'L'Ultima Luna d'Estate' si conclude con lo spettacolo di Tullio Solenghi all'Edelweiss

Domenica 8 settembre si è concluso il festival "L'Ultima Luna d'Estate" presso il Cineteatro Edelweiss di Besana Brianza. Ospite d'eccezione per la chiusura è stato Tullio Solenghi, noto attore comico, regista teatrale e imitatore, conosciuto e apprezzato anche per aver prestato la proprio voce a Scar nel cartone animato "Il Re Leone".
Prima di ascoltare l'attore genovese, hanno preso parola Marta Comi, presidente del Consorzio Brianteo Villa Greppi e Luca Radaelli, direttore artistico dell'associazione lecchese Teatro Invito.

Tullio Solenghi sul palcoscenico besanese

"Iniziamo questa serata della 22esima edizione de "L'ultima luna d'estate". Vi ringraziamo di cuore per averci seguito in questa abbondante settimana di festival e questa sera abbiamo uno degli spettacoli di punta, grazie alla presenza di Solenghi. Io ci terrei però a dirvi come è cresciuta Ultima Luna e come si è radicata nel nostro territorio. Questo è un festival che si realizza nella nostra Brianza grazie alla partecipazione di tanti attori, del pubblico e di chi ospita gli eventi. Ringraziamo il Cineteatro parrocchiale di Besana Brianza, che questa sera ci ha salvati dalla pioggia. Si realizza grazie a chi apre le porte della propria villa; grazie alle tante amministrazioni, alle compagnie teatrali e grazie alle due "gambe" di questo festival: Teatro Invito, di cui si fanno portavoce su questo palco non solo Luca Radaelli, ma anche Elena Scolari per la direzione organizzativa e Matteo Binda per la direzione tecnica. Un grazie particolare anche a tutti coloro che hanno lavorato dietro le quinte e hanno permesso la buona riuscita degli eventi. Grazie allo staff del Consorzio Brianteo Villa Greppi, che invece rappresenta la "gamba" pubblica di questo partenariato" ha affermato Marta Comi.


"Abbiamo scoperto grazie all'Ultima Luna nuove compagnie teatrali under 30. Alcune si sono esibite durante la rassegna, altre si scopriranno nella prossima edizione del festival. Io vi ringrazio ancora per la vostra partecipazione e vi invito a seguire Teatro Invito per le varie iniziative culturali e il Consorzio di Villa Greppi" ha così concluso la presidente del Consorzio, cedendo poi la parola a Luca Radaelli.

Da sinistra i referenti del festival Matteo Binda, Elena Scolari, Marta Comi (Consorzio Villa Greppi) e Luca Radaelli (Teatro Invito)

"Vorrei citare tutti i comuni che ci hanno ospitato, cominciando da Bulciago, Carnate, Casatenovo, Lesmo, Lomagna, Missaglia, Montevecchia, Osnago, Sirone, Sirtori, Usmate Velate, Unione dei comuni Lombarda della Valletta, Viganò. A livello di istituzioni vogliamo ricordare che questo è uno dei pochi festival italiani riconosciuti e finanziati dal Ministero per i Beni e le attività culturali, dalla Regione Lombardia, dalla fondazione Cariplo. Cito anche i principali sponsor: Acel Service, Radaelli concessionaria e gli agriturismi che ci hanno permesso di allestire i vari aperitivi come La Costa, Cascina Bagaggera e Oasi di Galbusera Bianca. Un grazie significativo al Parco di Montevecchia e del Curone. Mi associo ai ringraziamenti di tutti i privati che ci hanno messo a disposizione i luoghi per il festival. Ho voluto anche che salissero con me sul palco Matteo ed Elena perché hanno supportato tantissimo l'organizzazione. Ringrazio tutti gli artisti che si sono susseguiti nel corso della rassegna, tra cui oggi Solenghi. Grazie a voi che siete qui e vi auguriamo una bellissima serata e vi aspettiamo l'anno prossimo per la 23esima edizione" ha così concluso Luca Radaelli.

Dopo questa breve introduzione, è salito sul palco Tullio Solenghi, che ha ridato voce al Decameron di Boccaccio, proponendo la lettura interpretata di sei tra le più note novelle: Chichibio e la Gru, Peronella, Federigo degli Alberighi, Masetto di Lamporecchio, Madonna Filippa e Alibech. L'attore è riuscito a restituire la lingua originale dell'autore fiorentino rendendola accessibile e comprensibile al pubblico, il quale non ha smesso di sorridere, anzi ridere di gusto, per tutta la durata dello spettacolo. Solenghi ha raccontato che Boccaccio è uno dei padri della letteratura italiana e fa parte delle cosiddette "tre corone", insieme a Dante e Petrarca. La sua opera più nota e apprezzata è il Decameron, una raccolta di cento novelle ambientate durante gli anni della peste nera in Italia (1348). Viene tratteggiata la società del tempo grazie ad un gruppo di giovani, sette donne e tre uomini, che per dieci giorni si raccontano a turno queste novelle, dai temi più svariati. Alla base si trova l'umorismo e molto spesso ci sono dei richiami alla sessualità e all'erotismo dell'epoca.

Conclusasi l'ultima novella, Solenghi ha deciso di compiere un salto temporale e dal Trecento è passato al Novecento per parlare di un altro scrittore, Achille Campanile. Ha proposto la lettura di un lunghissimo scioglilingua ad ambientazione romana, intitolato "La Quercia del Tasso". Come le novelle di Boccaccio, questo brano ha divertito molto il pubblico.
Prima di lasciare la scena, l'attore genovese ha voluto ricordare la collega e amica scomparsa Anna Marchesini, la quale faceva parte con lui e Massimo Lopez del famoso Trio.

"Durante lo spettacolo "Allacciare le cinture di sicurezza" al Sistina di Roma, arrivano dietro le quinte alcuni carabinieri che ci dicono: ‘Dovete fermare tutto, perché è arrivata una telefonata anonima di una bomba in platea. Cercate un modo per far uscire il pubblico senza seminare panico'. Rispondo ai carabinieri: ‘Di sicuro la gente non ci crederà, penserà sia parte dello spettacolo'. E così è stato. Si chiude il sipario. Esco e annuncio che era necessario abbandonare il teatro per un inconveniente tecnico, ma nessuno mi ascolta.

Così il carabiniere ci indica di uscire tutti e tre e di cacciare il pubblico. Nessuno ancora si alza, anzi come risposta riceviamo grandi applausi. A questo punto esce il tenente che riceve un grande applauso e urla: ‘C'è una bomba!'. Di nuovo grandi applausi e addirittura una ola. Nella speranza di risolvere la situazione, decidiamo di accendere le luci e fingere la fine dello spettacolo. Finalmente il pubblico lascia il teatro. In strada vengo fermato da un fan, che mi dice: ‘Ma come vi è venuta la trovata della bomba? Solo voi potevate farlo!'" ha concluso divertito Solenghi.

Durante il medesimo spettacolo, Anna Marchesini svenne in diretta a causa di un attacco di nausea e il pubblico credette fosse tutto vero. Lo stesso Solenghi, sul palco, chiese se tra il pubblico ci fosse qualche dottore che potesse aiutare l'attrice. In realtà, era tutta una farsa, un espediente scenico.
L'attore genovese ha divertito talmente tanto il pubblico, che gli è stata dedicata una lunga standing ovation.
S.B.
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