Vicini all'addio, Elio e le storie tese nel 2006 sul palco di Maresso

Il ''Concerto di Addio'' di Elio e le storie tese, andato in scena ieri sera al Forum di Assago, è stato un successo. Del resto il sold-out era annunciato da tempo e la band milanese non ha di certo deluso, proponendo una scenografia in stile....funebre.

Elio nel maggio 2006 a ''Note di condivisione'' a Maresso

E sì, perchè dopo trentasette anni di onorata carriera, gli EelST sono prossimi all'addio. Elio (voce), Faso (basso), Cesareo (chitarra), Christian Meyer (batteria), Jantoman (tastiere), Diego Maggi (tastiere), Paola Folli (voce) e Mangoni (artista a sé) hanno intrattenuto i fan di Milano per quasi tre ore. Non sarà tuttavia l'ultimo appuntamento della band, che ha annunciato un progetto discografico per il 2018, unito alla partecipazione al prossimo festival di Sanremo targato Claudio Baglioni, cui seguirà infine un tour (l'ultimo) in giro per l'Italia a partire da aprile.

A sinistra Faso, il bassista e accanto e il mitico Mangoni

Se sulla mitica e irriverente band sta per calare il sipario, in tanti ricorderanno quando gli Elii salirono sul palco di Maresso di Missaglia, partecipando nel 2006 all'evento Note di Condivisione, organizzato dall'associazione A forca de partilha di don Marco Tenderini. Era il 28 maggio e sull'area feste di Cascina Borromeo imperversava un temporale di quelli tosti. La band milanese però, era riuscita a scaldare non poco l'atmosfera, proponendo brani storici come "Cara ti amo" e "Valzer Transgenico" solo per citarne alcuni. Un'esibizione proseguita con le comparsate dell'architetto Mangoni e con le trovate geniali di Elio e dei "suoi ragazzi''. L'ora e mezza di musica ininterrotta si era poi chiusa con ''Tapparella'', uno dei pezzi più celebri, consacrando così una serata di ottima musica e spettacolo a 360 gradi.


Al termine del concerto alcuni componenti del gruppo avevano dedicato alcuni minuti alla stampa ed ai fan più accaniti, in particolare il bassista Faso e il batterista Christian Meyer, quest'ultimo rimasto piacevolmente colpito dall'accoglienza del pubblico brianzolo.
G. C.
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