Bosisio: basta turismo all’isola dei Cipressi. La Pro Loco studia le soluzioni alternative

Il Vago Eupili e Rita Castelnuovo della Pro loco
La Pro Loco di Bosisio Parini, con l'avvio della nuova stagione, sarà costretta a girare al largo dell'isola dei Cipressi. Risale infatti a questi giorni la comunicazione inviata all'ente di promozione del turismo del comune di Bosisio relativa all'impossibilità di sbarcare con i turisti sul piccolo gioiellino del lago di Pusiano.
"La notizia ci ha presi in contropiede. Inizialmente ci era stato annunciato che si trattava di mettere in sicurezza gli alberi pericolanti ma poi ci è giunta una comunicazione formale dalla fondazione attraverso la quale venivamo informati del fatto che non sarà più possibile visitare l'isola con scolaresche e turisti" ha spiegato la presidente della Pro Loco Rita Castelnuovo.
La decisione della famiglia Gavazzi, proprietaria dell'isola di cui aveva scelto di tutelare storia e ambiente istituendo nel 2011 la fondazione, è stata originata da una sanzione pecuniaria comminata dalla polizia forestale per la presenza di una sorta di "zoo" nel verde dell'isola. Ricordiamo infatti che era possibile ammirare i wallaby, marsupiali australiani poco più piccoli dei canguri, oltre a pavoni, gru coronate e cicogne. L'ingiunzione della forestale non impone la chiusura al pubblico: la decisione è stata assunta dalla fondazione per evitare di potersi vedere prescrivere una nuova multa. Se le visite guidate sono vietate al pubblico, altrettanto non accadrà per eventi speciali che potranno essere ancora ospitati.
"Insieme alla responsabile delle guide, mi sto attivando per individuare percorsi alternativi da proporre alle scuole. Abbiamo già venti istituti che avevano prenotato le escursioni e noi intendiamo continuare a portare avanti il nostro obiettivo, che è il turismo sul lago. L'isola è stata senz'altro un'attrazione in questi anni, ma forse è stata troppo frequentata: ora tornerà a godere di un pò di riposo" ha aggiunto Rita.

L'isola dei cipressi

La Pro Loco sta vagliando le possibili soluzioni alternative come una visita al cavo Diotti, l'imbuto artificiale realizzato nel 1811 a Merone per regolamentare il flusso del fiume Lambro oppure alla Geretta, azienda agricola di Eupilio con due laghi artificiali per la pesca sportiva che da diverso tempo propone una serie di laboratori.
Il 2019 è partito un pò in sordina per l'associazione che a inizio anno ha subito anche una serie di danni al battello causati dalle forti raffiche di vento, ma i volontari non si scoraggiano. "Contiamo di poter rimettere in acqua il battello per la fine di febbraio e intanto penseremo al percorso alternativo da proporre alle scuole" ha concluso la presidente. Sicuramente per l'inizio della nuova stagione, solitamente a inizio aprile, il Vago Eupili sarà pronto a solcare le acque per portare turisti e bambini alla scoperta delle bellezze naturali.
M.Mau.
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