Costa: Villa Beretta ha chiuso il reparto Covid. Ora pazienti seguiti nel post acuto
Reparto Covid di Villa Beretta chiuso. Smantellato. É ufficialmente terminata alla fine del mese di maggio, con la dimissione degli ultimi pazienti, la sezione dedicata al trattamento dei pazienti affetti da Covid-19. L'istituto specializzato in riabilitazione di Costa Masnaga aveva destinato, a partire dal mese di marzo, un intero piano per accogliere pazienti provenienti dagli ospedali di Lecco, Monza, Como, Sesto San Giovanni e Milano (Istituto Carlo Besta e Policlinico), ospitando in totale 22 persone. Conclusa la fase dei pazienti acuti nei nosocomi, che ha portato anche alla chiusura del reparto dedicato istituito a Villa Beretta, è cominciato ora un nuovo percorso per i pazienti: il recupero sul fronte riabilitativo, un'attività in cui è specializzato il presidio di Costa. "Ora continuiamo il lavoro non più su pazienti Covid ma su coloro che, terminata l'infezione, hanno residui neurologici" ha spiegato il dottor Franco Molteni, direttore del dipartimento di riabilitazione della costola dell'ospedale Valduce di Como.
Il reparto istituito per il Covid e recentemente chiuso ha accolto quindici degenti, a cui si sono aggiunti sette pazienti trasferiti dall'ospedale Valduce.
Attualmente invece, gli specialisti di Villa Beretta stanno seguendo dieci persone provenienti dai reparti delle rianimazioni del San Gerardo di Monza, del Niguarda di Milano e anche una parte di quelle persone che dal territorio lecchese, in piena emergenza, sono state trasferite a Colonia, in Germania. In tutti i casi, si tratta di pazienti che, superata la fase di insufficienza respiratoria, hanno sviluppato problematiche neurologiche, come le polineuropatie e che necessitano di un specifico trattamento. "Progressivamente stanno arrivando pazienti perché l'unità di crisi regionale sta gestendo, con i vari istituti di riabilitazione, le persone che hanno bisogno ancora di un percorso in quanto presentano importanti problematiche non respiratorie" ha aggiunto il dottor Molteni. Una volta terminato il periodo di ricovero in ospedale per fare fronte all'insufficienza respiratoria, queste persone hanno bisogno di un altro tipo di assistenza, che li vedrà impegnati per parecchio tempo. "Sono pazienti che hanno davanti un percorso impegnativo, ma che si riprenderanno. Oltre che un'attenzione specifica ai problemi respiratori che sono una parte del problema, ci sono una serie di altri aspetti da superare, in prevalenza di tipo neurologico e psicologico".
Michela Mauri