''La Passione per il Delitto'': Rosa Teruzzi, autrice tv, presenta ''Ombre sul Naviglio''

Prosegue senza sosta la diciannovesima edizione del festival di narrativa poliziesca “La passione per il delitto” in collaborazione con il Consorzio Brianteo Villa Greppi di Monticello. Tantissimi appuntamenti online con scrittori esordienti e già affermati, nazionali e internazionali, che stanno attirando un pubblico sempre maggiore. Ospite degli scorsi giorni è stata Rosa Teruzzi, che ha presentato – con la mediatrice Nicoletta Sipos - il nuovo romanzo intitolato “Ombre sul Naviglio” edito da Sonzogno.



Il libro è la sesta indagine che vede protagonista la fioraia milanese Libera. Sul finire dell’estate un terzetto di rapinatori mascherati minaccia Milano e la Riviera romagnola. La polizia non riesce a venirne a capo, anche perché i tre indossano vistosi costumi ispirati ai personaggi delle favole (il Gatto con gli Stivali, la Fata Turchina e Zorro). Il caso diventa per Libera una preziosa distrazione: ha appena saputo che Gabriele, l’uomo che ama da sempre, sta per sposarsi. Con il procedere dell’indagine, ai tormenti del suo cuore si aggiunge un’inaspettata, sconvolgente rivelazione.
“I banditi protagonisti di questa storia – ha introdotto la scrittrice – sono in età adulta, ma si aggirano travestiti da Fata Turchina, Zorro e dal Gatto con gli Stivali; il capo è proprio il Gatto. Si accontentano di rapinare piccoli obiettivi, come bar di periferia, circoli di pensionati, … i giornalisti rimangono affascinati dai loro travestimenti e ne parlano nei loro resoconti. Libera si lancia nello scoprire chi siano i tre malviventi perché in questo modo si può distrarre dal suo pensiero fisso, ossia l’ossessione per l’amore. Anche la giornalista Irene, molto giovane, decide di imbattersi in questo caso. Come Libera, soffre d’amore e nel suo caso per un uomo più grande, che è separato e ha una bambina. Non riesce a vivere la loro storia alla luce del sole anche perché lei fa la giornalista, invece lui è capo della squadra mobile di Lecco”.



Nel romanzo compare il lago di Colico, così come nei precedenti racconti. A parere dell’autrice, è un luogo affascinante. Si sente divisa tra Milano, città accogliente, e Colico, in cui si può avere il contatto genuino con la natura. Ed è proprio nella cittadina lecchese in cui Rosa scrive i suoi romanzi e anche le sue protagoniste provengono da lì.
Con grande competenza – afferma Nicoletta Sipos – Rosa parla di fiori e menziona occasionalmente un libretto. Si tratta de “Il linguaggio dei fiori” di Paolina Grati, una ristampa degli anni ’60 di un libro risalente al 1898. All’interno si trovano i significati dei fiori con delle poesie. Fa parte della trama dei romanzi dell’autrice: c’è qualcuno che ha sottratto questo libretto dal laboratorio di Libera e ogni tanto le lascia dei mazzi di fiori con una dedica speciale, ripresa proprio dal libro.
Sul finire dell’intervista, la mediatrice ha chiesto all’autrice com’è cambiato il suo modo di scrivere dopo tanti romanzi di successo: “Sicuramente ora ho una voce mia, ma non sono mai soddisfatta di come scrivo. Anche perché io scrivo durante l’anno i racconti, i miei servizi giornalistici, ma i romanzi solo d’estate. All’inizio scrivevo tutto il romanzo e poi lo riscrivevo, poi mi sono resa conto che tutto era abbastanza schematico. Così ho iniziato a scrivere poche pagine e riscriverle immediatamente. Ho imparato a fidarmi più di me stessa come scrittrice, prima tendevo a tagliare tantissimo perché non mi piaceva mai nulla di quello che avevo messo per iscritto. Ora come ora mi piacerebbe solo scrivere, è la mia vera passione”.
S.B.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.