzo si inizia con la preparazione del terreno e la semina. Si attende poi la crescita della lattuga fino ad una certa altezza. Dopo aver soddisfatto la fase di alimentazione degli animali, si prosegue con l'immissione dei riproduttori. "Lasciamo fare tutto alle lumache, che hanno un alto potenziale. Il ciclo biologico si deve completare. Noi interveniamo solo per dare un po' d'acqua per umidificare l'ambiente e per tenere sveglie le lumache che rischiano altrimenti di andare in estivazione, una specie di letargo. Per eccesso di calore si interrano per proteggersi, ma questo non va bene ai fini della loro riproduzione e per la loro crescita secondo il ciclo biologico. Dobbiamo stare attenti anche alla parte esterna specialmente ai ricci, che sono ghiotti di lumache" ha riferito Mirko.

Oggi i nibionnesi contano 800 lumache, anche se il "top" sarebbe raggiungere oltre sei tonnellate per la capienza del terreno. "Attualmente dedichiamo mezza giornata all'allevamento, soprattutto ogni giorno durante la primavera e in estate. Dobbiamo tenere in ordine i recinti e l'ambiente. L'altezza delle recinzioni deve essere di un certo tipo e occorre tenere umida la terra" hanno poi aggiunto.
Già consigliere all'ambiente e forte dell'esperienza lavorativa pregressa, Mirko Paglia insieme al fratello non ha trovato difficile assecondare la mentalità del "bio". Accanto all'allevamento degli animali, i due hanno fatto maturare anche il discorso dell'alimentazione.
Attualmente i migliori clienti dell'impresa "Lumache della Brianza" sono proprio i ristoranti, a cui i nibionnesi consegnano il vivo. "Le lumache sono già spurgate e completamente a digiuno da almeno 20 giorni. Il loro intestino deve essere libero per la cucina. Abbiamo coinvolto un terzista per la preparazione di lavorati e semilavorati. Ora per la cucina proponiamo due prodotti, un lavorato e un semilavorato. Per cucinare occorre seguire due fasi: macellazione e cottura. Abbiamo creato diversi prodotti tra cui il ragù di lumaca e un trifolato. Sono già preparati e molto richiesti".

Ottimo il riscontro dal territorio in particolare lecchese-comasco ma anche da Brescia, Bergamo, Varese, Monza Brianza e persino Milano. "Cerchiamo di farci conoscere partecipando alle fiere e poi dagli allevatori. Ci richiedono molto le lumache riproduttori. Non si butta via niente, nemmeno in cucina" ha raccontato Paglia.
Da diversi mesi inoltre, i fratelli Paglia hanno portato avanti un progetto dal titolo "Evolution Phi", una linea di cosmetici a base di...bava di lumaca, con tanto di riscontrati benefici per la pelle. "La nostra crema è già sul mercato e la stiamo pubblicizzando molto. È la prima in Italia a base di bava di lumaca con filtro solare, antipollution, aloe vera abbinata" hanno raccontato. Grazie ad una consulenza esterna, "Lumache della Brianza" ha lanciato anche una profumazione agli oli essenziali con filtro solare. Tre le essenze sperimentate: rosa, sondalo e neroli. ''Abbiamo investito attraverso la ricerca e la sperimentazione continua. Vogliamo che i nostri prodotti siano innovativi e belli. Stiamo lavorando anche ad uno sciroppo di timo e anche al lampone per i bambini, sempre a base di lumache".

I Paglia hanno dunque guardato lontano. "Abbiamo puntato molto sui cosmetici alzando di molto il livello della nostra attività rispetto a come era iniziata. Abbiamo notato che con un minimo di ricerca si possono raggiungere alti livelli creando prodotti tutti naturali. Inizialmente abbiamo cercato di abbattere il pregiudizio e anche i nostri famigliari e amici si sono resi conto che le cose sono belle e funzionano. Certo, gli investimenti non sono pochi ma siamo contenti. Dopo l'iniziale titubanza abbiamo iniziato a vedere i risultati. I prodotti di qualità ci sono e con questi noi vogliamo raccontare come è possibile volersi più bene attraverso la natura" hanno infine sottolineato Gabriele e Mirko.

Per ulteriori informazioni sull'attività dei nibionnesi clicca QUI

Simona Alagia
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