Barzanò: ''guerra'' in casa San Carlo tra figli maschi e la sorella per le quote societarie avute dal padre

Alberto Vitaloni, patron San Carlo
Un ''braccio di ferro'' giudiziario tutto interno alla famiglia. E non una qualunque quando si parla di un gruppo alimentare da 315 milioni di fatturato l'anno. La vicenda, raccontata questa mattina dal Corriere della Sera riguarda infatti il gruppo San Carlo, la multinazionale leader nella produzione e nella distribuzione sul mercato delle celebri patatine dal simbolo rosso, guidata da Alberto Vitaloni, 83 anni (milanese ma con un legame con Barzanò, data la villa di famiglia situata a pochi passi dalla Canonica di San Salvatore) e dalla figlia Susanna, suo ''braccio destro''. Proprio nei confronti della donna, che ricopre la carica di amministratore delegato del gruppo, i fratelli Francesco e Michele Vitaloni hanno presentato un esposto poiché, secondo loro, avrebbe circuito il padre dopo l'ictus che lo ha colpito nel 2015. In particolare i figli, spiega il Corriere della Sera, lamentavano che patron San Carlo dopo aver donato il 18 marzo 2016 a ciascuno dei tre eredi il 15% delle quote, qualche mese dopo, in seguito alla morte della loro madre, avesse donato un ulteriore 35,04% alla sorella, dandole così la maggioranza (50,04%) del controllo di Unichips Finanziaria spa, holding del gruppo.
Ma nel procedimento davanti al giudice Enrica Manfredini della sezione ''volontaria giurisdizione'' del Tribunale civile di Milano, volto a esaminare la richiesta dei figli maschi di nominare un amministratore di sostegno per il padre, l'altro ieri è stata trasmessa dalla Procura la richiesta di archiviazione dell'esposto del 17 luglio 2017 dei figli, firmata dal pm Luisa Baima Bollone al termine di una lunga istruttoria durante la quale sono state acquisite le testimonianze (oltre che dei diretti interessati e dei rispettivi consulenti economici) di molte persone incaricate dell'assistenza di Vitaloni: infermieri, fisioterapisti, domestici, autisti, comandanti di barche.
Per i giudici quindi le scelte del padre non sarebbero state indotte per volontà della figlia Susanna. Anzi, dopo aver ascoltato tutte le persone incaricate della cura di Vitaloni, hanno deciso di archiviare il caso poiché l'anziano, nonostante la malattia, che lo ha debilitato, sarebbe ancora capace di autodeterminazione. Di fronte alla richiesta di archiviazione, i figli hanno ritirato l'esposto per far nominare un "amministratore di sostegno" per il padre.
Una delle ultime uscite pubbliche dell'imprenditore a Barzanò risale al 2014, quando la Canonica di San Salvatore aveva ospitato una mostra dedicata all'azienda San Carlo nell'ambito della rassegna Appetiti, organizzata dal Comune. Due anni dopo invece, il sindaco milanese Giuseppe Sala lo ha insignito del prestigioso Ambrogino d'Oro, il premio simbolo della città.
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