Molteno: mancato Franco Riva, ex sindaco. Con lui, Villa Rosa diventò sede comunale

Franco Riva
Molteno
ha perso una figura emblematica, un uomo che ha vissuto il paese senza risparmiarsi. Sotto la sua legislatura, si sono susseguite le tappe di ristrutturazione di Villa Rosa divenuta, il 15 novembre 1998, sede del palazzo Municipale. Al taglio del nastro, indossando la fascia tricolore, c’era l’allora sindaco Franco Riva, che nel pomeriggio di ieri è mancato. La sua perdita ha lasciato attonito il paese: aveva subito un recente intervento chirurgico e, dopo una serie di complicazioni non legate all’attuale situazione, le sue condizioni di salute sono improvvisamente precipitate.
La sua esistenza è stata caratterizzata da un impegno politico di lungo corso, proseguito successivamente in ambito sociale, nella Caritas e sportivo, con la presidenza dell’AC Molteno.
Classe 1946, Franco era entrato in politica da giovane, poco più che ventenne: cominciò come consigliere durante la legislatura di Angelo Rigamonti, che in seguito gli affidò, dal 1975 al 1980, l’assessorato con la delega al bilancio. Conservò il medesimo incarico con il governo di Adelio Ratti. Nel 1990 venne proclamato sindaco e guidò il comune di Molteno fin quasi all’avvento del nuovo millennio, nel 1999. “La scelta come Democrazia Cristiana era stata quella di non essere sindaci per più di due mandati. Volevamo dare questo segno di ricambio che è poi divenuto normale” ha ricordato Angelo Rigamonti, suo coscritto che oggi non riesce a trovare molte parole per descriverlo: “Era abbastanza schivo. Lavorava per tutto il nostro paese. Il primo approccio poteva essere rude, ma in realtà aveva un cuore dolcissimo”.
Cresciuto, come tanti coetanei, con l’oratorio guidato da don Giovanni Pelucchi, aveva frequentato le scuole elementari e medie a Molteno, prima di ottenere il diploma da ragioniere che gli aveva aperto le porte del mondo lavorativo: nella vita professionale è stato un bancario, con impiego alla Monte dei Paschi di Lecco.


Immagine del 1977. In completo beige, il consigliere Franco Riva partecipa a una manifestazione
per reduci della Russia alla presenza di un cappellano militare in servizio nella lontana terra

Come amministratore non amava le “passerelle”, tantomeno mettersi in mostra. Preferiva dedicarsi al servizio della comunità in silenzio. “Ci ha lasciati improvvisamente Franco Riva, sindaco di Molteno per due mandati condotti con responsabilità e dedizione, qualità che caratterizzavano il suo modo d’essere tanto quanto la riservatezza e l’allergia a ogni forma di esposizione” lo ricordano oggi gli amici. “Con lui abbiamo condiviso gli ideali cristiani e l’impegno per la comunità moltenese, non solo nell’amministrazione comunale ma anche nello sport e con il silenzioso e concreto sostegno alla Caritas Decanale - hanno aggiunto - Non possiamo poi dimenticare la sua generosità - per anni ha reso disponibile una sede per le attività della sezione della Democrazia Cristiana e in seguito del circolo del Partito Democratico - e la costanza della sua partecipazione politica, sempre orientato a fornire un contributo discreto e non invadente alla crescita sociale della comunità. Sappiamo che Franco non ci avrebbe mai permesso di scrivere di lui, ma sappiamo anche che comprenderà il nostro saluto e il nostro ricordo, unito a quello affettuoso di tanti concittadini”.


Insieme al Prefetto, il sindaco Franco Riva inaugura Villa Rosa

Risale ad anni più recenti l’avvicinamento al mondo sportivo: nel 2010, raccogliendo il testimone di Renato Villa, divenne presidente dell’AC Molteno, che lasciò otto anni più tardi, a seguito della fusione con la squadra che già operava in ambito oratoriano. “È stato un presidente buono. Mi delegava a richiamare i ragazzi perché per lui andava sempre tutto bene. Se c’era un risultato poco soddisfacente, diceva “rimedieremo” - ha detto Dante Proserpio, che fino al 2014 fu vice presidente dell’AC, oltre ad aver condiviso con lui alcuni anni in amministrazione, a metà degli anni Ottanta. “Per me è stato prima di tutto un amico. Gli anni che ho trascorso con lui, sono sempre stato bene”. Al di fuori del campo di calcio moltenese, il suo cuore batteva per la Juventus: gli amici lo ricordano come un tifoso sfegatato dei bianconeri.
L’ex sindaco Mauro Proserpio lo ha conosciuto personalmente: “Per me era una presenza familiare, sempre pronto per uno scambio di idee e un parere. É stato un politico integerrimo e con grande senso delle istituzioni. Spesso lo incontravo in paese: mi mancherà non vederlo più”.
Parole di ricordo sono state spese anche dall’attuale sindaco: “Le prime trattative per l’acquisizione di Villa Rosa risalgono al 1984, acquisita poi a patrimonio pubblico nel 1989. Non venne acquistata per collocarci il comune ma perché era al centro del paese, aveva un bel parco ed era in una buona posizione. L’idea di trasferire il Municipio in quella sede fu sua: il suo ricordo sarà legato a questo - ha riconosciuto Giuseppe Chiarella - Grazie alla sua lungimiranza possiamo godere di una realtà che è sotto gli occhi di tutti”. Il suo ricordo resiste al tempo: “Era una persona autorevole e aveva modi a volte burberi, ma con lui si poteva dialogare e chiedere consigli. È sempre stato una persona di riferimento in paese. La sua storia umana si sovrappone a quella politica e rappresenta, con gli altri sindaci succeduti nel tempo, una generazione di testimoni autentici per i più giovani”.


Una parte del direttivo AC Molteno, con al centro il presidente Riva

Con un filo di voce, la nipote Paola, che oggi conduce il ristorante di famiglia avviato dalla madre di Franco, una tipica trattoria brianzola, ha saputo tracciare brevemente il suo profilo, caratteristiche che sono in tanti a riconoscergli. “Per lui l’impegno politico e per gli altri veniva prima di tutto, ma era sempre disinteressato: era il piacere di fare per gli altri, non per un ritorno di fama. Non amava la gloria, ma si metteva al servizio altrui per la pura idea di fare del bene. Era particolarmente orgoglioso di aver concluso l’acquisto di Villa Rosa, che era poi divenuta sede del comune”.
Le attestazioni di stima, davvero numerose, provengono dagli ex amministratori, non solo di Molteno, dai collaboratori in comune e da semplici cittadini: tutti questi pensieri testimoniano che l’opera di Franco, nonostante il suo carattere schivo, ha lasciato il segno dietro di sé.
Le esequie funebri, precedete dal rosario alle 10.30 si terranno sabato 14 novembre alle 11 nella chiesa dell’oratorio e proseguiranno al cimitero. Il primo cittadino sarà presente con la fascia tricolore “a nome di tutta la popolazione, come gesto di rispetto”.
M.Mau.
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