Bevera, Consolata: Padre Antonello parte per l'Africa. Il nuovo superiore è Padre Nicholas

Padre Antonello Rossi
La sua destinazione sarà una nuova missione in Congo, presso la città di Kisangani. "Su richiesta dei superiori, torno per dare vita a una nuova comunità cristiana insieme a altri due missionari congolesi della Consolata: padre Honorè e padre Moise" ha spiegato. Ai tre, il vescovo ha affidato il compito di dare vita a una nuova parrocchia nelle zone periferiche della città: "non ci sono altri sacerdoti e il nostro compito sarà di costruire materialmente e spiritualmente una nuova comunità cristiana". Costruiranno opere materiali come casa del prete, chiesa e scuola e saranno a fianco della comunità locale, condividendo con loro la vita di tutti i giorni. "E' un modo per dare valore a queste persone, testimoniando il messaggio di Gesù Cristo e condividendo con loro la vita" ha detto Padre Antonello che in Congo già ci ha passato ventiquattro anni: "ho vissuto ai margini della foresta nella comunità di Isiro e poi sono stato trasferito in un'altra missione alla periferia della capitale Kinshasa".
Un tempo più che sufficiente per farsi un'opinione sui problemi del continente africano: "sono convinto che il più grande si chiami Occidente" ha detto, facendo riferimento ai rapporti diseguali e di sfruttamento che da secoli hanno contraddistinto i rapporti tra le nazioni europee e i popoli africani. "Prima c'è stato lo schiavismo, poi il colonialismo e il neocolonialismo" ha spiegato, aggiungendo che ora invece, "si respingono le persone in movimento".
Secondo Padre Antonello, l'Africa non "avrebbe i problemi di oggi se i rapporti con l'Occidente fossero stati diversi e se le nazioni europee non si fossero sviluppate alle sue spalle".
A sinistra il nuovo superiore Padre Nicholas
A.P.