Bosisio: il Sindaco revoca l’assessorato a Gilardi. ''Voleva una candidatura blindata''

L'ex assessore Paolo Gilardi
Revocato l'assessorato a Paolo Gilardi. La decisione, ufficializzata poche ore fa attraverso il sito internet del Comune di Bosisio Parini, è giunta per mano del sindaco Giuseppe Borgonovo che ha voluto ratificare, attraverso decreto sindacale n.99 di oggi, lunedì 4 febbraio, una situazione già esistente di fatto, che non poteva proseguire oltremodo essendo venuto meno il rapporto fiduciario su cui si regge la carica. Dal momento che il 24enne non si è dimesso, come il primo cittadino lo aveva invitato a fare per questione di "coerenza ed eleganza istituzionale", Borgonovo gli ha revocato le deleghe, come aveva anticipato al diretto interessato in una lettera inviatagli lo scorso 29 gennaio.
Il primo cittadino ha innanzitutto voluto fare chiarezza sui movimenti tellurici che un mese fa hanno scosso gruppi consiliari e cittadini, ovvero quando Paolo Gilardi, a inizio gennaio, aveva creato una pagina personale sui social dopo che era stato estromesso dalla carica di amministratore del profilo social del gruppo consiliare.
Nella missiva di martedì scorso, scritta con toni paterni e affettuosi - si noti l'apertura con "caro Paolo", la firma in calce con il solo nome di battesimo e il "dispiacere umano prima ancora che politico" a cui fa riferimento il sindaco in apertura parlando del distacco - ma altresì con schiettezza e sincerità, emerge subito un'altra realtà, che a detta di Borgonovo sarebbe differente da quanto Gilardi ha sinora dichiarato. Il reale motivo che avrebbe portato alla spaccatura sarebbe infatti da imputarsi alla mancata certezza di essere il candidato sindaco alle elezioni che si terranno in primavera. Una ''conditio sine qua non'' per l'assessore che, intuendo la possibilità di vedere sfumata la propria candidatura, avrebbe deciso di tentare una nuova strada politica, senza però rinunciare al vecchio compito istituzionale.
Andiamo con ordine. Secondo il primo cittadino la candidatura "blindata" per Gilardi era imprescindibile per poter proseguire i lavori con il nuovo gruppo. La scelta del suo nome in apice alla lista non era però appoggiata dall'attuale sindaco Borgonovo che non lo riteneva, come già ebbe occasione di chiarire in un colloquio privato tra i due, "ancora pronto e sufficientemente esperto per l'incarico, anche in virtù della tua giovane età". Si trattava tuttavia del parere di un singolo che nulla avrebbe potuto contro la decisione democratica assunta all'interno del gruppo. Il sindaco lo aveva in effetti invitato a rimanere all'interno della nuova formazione, nata dalla fusione tra "Progetto Bosisio" e "Insieme per Bosisio", per partecipare alle primarie interne.
Il 24enne però, secondo la ricostruzione di Borgonovo, non avrebbe preso bene questo rifiuto e ha provato a costruire una nuova squadra, senza rinunciare allo stesso tempo a presenziare alle riunioni del nuovo gruppo e all'assessorato. "La cosa sconvolgente, che ha iniziato ad incrinare il nostro rapporto di fiducia e che ha comportato la tua sospensione da amministratore del profilo Facebook di "Progetto Bosisio", è l'aver scoperto nel dicembre scorso che tu, senza alcun imbarazzo, stavi provando a costruire in segreto una tua lista, pur partecipando nello stesso tempo alle riunioni del nuovo movimento" ha scritto Borgonovo all'ormai ex collega di giunta, dando una spiegazione ai motivi del suo gesto. C'è dell'altro. "Messo di fronte al fatto compiuto, e prima di abbandonare definitivamente
Il sindaco Giuseppe Borgonovo
il gruppo, hai pure dichiarato, nello stupore generale dei nuovi componenti del movimento, che ove tu non fossi riuscito a costruire una tua lista, avresti valutato positivamente anche un tuo possibile ingresso in Bosisio Viva (l'avversario storico di sempre), a condizione che ti venisse offerta una posizione di rilievo nella sua organizzazione".
Venendo meno la candidatura a sindaco ed essendo stato estromesso dalla gestione della pagina Facebook di Progetto Bosisio, Gilardi ha definitivamente lasciato il nuovo gruppo motivando la scelta nella mancanza di rinnovamento. "Te ne sei andato solo per l'amarezza di non aver avuto la certezza di essere il candidato sindaco della nuova lista" gli ha ribadito Giuseppe Borgonovo nella missiva, ricordandogli che "come ti ho già più volte indicato, che, fatta eccezione per l'iniziativa del pranzo di Natale, è da ottobre che stai trascurando il tuo assessorato. Addirittura nelle ultime giunte, all'atto delle votazioni, hai spesso preferito astenerti".
Inoltre, i rapporti tra sindaco e assessore in quest'ultimo mese si sono definitivamente rotti: tra i due è mancato il dialogo, sostituito da lettere "fredde e formali" protocollate agli uffici comunali dal giovane Gilardi.
Trascorso un mese senza nessun ripensamento da parte dell'assessore, il sindaco ha deciso di lanciare la palla. "Vista la nuova posizione che hai voluto assumere in seno all'amministrazione, risulta evidente che la tua fiducia nei miei confronti sia venuta meno. Stando così le cose penso che sia giunto il momento che tu valuti seriamente, anche per una questione di coerenza e di eleganza istituzionale, di rassegnare le tue dimissioni dall'incarico di assessore, ufficializzando in diritto la situazione che in fatto hai voluto creare. Diversamente, sarei costretto io stesso, mio malgrado, a ratificare lo stato di fatto venutosi a creare per tua stessa volontà e quindi a revocarti l'incarico di assessore che ti ho affidato".
Detto, fatto. Trascorsa una settimana dall'invio della lettera e non essendo sopraggiunti segnali da parte dell'assessore, il sindaco ha proceduto con la revoca delle deleghe come annunciato, lasciando tuttavia la possibilità di restare nel gruppo in qualità di semplice consigliere di maggioranza.
A fronte di questa mossa, abbiamo chiesto delucidazioni al sindaco. "Ho ritenuto di scrivergli e riassumere la vicenda perché potessimo chiarire tra noi ma anche perché anche i cittadini potessero sapere. L'ho invitato ad assumere una posizione chiara. Gli ho offerto la possibilità di risolvere la situazione in maniera onorevole visto che quando un assessore non ha più fiducia nel sindaco dà le dimissioni".
Per Borgonovo, che ha volutamente scelto di parlare solo a distanza di un mese dall'accaduto, la questione è ormai chiusa. "Mi sembrava giusto attendere perché speravo che tornasse sui suoi passi. Non è tornato indietro ed anzi ha confermato in tutto e per tutto il solco creato con la nuova realtà. Gli auguro il meglio ma intanto io volto la pagina e guardo il futuro con un nuovo gruppo di amici con cui sto lavorando bene perché sono persone sincere e coerenti, elementi essenziali tra persone che fanno parte di una stessa formazione politica" ha concluso il sindaco. La spaccatura si è definitivamente compiuta.
M.Mau.
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