Casatenovo: è mancato a 91 anni Pietro Origgi, fondatore dell'Armeria Casabella

Pietro Origgi
Una figura di riferimento per Casatenovo. Un imprenditore lungimirante, dedito al lavoro e alla famiglia, che vantava anche una parentesi (nel ruolo di assessore al commercio) al servizio della ''res pubblica'' ovvero dell'amministrazione comunale dell'indimenticato sindaco Giovanni Maldini.
Si è spento quest'oggi Pietro (per tutti Piero) Origgi, fondatore nel 1952 dell'Armeria Casabella di Via Cavour, a pochi passi dal municipio. Un'attività, la sua, avviata a metà del secolo scorso - che l'ha reso un volto familiare per molti non soltanto in paese, ma nell'intero territorio - specializzata nel commercio di armi (sportive e da difesa), munizioni, abbigliamento e materiale per ricarica.
''Mio padre ha sempre avuto una vena commerciale'' ci ha raccontato il figlio Gerardo. ''Inizialmente aveva puntato sul settore dell'arredamento e degli elettrodomestici, unendo a questa attività, con il tempo, la vendita di armi e più in generale di attrezzature per la caccia e la pesca, che erano le sue grandi passioni. Nel 1984 sono entrato anche io in negozio per affiancarlo nella gestione mentre da qualche anno a noi si è unito anche mio figlio Giacomo. E in futuro magari anche Alessandro, se lo vorrà''.
Un'attività storica, che nel 2019 aveva ottenuto un prestigioso premio da Regione Lombardia. L'intera famiglia Origgi - guidata proprio da Pietro - aveva ritirato il riconoscimento a testimonianza del valore storico del proprio lavoro, direttamente dalle mani dell'assessore regionale allo sviluppo economico, Alessandro Mattinzoli presso l'auditorium Testori di Palazzo Lombardia. L'Armeria Casabella è stata infatti fra le 189 ''attività storiche e di tradizione'' premiate lo scorso anno.
Una persona generosa, elegante e affabile, dotata di un certo savoir-faire che sapeva conquistare i clienti. Immancabile lo si trovava all'ingresso del proprio negozio, al quale era legatissimo, una ''seconda casa'', come ci ha confermato il figlio.

La famiglia Origgi (con al centro Pietro) ritira il premio a Palazzo Lombardia nel 2019

''Il primo lockdown e di conseguenza la chiusura temporanea imposta alla nostra attività è stata molto pesante da affrontare per mio padre, che da quel momento si è spento piano piano. Ci lascia un'eredità importante, come attestano i numerosi riconoscimenti, commerciali che ha saputo conquistare in tutti questi anni, ma anche sportivi, nel tiro al piattello'' ha aggiunto Gerardo Origgi ricordando anche il legame che lo univa alla moglie Pinuccia, ''un sostegno importante. Una presenza discreta ma sempre al suo fianco''.
I funerali di Pietro Origgi si terranno mercoledì mattina alle ore 9.30 nella chiesa di San Giorgio a Casatenovo. Oltre a Gerardo il 91enne lascia anche i figli Francesco - già campione nazionale di tiro con l'arco - e Roberta e gli amati nipoti.
G. C.
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