Casatenovo e Sirtori conferiscono...online il premio ricordando Graziella e M.Erminia

Come di consueto, anche questo 8 dicembre, il comune di Casatenovo, di Sirtori e il Comitato per la Pace e la Cooperazione fra i popoli hanno premiato tre personalità del territorio che si sono distinte nel campo del volontariato, riconoscimento intitolato alla memoria di Graziella Fumagalli e Madre Erminia Cazzaniga. Quest'anno, però, a causa della pandemia la premiazione si è svolta interamente online (sui canali Facebook e Youtube del comune di Casatenovo) con alcuni contributi precedentemente registrati. Il riconoscimento, per l'edizione 2020, è andato a Suor Giuseppina Galbusera, Giancarlo Magni e Silvia Rigamonti.


I sindaci Filippo Galbiati e Davide Maggioni



Il primo video messaggio è stato quello del sindaco di Casatenovo, Filippo Galbiati. “L’8 dicembre ci fermiamo e ci ritroviamo per celebrare i valori dell'altruismo, della carità e dell'impegno per gli altri”. Il sindaco ha ricordato la totale assenza alla propensione all’eroismo e l'assenza del lamento in Graziella Fumagalli. “Quello che per noi è straordinario, per lei era qualcosa di ordinario – ha spiegato il primo cittadino.





Davide Maggioni, sindaco di Sirtori, ha ringraziato i tre premiati e ha ricordato il rinnovo degli accordi tra il proprio Comune e quello di Casatenovo; ciò consentirà di rinnovare questa importante collaborazione così come il conferimento del premio a figure del territorio distintesi nel campo della pace e della cooperazione internazionale.
Anche Maria Grazia Caglio, vice sindaco di Osnago presidente del Comitato per la Pace e la Cooperazione fra i popoli, è intervenuta con un breve video messaggio e ha ribadito la necessità di continuare in un percorso di cooperazione, soprattutto in questo difficile periodo storico.

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Daniele Viganò, consigliere comunale di Casatenovo, ha letto le motivazioni che hanno portato alla scelta dei premiati di questa edizione. “Suor Giuseppina Galbusera è stata scelta per il carattere inusuale ed estremamente attuale della sua missione che ha come fulcro la fascia più emarginata della popolazione. E’ stata apprezzata la sua affinità di pensiero con quello di Martin Luther King”. 
Suor Giuseppina Galbusera è originaria di Valaperta di Casatenovo. Dal 1980 la religiosa - come ha spiegato in un breve messaggio di ringraziamento - opera negli Stati Uniti: dapprima in Michigan e successivamente in Alabama, dove forte è la presenza di afro-americani. Qui la casatese ha cercato di portare avanti il suo compito trasmettendo le parole profetiche. Nel 2016 Suor Giuseppina è stata trasferita in Arizona, nella missione di Sacaton, dando un contributo fondamentale nell'ambito dell'assistenza religiosa. “In questo periodo tutti abbiamo bisogno di consolazione, pace, serenità e accoglienza” - ha ribadito Suor Giuseppina.


Il secondo premiato è stato Giancarlo Magni di Lomagna, fondatore, presidente e volontario dell'associazione Amici di San Francesco di Osnago, attraverso la quale ha portato avanti numerosi progetti di sviluppo in Kenya: scuole, due cliniche mobili, installazioni di TAC, realizzazione di acquedotti e fornitura di attrezzature.
“Giancarlo Magni   - ha spiegato Daniele Viganò – è stato scelto per la sua capacità di riuscire a concretizzare, con grande determinazione, idee a partire dal riconoscimento dei bisogni primari dei più poveri. Non è passato inosservata la sua abilità di coinvolgere una larga fascia di popolazione dai più giovani agli anziani, diventando un vero e proprio catalizzatori di idee e relazioni”.


L’intervento della sua associazione non si è limitato all'Africa: diversi sono gli interventi a favore di altre fragilità. La ristrutturazione di un convento ad Assisi, post terremoto, di una casa container emergenziale a Nocera Umbra e di un centro di accoglienza a Mantova. Un'azione portata avanti da Magni insieme ad un folto gruppo di volontari di tutte le età: tanti giovani, quanti pensionati. Anche Magni ha inviato un breve videomessaggio di ringraziamento.  “Sono contento di questo riconoscimento, non me l'aspettavo. La mia vita nel volontariato è iniziata 30 anni fa in Italia. E continua ancora in Africa. Sono orgoglioso di essere nato in Brianza, un territorio in cui il volontariato è molto presente.  Sanità, acqua, istruzione e alimentazione. Sono queste le nostre quattro linee guida. Questo premio sarà dedicato ai bambini di strada” – ha poi concluso.


Le immagini giunte dalla missione di Silvia Rigamonti

 
La terza ad essere premiata è stata Silvia Rigamonti. Originaria di Molteno, Rigamonti è missionaria e infermiera presso l'ospedale di Zumbahua, in Ecuador. Dopo un'iniziale esperienza in Spagna, a Pamplona e poi a Roma, si trova in America Latina dal 1998 dove conosce il marito Marcelo. Per dodici anni la loro vita è stata legata alla scuola di falegnameria don Bosco, seguendo l'esempio di Padre Ugo De Censi, fondatore dell'Operazione Mato Grosso. Nel 2013 ai coniugi è stato chiesto di aiutare i volontari dell'OMG. L'obiettivo di entrambi è quello di trasformare il presidio in un punto di riferimento costante per tutti i malati e soprattutto, per le persone più povere e sole.
“Silvia Rigamonti – ha spiego Viganò – è stata scelta per la sua straordinaria capacità di fondere vita privata e professionale in un grande progetto missionario. Considerato il particolare periodo storico, è stato molto apprezzato il profilo di infermiera, a servizio dei più bisognosi”.
Dopo la premiazione è stata lettera una breve lettera di Rigamonti e sono state proiettate alcune fotografie della missione. Infine, è stato proposto un documentario su Graziella Fumagalli, di cui quest'anno ricorre il 25esimo anniversario della scomparsa.
B.V.
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