''La passione per il delitto'': Luca Bizzarri e il suo libro sulla strana notte di 2 poliziotti

Ospite attesissimo del festival di narrativa poliziesca "La passione per il delitto" è stato Luca Bizzarri, attore molto amato dal pubblico e conosciuto per la sitcom "Camera Café" in coppia con l'amico Paolo Kessisoglu.
Oltre a recitare, Luca è appassionato di scrittura e ha presentato la scorsa sera il suo primo libro intitolato "Disturbo della pubblica quiete", edito da Mondadori. Ad introdurre l'evento è stata Paola Pioppi, ideatrice della rassegna: "La storia che ci presenti ha tre protagonisti essenziali. Troviamo due poliziotti, Marco Pieve e Enrico Rossetti, che sono di pattuglia in una città che non nomini mai, ma presumiamo sia Genova. Si trovano a dover gestire, a fine turno, un immigrante senegalese che chiede di essere portato in carcere. Questa scena iniziale dà l'avvio ad una notte in cui succedono tantissime cose, si incrociano una quantità di vite che lasceranno il segno nel lettore e arriva un finale che, a mio avviso, è abbastanza spiazzante".
Luca Bizzarri ha continuato il dialogo affermando che l'inizio della storia gli è stata raccontata ben trent'anni fa, poi ha deciso di metterla per iscritto. La fine del racconto non l'ha mai saputa e l'ha costruita passo dopo passo. Centrali nel racconto sono i due agenti: "I due poliziotti, di fronte ad un piccolo problema sicuramente risolvibile, tentano invece di liberarsene, di rimandarlo a qualcun altro. Facendo così, innescano una serie di altri problemi, sempre più forti e gravi, che poi portano ad avere una situazione ancora più tesa. È un romanzo sul menefreghismo, non sull'immigrazione o sull'integrazione. Non ci sono episodi di razzismo o di mancata integrazione. I personaggi sono tutti abbastanza integrati, anche quelli extracomunitari. C'è un melting pot di lingue di culture. Tutti mostrano di essere insoddisfatti, a prescindere dalla nazionalità e dal loro status sociale".


All'interno del libro emergono due figure femminili importanti, che sono l'opposto l'una dell'altra: "Posso dire che sono due persone diverse, una è una giovane studentessa che lavora in una grande libreria e ha un futuro radioso davanti a sé, mentre l'altra è una prostituta nigeriana che sta solo aspettando di avere abbastanza soldi per poter tornare a casa. Nel suo piccolo anche lei ha un futuro, che è sicuramente meglio del presente. Sono due donne forti, indipendenti e questo lo si può vedere bene nelle loro storie amorose. Per tutti i personaggi non provo antipatia, anzi provo tenerezza anche verso quelli più negativi. Credo che in questo romanzo non ci siano buoni e cattivi, non c'è un giudizio sui personaggi. Pieve è succube di un mondo che si è creato con le sue mani, però è un uomo follemente innamorato di sua moglie e di sua figlia, che fa di tutto per loro. Questo è apprezzabile, mentre Rossetti è un ragazzo più disilluso e all'amore dà un'importanza relativa".
Il libro racconta una storia in cui sono presenti tante culture, però queste figure così diverse per Bizzarri sono assolutamente normali. Abitando nel centro di Genova, non è strano se il tuo vicino di casa è senegalese o se ci abita una persona cinese. I pregiudizi non ci dovrebbero essere, bisognerebbe andare oltre. "Disturbo della pubblica quiete" rappresenta l'esordio di Luca come scrittore, che ha affermato di averlo scritto onestamente, senza troppi orpelli ed è una buona sceneggiatura. Non ritiene di poter essere definito un romanziere, piuttosto una persona che riesce a raccontare una buona storia, uno storyteller. L'incontro online si è concluso con una dedica personalizzata per il pubblico dell'evento da parte di Bizzarri: " - Caro lettore, che la lettura di questo libro ti porti per qualche ora dall'altra parte - questo è un libro che ti porta per qualche oretta in un altro posto, in un altro clima, con persone sconosciute. Nelle pagine c'è un mondo che non è quello che abbiamo di fronte a noi. Ogni buon libro, a mio avviso, deve portare da un'altra parte, su altri punti di vista".
S.B.
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