Missaglia: in consiglio il progetto sulla differenziata da insegnare agli stranieri che vivono a Ossola. Sesana (minoranza) lascia l'aula in polemica
Si è conclusa in maniera ''turbolenta'' venerdì sera in consiglio comunale a Missaglia, la discussione sul progetto educativo che l'amministrazione Crippa ha deciso di portare avanti a Ossola, per tentare di risolvere due problematiche più che mai attuali, entrambe legate alla convivenza fra nuclei storici della frazione e individui di origine africana.
Per favorire l'iniziativa - che prevede il coinvolgimento di diversi uffici comunali (servizi sociali e i settori di ecologia e ambiente, polizia locale e anagrafe) - sono stati stanziati 6500 euro. Una cifra troppo elevata a detta del gruppo di minoranza Per Missaglia e Frazioni che ieri sera ha presentato una propria interpellanza in consiglio comunale per chiedere approfondimenti.
Ad illustrarle è stato il vicesindaco e assessore ai servizi alla personale Laura Pozzi che ha subito chiarito come il progetto non si limiti alla spiegazione delle regole della differenziata ai pochi nuclei stranieri che vivono ad Ossola, bensì rappresenti un vero e proprio intervento educativo di comunità. Per questa ragione si è deciso di affidare l'iniziativa ad un soggetto qualificato e con esperienza. ''Apprezzo la disponibilità dei consiglieri di minoranza, ma il problema va al di là degli extracomunitari perchè il senso civico su queste tematiche è scarso'' ha detto il vicesindaco riferendosi ai rifiuti gettati in strada o ai sacchi ingombranti riposti nei cestini. ''Vorremmo rilanciare l'educazione civica come concetto e questo è un problema di tutto il paese, non solo di Ossola. Certo, abbiamo notato che dove ci sono grosse presenze straniere il fenomeno si acuisce e la convivenza con il resto dei residenti si fa difficile''.
Per quanto riguarda invece la ''mappatura'' delle presenze, l'assessore Pozzi non ha nascosto che il via-vai che spesso caratterizza gli alloggi occupati dai residenti di origine africana di Ossola necessita un approfondimento, in capo tuttavia alle forze dell'ordine, come già era avvenuto in passato. ''Non è un compito nostro: non abbiamo le competenze'' ha spiegato il vicesindaco, secondo la quale i 6500 euro indicati in delibera sono puramente indicativi. ''Abbiamo ipotizzato una cifra, che sarà sicuramente più elevata rispetto alla necessità reale. Il progetto prevede la presenza di due educatori per la durata di quattro mesi e per duecentoquaranta ore complessive di lavoro. Anche in questo caso sono numeri teorici'' ha aggiunto Laura Pozzi, auspicando che il progetto avviato a Ossola possa essere esportabile in altre zone del paese dove si riscontra una problematica analoga anche se non così acuta, diciamo così.
La richiesta di poter prendere la parola da parte del collega di banco Felice Sesana è stata respinta dal sindaco Bruno Crippa. ''E' un'interpellanza la vostra e il regolamento non consente un secondo intervento'' le parole del primo cittadino che hanno destato amarezza e sconcerto nel consigliere di minoranza. ''Non posso esprimere la mia opinione? La democrazia in quest'aula latita, anzi fa proprio pena'' ha detto Sesana nel lasciare la sala consiliare, in una vera e propria forma di protesta. ''Spendere 6500 euro per questo progetto è assurdo, potevamo aiutarvi noi piuttosto''. Ma Crippa è rimasto fermo sulla propria posizione: ''se aveste voluto discutere la questione, avreste dovuto presentare una mozione, non un'interpellanza. Questo è il regolamento e si applica ovunque: a Missaglia, come a Casatenovo e a Merate'' le parole ribadite più volte dall'amministratore.
La prima riguarda la raccolta differenziata - o meglio l'incapacità di effettuarla secondo le regole richieste a causa della diversità di cultura e della difficoltà a comprendere a pieno la nostra lingua - mentre la seconda è la tensione sociale che spesso è diretta conseguenza della prima criticità. La mancata raccolta dei rifiuti porta infatti ad alcuni contrasti con gli altri residenti, oltre ad un allarme dal punto di vista sanitario, dal momento che capita che l'immondizia resti per diversi giorni in strada.
Il sindaco Bruno Crippa e l'assessore Laura Pozzi
Per questa ragione nei mesi scorsi il Comune aveva deciso di intervenire attivando di concerto con una Cooperativa esperta in questi temi, un progetto che avesse come obiettivo principale la mappatura e l'aggancio dei nuclei familiari stranieri nella frazione, realizzando attività formative in merito alla raccolta differenziata e un momento conclusivo di tale percorso in cui mettere in pratica ciò che è stato appreso. Il tutto proponendo attività di animazione per bambini e per i residenti della frazione.Per favorire l'iniziativa - che prevede il coinvolgimento di diversi uffici comunali (servizi sociali e i settori di ecologia e ambiente, polizia locale e anagrafe) - sono stati stanziati 6500 euro. Una cifra troppo elevata a detta del gruppo di minoranza Per Missaglia e Frazioni che ieri sera ha presentato una propria interpellanza in consiglio comunale per chiedere approfondimenti.
''Noi siamo disponibili a fare la nostra parte, occupandoci di un eventuale volantinaggio o di quello che serve, purchè questa cifra venga destinata ad altre iniziative a vantaggio della comunità'' le parole della capogruppo di opposizione Silvana Redaelli, dopo aver dato lettura del documento che poneva una serie di interrogativi alla giunta del sindaco Crippa per meglio comprendere quali siano le finalità del progetto.
I consiglieri di minoranza Felice Sesana e Silvana Redaelli
Se il primo obiettivo è dunque quello di insegnare anche ai nuclei stranieri il concetto di differenziata, per loro sicuramente più difficile da apprendere, il secondo non meno importante è quello di smussare la diffidenza che spesso li divide dal vicinato ''storico''.
I consiglieri di maggioranza
All'intervento del vicesindaco ha replicato la capogruppo Silvana Redaelli. ''Anche se 6500 euro è una cifra tutto sommato non elevata, la decisione di destinarla a questo progetto ha creato del malcontento nella cittadinanza'' ha detto, auspicando che l'esigenza economica sia più contenuta e ribadendo la disponibilità del gruppo a fare la propria parte.
Il posto lasciato vuoto da Sesana nei banchi di minoranza
G. C.