30 anni fa/50: alla Vismara ipotesi trasloco degli impiegati a Milano. Comitato per affrontare il tema ''tossicodipendenza''

Desta disappunto e preoccupazione l'ipotesi avanzata dai vertici del salumificio Vismara nel febbraio 1989, di spostare gli impiegati e in generale gli uffici amministrativi della società, a Milano. L'obiettivo è quello di accorpare questo importante settore dell'azienda casatese nella sede della Locatelli di Via Lampedusa, al fine di razionalizzare la forza lavoro. Cerca di buttare acqua sul fuoco il responsabile del personale di Vismara, assicurando che l'obiettivo di Nestlè, che ha recentemente acquisito il salumificio di Casatenovo, è quello di espandersi sul mercato, sviluppando dunque l'attività.

Un'immagine storica del salumificio Vismara di Casatenovo

I sindacalisti, così come i rappresentanti dei principali partiti presenti in consiglio comunale, non nascondono però le proprie perplessità. Il timore numero uno è quello che Vismara possa fondersi con Locatelli, senza contare l'innegabile problema del pendolarismo per gli impiegati costretti a recarsi quotidianamente a Milano. Comunisti e socialisti esortano dunque il sindaco Giovanni Maldini (DC) a tenere monitorata la situazione, attraverso un confronto costante con azienda e lavoratori.
Intanto l'azienda riceve la visita del console generale sovietico Enver Starkov; i dipendenti hanno infatti deciso di devolvere un'ora di lavoro a favore delle popolazioni dell'Armenia colpite dal terribile sisma. La situazione, prima drammatica, si sta riprendendo poco a poco, con una lenta ripresa alla solita vita.

Alcuni lavoratori della Vismara con il console armeno

Il Comune di Casatenovo negli stessi giorni è alle prese con un problema altrettanto grave: quello connesso alla tossicodipendenza. L'intenzione è quello di istituire una commissione ad hoc formata da tutti i capigruppo consiliari, per poter affrontare insieme un vero e proprio dramma sociale, evitando che i ragazzi possano cadere nella trappola dell'eroina. Maldini spiega che l'obiettivo è quello di intervenire sulla prevenzione del disagio giovanile, coinvolgendo tutti gli enti preposti a tal riguardo, per riuscire a creare un servizio di assistenza al quale rivolgersi in caso di bisogno. Un luogo di incontro dove si possa parlare dei propri problemi davanti a persone dotate di comprensione, disposte a capire e a consigliare.
La consigliera provinciale Giliola Sironi invece, assicura il proprio interessamento ad uno dei temi che sta più a cuore a Casatenovo: la pericolosità della Santa, resasi recentemente scenario di incidenti stradali di grave entità. L'amministratrice - residente peraltro a Campofiorenzo, una delle zone più colpite dalla problematica - replica infatti al PCI che in un volantino diffuso fra la cittadinanza avevano accusato la politica locale di immobilismo sul tema. La Sironi invece, spiega di aver già portato sul tavolo del consiglio provinciale - insieme al collega Bruno Crippa - la problematica, chiedendo interventi mirati, che sarebbero in fase di attuazione proprio in quel periodo.

La consigliera provinciale Giliola Sironi e il sindaco Giovanni Maldini (DC)

A Missaglia l'ex caserma dei Carabinieri di Via Matteotti è invece pronta ad accogliere...i ''baschi verdi'' della Guardia di Finanza che si occupano di antidroga e antiterrorismo. Quest'ultima, in una lettera inviata al sindaco, si dice infatti interessata ad

L'ingresso all'istituto don Guanella di Cassago
occupare l'edificio comunale e quello attiguo, dell'ex scuola elementare. Il sindaco Gabriele Castagna dopo un periodo di ''silenzio stampa'', conferma l'intenzione di approfondire il tema per poter continuare a garantire un presidio di sicurezza al paese, dopo il ''sofferto'' trasferimento dell'Arma nella vicina Casatenovo.
A Cassago invece, l'Opera don Guanella fa sapere che l'istituto di Campiasciutti non è più in vendita. O meglio, l'ipotesi è quella di cedere all'amministrazione comunale soltanto l'ex scuola, mentre la villa ospiterà una trentina di novizi. Le altre strutture della grande proprietà cassaghese infine, dove un tempo si trovavano le suore, diventeranno sede di una comunità alloggio per disabili. La vendita dell'ex scuola al Comune - che tramite il sindaco Luciano Fumagalli aveva già manifestato il proprio interessamento - consentirebbe di ricavare fondi per poi procedere alla ristrutturazione dell'altra parte del grande complesso edilizio.
Chiudiamo con la cronaca nera, segnata da due furti non di poco conto. A Barzanò un commando di sei individui assalta il magazzino della Eltron Gross di Via Leonardo da Vinci, con un bottino di circa 300mila euro, immobilizzando e terrorizzando i dipendenti che si stavano preparando proprio in quegli istanti a terminare il turno di lavoro per fare ritorno a casa. A Casatenovo invece, si verifica un furto ai danni dell'armeria con sede in centro paese: ignoti nella notte fanno razzia di pistole, carabine, pugnali e coltelli, ma anche radio, televisori, autoradio e videoregistratori per un valore superiore ai 50mila euro.

G. C.
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