Oggiono, Avis: il neo presidente Alessandro Viganò punta sulla nuova sede e sui giovani

Da consigliere Avis a presidente in un solo mandato. L'ascesa di Alessandro Viganò all'interno del consiglio direttivo è stata rapida: dopo quattro anni come consigliere nell'ultimo mandato 2017-2021, è oggi fresco di elezione alla guida del sodalizio che raggruppa i donatori di sangue di Oggiono e che, alla fine del 2020, contava su 597 soci. Il sodalizio, dopo due mandati consecutivi sotto la presidenza di Gianluigi Rocca, ha scelto di svecchiarsi.
Con i suoi 40 anni, Viganò è infatti il presidente più giovane del gruppo, ma con una lunga storia nell'ambito del volontariato. La tessera Avis che porta in tasca risale al 1998, su iniziativa personale. "È stata la prima cosa che ho fatto al compimento dei 18 anni - spiega - Volevo aiutare le persone, Avis mi incuriosiva e mi sono iscritto".
Qualche anno dopo, l'iscrizione in Croce Verde Bosisio come soccorritore: un impegno che mantiene ancora oggi nella veste di formatore. Più di recente, invece, l'esperienza come arbitro di basket, che svolge da quattro anni.


Alessandro Viganò, neo presidente di Avis Oggiono

Nel 2017, viene coinvolto all'interno del consiglio di Avis Oggiono: "Mi avevano chiesto se volevo entrare e ho accettato. Insieme a Ercole Redaelli, gestivo le donazioni: è stata per me una bella esperienza".
Ora l'arrivo al vertice del sodalizio che in questo ultimo anno è stato un po' in sofferenza a causa della pandemia: il calo delle donazioni è stato del 12% passando dalle 1.249 donazioni del 2019 alle 1.095 dello scorso anno. "È una situazione comune a tutte le Avis - aggiunge - L'anno scorso ci sono stati pochi interventi, quindi non c'è stata una necessità di avere sangue, che tra l'altro non si può accumulare. Chi decide in merito è il centro trasfusionale".
Gli obiettivi di questo mandato sono già chiari al presidente che, appena insediato, ha scelto di muoversi per la ricerca di una nuova sede. Da circa 15 anni, l'associazione si trova all'interno dell'ex ospedale che, come noto, versa in condizioni non ottimali. "Ho subito fissato un incontro, il prossimo martedì, con il sindaco - precisa - Abbiamo sul tavolo alcune proposte che ci ha fatto il comune, ma dobbiamo valutare quale strada sarà per noi fattibile. Insieme ad Avis, vorremmo trasferire nella nuove sede anche la nostra sezione sportiva".
Quanto alle altre proposte, Viganò dichiara di voler mantenere la continuità con il consiglio precedente, cercando il più possibile di reclutare soci giovani: "Già da qualche anno, attraverso un'infermiera, facciamo lezioni alle scuole superiori. Voglio che si continui ad andare nelle scuole, invogliando i ragazzi del quinto anno, ormai prossimi al compimento dei 18 anni, ad entrare. Ora è tutto sospeso a causa del Covid, così come le manifestazioni sportive e non solo che negli anni abbiamo sempre sostenuto e che vorremmo continuare a sostenere. Mi piacerebbe avvicinare Avis ai giovani e far capire loro che donare è un minimo sacrificio che possono fare: fa del bene a se stessi e agli altri". La fascia giovanile conta 173 soci nella fascia 18-35 anni.
Tra i nuovi progetti da attuare, ci sono le campagne di prevenzione: lo screening mammografico per le donne sopra i 50 anni e l'esame di controllo urologico rivolto alla categoria maschile. Occorrerà attendere ancora: "Avevamo già tentato ma tutto è rimasto bloccato con la pandemia. Non è semplice da organizzare: penso che riusciremo a presentarlo tra un paio di anni. Al momento, la priorità assoluta è la sede".
Quest'anno ricorrono i 55 anni di Avis Oggiono: la festa è in programma per l'autunno ma si vedrà con quali modalità sarà possibile organizzarla.


Ad affiancare il presidente ci saranno Giovanni Battista Arrigoni, Giovanni Brambilla, Paolo Civillini, Angelo Colombo, Maria Cristina Corti, Paolo Frigerio, Daniele Fumagalli, Eleonora Fumagalli, Laura Fumagalli, Osvaldo Fumagalli, Stefano Milani, Andrea Proserpio, Gianluigi Rocca e Valentino Valtorta. Ai volti già conosciuti, si aggiungono altri volontari che cominciano con il primo mandato. I revisori dei conti saranno Ercole Redaelli, Marina Rosina e Lorenzo Sala.
"Rivolgo i ringraziamenti a tutti, a chi dona, a tutto il consiglio precedente e, in particolare, a Ercole Redaelli, fondamentale per l'associazione - conclude Viganò, rivolgendo un messaggio a chi ancora sta pensando se entrare a far parte della grande famiglia Avis - Donare il sangue non costa niente. È un gesto che si fa senza costi: viene richiesta solo mezz'ora di tempo ogni 3 mesi. Impegno minimo e tanta resa per il bene proprio e di tutti".
M.Mau.
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