Costa: suor Paola ha festeggiato i 70 anni di professione religiosa, ''grazia su grazia''

Da 70 anni risponde, ogni giorno, alla chiamata del Signore. Il suo sì convinto lo ha rinnovato davanti alla platea di consorelle, parenti, amici e conoscenti che questa mattina hanno voluto festeggiare con lei l'onorato traguardo dei 70 anni di professione religiosa.

Per Suor Paola Locati, da 52 anni in servizio a Villa Beretta di Costa Masnaga, è stata celebrata una messa solenne che ha visto la presenza di sei religiosi: il cappellano padre Luca ha officiato la funzione insieme al confratello padre Leopoldo, don Carlo Leo, sacerdote di Lambrugo e confessore delle Suore della Confraternita, don Adriano Colombini, don William Abruzzese e Monsignor Giacomo Tagliabue. Hanno partecipato alla sua gioia la madre generale Suor Emanuela Bianchini, la madre superiora suor Bernardetta e tutte le consorelle giunte dall'ospedale Valduce di Como dove prestano servizio, oltre a tutte le persone che in questi anni hanno apprezzato le doti e i sorrisi di suor Paola, dispensati a chiunque la incontrasse.

Da destra la Madre Superiora suor Bernardetta e la Madre Generale Suor Emanuela Bianchini

92 anni e una fede incrollabile in Dio, ha così descritto la presenza di Dio nella sua vita: la Provvidenza. Da Dio ha detto infatti di aver ricevuto "grazia su grazia". Il primo ringraziamento lo ha rivolto ai genitori, Giuseppina e Paolo "per il dono della vita. Il giorno dopo la mia nascita, mi portarono al fonte battesimale, dove sono nata in Dio, nell'acqua e nello spirito. In forza di questo sacramento, abbiamo la possibilità di lasciarci rinnovare e guidare dalla grazia divina". Proprio da qui, ha trovato la forza di continuare il suo percorso, portandolo a frutto. "In qualunque cammino, la Sua grazia è essenziale - ha proseguito - I momenti più o meno belli ci sono, ma Lui non ci abbandona mai. Nell'eucarestia ho trovato un corpo sicuro che mi ha dato forza, speranza e gioia".

Suor Paola

Ha ringraziato poi la sorella, i nipoti e la comunità delle Suore. Nel sua professione ha incontrato otto madri generali, dodici madri superiori e conosciuto sette papi. Il grazie è stato rivolto poi ai sacerdoti, ai dipendenti e ai pazienti di villa Beretta. "In forze della mia preghiera, non vi dimenticherò - ha promesso, prima di invocare la benedizione della Madonna, regina della pace - Anch'io ho bisogno delle vostre preghiere, in Dio che tutto può".

Da sinistra don Giacomo Tagliabue, padre Leopoldo, padre Luca, don Carlo Leo, don Adriano Colombini e don William Abruzzese

In merito all'anniversario festeggiato nella chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta, padre Luca ha commentato: "Suor Paola che ci dà il pretesto di fare festa. La festa è nostra, non sua. Fare festa significa una lista di cose per cui ringraziare il Signore nella nostra vita. La festa è l'Eucarestia che è rendimento di grazia. Noi siamo qui a fare questa eucarestia con il pretesto dei 70 anni".

Padre Luca Poli

Poi, riferendosi al Vangelo dell'annunciazione ricorrente in questo occasioni, ha aggiunto: "Il sì che la Madonna ha detto all'angelo è lo stesso su cui riflettiamo quando arriviamo a certi anniversari. La vita dipende da alcuni sì che diciamo. Quando arriviamo all'età delle medie, cominciamo a pensare a cosa fare da grande e iniziamo a fare piccoli progetti. Cominciamo a dire i primi sì a quelle qualità e attitudini che la provvidenza ha dato. Questi sì diventano sempre più grandi fino al sì grande, che è quello della scelta".

La conferma del percorso arriva dai piccoli passi con i quali si affronta la vita. "La Madonna, con un pizzico di incoscienza ha detto questo sì a Dio, ma non ne aveva capito la portata. A questo si ricollegano tutti i sì che ha detto dopo, come il viaggio da Nazareth a Betlemme, la presentazione di Gesù al tempio. Tutti gli altri sì pronunciati, dipendono da questo grande sì che ha detto nel giorno dell'annunciazione - ha proseguito padre Luca - Penso che quando ho detto il mio sì, non avessi le idee chiare. Sono gli altri piccoli sì quotidiani, che rendono grande il sì che abbiamo detto nella nostra vita. Siamo qui a ricordare il sì grande che abbiamo detto e tutti gli altri che la provvidenza ci ha chiesto, ma ci sono anche quelli dolorosi, come la malattia, la perdita di una persona cara, con i quali Dio ci prepara per l'eternità. Chiediamo al Signore che ci renda sempre fedeli a tutti i sì che il Signore ci chiede nella nostra vita".


Chi ha conosciuto suor Paola, ha voluto ricordarla "a servizio di tanta gente, con cura e amore verso gli ammalati sofferenti di ogni età, dispensando sorrisi a ognuno e buone parole. Noi tutti ti vogliamo sempre così disponibile e gagliarda per tanti anni ancora. Domani è la festa di tutte le mamme e nel tuo percorso di vita, sei stata per noi come una vera mamma".
Don Adriano ha infine letto e consegnato a suor Paola la benedizione che "avrebbe dovuto leggere don Carlo e che mi costretto, mio malgrado, a sostenere questa parte".


Confetti in un sacchetto sigillato con tre calle, una decina di rosario e un'immagine del Cristo in croce della cappella di Villa Beretta accompagneranno il ricordo di tutti coloro che hanno partecipato al gaudio di suor Paola.
M.Mau.
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