FIMI si aggiudica all'asta il marchio Viganò International srl venduto da Galbiati Group



Galbiati Group si spoglia di un proprio "ramo secco". Nell'ambito del concordato chiesto dalla storica azienda con sede a Oggiono, è stata messa all'asta e poi aggiudicata la Viganò International, srl inattiva, precedentemente fusa nella "holding" e ora nuovamente - di fatto - scorporata attraverso una cessione di ramo d'azienda. Più precisamente, Galbiati Group ha "liquidato" il marchio (non registrato) "Viganò International"; disegni e file contenuti in un hard disk, relativi ai progetti utilizzati per la realizzazione di macchinari su ordinazione; il know-how e beni mobili composti da semilavorati, commesse non ultimate e strumentazione acquistata usata. 250.000 euro la base d'asta. Tre gli interessati. Il "lotto" mercoledì 7 aprile è stato così battuto per 450.000 euro, dopo una serie di rilanci. Ad aggiudicarsi il ramo d'azienda è stata la FIMI di Viganò, altro brand storico del territorio con l'attività avviata nel lontano 1963 a Barzanò dai fratelli Vittorio e Pompeo Rovelli, animati dal desiderio di seguire l'esempio del padre Emilio che conduceva una piccola officina meccanica. Ora, con una nuova proprietà, si colloca fra le prime cinque aziende al mondo nel campo della progettazione e costruzione di linee per la spianatura ed il taglio di coil in nastri metallici.
A.M.
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