Barzanò: destino della piscina? Rimandato a settembre. Terza asta o project financing

La piscina di Barzanò
In considerazione della mancanza di offerte pervenute - da parte di enti, cooperative, imprese, società finanziarie e raggruppamenti anche temporanei di tali soggetti - non si è tenuta sul finire del mese di luglio l'asta che avrebbe dovuto svolgersi presso il municipio barzanese partendo da una base di 2.547.000 euro, ribassata del 10% rispetto al valore stabilito attraverso una perizia asseverata, dall'architetto Damiano Cagliani con studio a Missaglia, e depositata in Comune all'inizio di dicembre. Un importo iniziale (pari a 2.830.000 euro) che teneva conto sia del valore dei manufatti e delle attrezzature, sia delle aree sulle quali queste ultime insistono.
Al contrario della prima volta - quando si erano svolti i sopralluoghi da parte di due privati, che non avevano però depositato un'offerta concreta per partecipare all'asta - il secondo tentativo di vendere la piscina è andato completamente a vuoto. Nulla dunque cambierà, almeno per il momento. Non vi è infatti alcun rischio per l'attività della piscina: i Comuni avevano già deciso di prorogare per un ulteriore anno il contratto a Effetto Sport, la società che se ne occupa ormai da tempo, con scadenza dell'attività fissata a giugno 2020. A questo proposito si era convenuto di inserire una clausola nel bando che prevedesse un eventuale accordo tra la società che dovesse acquistare la piscina e l'attuale gestore rispetto alle tempistiche di subentro e al pagamento del canone di locazione. Tutto inutile ad oggi. Non resta quindi che attendere il mese di settembre per conoscere quale sarà il destino della piscina barzanese, sul futuro della quale il Movimento Cinque Stelle di Casatenovo si era speso promuovendo una raccolta firme per dire no alla vendita.
G. C.