Bosisio: raddoppiano le convivenze di fatto per una maggiore tutela con il Covid

Il municipio di Bosisio Parini
In crescita, a Bosisio Parini, le convivenze di fatto, che sono raddoppiate con la pandemia. E' quello che hanno registrato all'ufficio anagrafe del comune, dove viene formalizzata la procedura.
Si tratta di un'unione istituita con la legge Cirinnà (n. 76/2016) per disciplinare le coppie che di fatto vivono come se fossero unite da un vincolo matrimoniale. Le coppie conviventi, grazie a questa normativa, hanno la possibilità di essere riconosciute dallo Stato e di godere gran parte dei diritti fino a prima riservati soltanto a coloro che si univano in matrimonio, senza essere obbligate a stipulare un contratto.
Le coppie di fatto, ovvero quelle formate da conviventi che non registrano la loro unione in comune, non sono disciplinate da alcuna legge e si differenziano dai conviventi di fatto per la minore tutela che viene loro accordata: la convivenza di fatto non formalizzata, infatti, non permette di godere degli stessi diritti riservati a coloro che procedono con la registrazione in comune.
Questa unione si formalizza attraverso una dichiarazione all'anagrafe del comune di residenza nella quale si afferma di costituire una coppia di fatto e di coabitare nel medesimo indirizzo. Si rivolge sia a persone eterosessuali che dello stesso sesso. Il Comune, una volta conclusi gli accertamenti, rilascia il certificato di residenza e stato di famiglia. "È riservata alle persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, matrimonio od unione civile, fra loro o con altri" spiegano dall'ufficio anagrafe del comune, dove nell'ultimo anno sono raddoppiate le formalizzazioni della convivenza di fatto. Ciò che ha contribuito in maniera determinante alle coppie conviventi di attribuire un inquadramento giuridico al loro rapporto è stata senz'altro la pandemia. Questa dichiarazione dà diritto di visita, assistenza ed accesso alle informazioni personali in caso di malattia o ricovero del convivente. Inoltre dà diritto di continuare a vivere nella casa di residenza dopo l'eventuale decesso del convivente se proprietario dell'immobile.
Se nel 2019, l'ufficio anagrafe aveva registrato 3 convivenze di fatto, queste sono diventate 6 nel 2026. Nel 2021, ad oggi, c'è stata solo una costituzione in comune.
M.Mau.
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