Garbagnate: in attesa del nulla osta per i funerali, in tanti ricordano il 43enne Erminio

Parole commosse quelle pronunciate da molti in queste ore nel ricordo di Erminio Rigamonti, che trasmettono l'onestà che ha sempre guidato ogni sua azione. Emerge l'immagine di una persona che se n'è andata improvvisamente, quando la strada della vita dovrebbe essere ancora lunga, lasciando dietro di sè un dolore immenso.

Non sono ancora stati fissati i funerali del 43enne, tragicamente scomparso nel pomeriggio di ieri, mercoledì 12 maggio. Si attende il nulla osta da parte dell'autorità giudiziaria che, dopo l'esecuzione dell'autopsia, potrà disporre il rilascio della salma alla famiglia, per poterle tributare l'estremo saluto. Resta ancora da confermare la causa della morte del 43enne di Garbagnate Monastero anche se l'ipotesi in campo sarebbe quella di un gesto volontario.

Lungo Via Milano, la strada che mette in collegamento il cimitero con la statale 36, attorno alle 14.30 di ieri, era stata notata una Mercedes Classe A in fiamme un uomo steso a terra, all'esterno dell'abitacolo. Sono stati immediatamente allertati i soccorsi: mentre i vigili del fuoco hanno domato il rogo, i sanitari giunti sul posto hanno cercato di fare il possibile per salvare la vita a Erminio, ma per l'uomo non c'è stato nulla da fare.

Erminio Rigamonti

La notizia della tragica scomparsa del 43enne si è presto diffusa in paese, raggiungendo la famiglia, gli amici e tutti coloro che lo avevano conosciuto. Da sempre residente in via San Carlo a Garbagnate, Erminio era un grande tifoso della Calcio Lecco, faceva parte del gruppo ultras dei Cani Sciolti ed era membro del gruppo Ad Maiora Leucum, politicamente vicino alla destra. In passato si era messo in proprio, avviando una piccola attività: nella sua casa realizzava magliette per le società sportive del territorio. Da circa un anno invece, lavorava al centro di raccolta intercomunale del paese, alle dipendenze della cooperativa Paso.

Questa mattina, sul luogo dell'incidente, è stato posato un mazzo di fiori mentre le persone a lui più vicine hanno voluto esprimere il ricordo di un amico, una persona sincera venuta a mancare inaspettatamente e troppo presto.
''Erminio Rigamonti: non esiste al mondo che te ne vai così. Eri un amico leale'' scrive Beppe Mambretti, storico esponente del centro destra lecchese ed ex assessore della giunta Faggi a Lecco, mentre gli amici ultras hanno realizzato un collage di immagini con il pensiero: ''non esiste sconfitta nel cuore di chi lotta. Che la terra ti sia lieve''.

A destra il mazzo di fiori posato stamani sul luogo scenario della tragedia

Pucci Ceresa, capogruppo di minoranza a Oggiono, ha affidato ai social questo messaggio: ''quando resti senza parole e ti chiedi perché. Perché? Non troverò la risposta. Voglio pensarti che fai cantare gli ultras in curva Paradiso...Ciao amico mio, la terra ti sia lieve''.
''Caro Erminio, oggi per la prima volta, ci hai fatto sentire a disagio. Tu che sei stato l'emblema della semplicità e della bontà. Una persona leale e franca come ce ne sono poche in giro. Mi dispiace davvero tanto, perché avremmo voluto, dovuto e potuto festeggiare ancora assieme il sole. Sappi che nel tuo ricordo verranno fatte grandi cose, te lo prometto! Che la terra ti sia lieve!'' le parole del consigliere comunale di Lecco, Giacomo Zamperini.

Il cordoglio è stato espresso anche dalla Polisportiva San Giorgio Molteno Brongio, con la quale aveva collaborato negli anni in cui aveva avuto l'attività: "Anche a Molteno quando è arrivata la tragica notizia della scomparsa di Erminio, siamo rimasti sconvolti - commenta Guido Anghileri, consigliere della Polisportiva e vice sindaco del comune di Molteno, ancora scosso e addolorato dopo l'accaduto - Mi unisco al cordoglio di tutte le persone che volevano bene ad Erminio e che sapevano di poter sempre contare su di lui, nel momento del bisogno. È stata una persona leale, oltre che un grande lavoratore. Per alcuni anni è stato fornitore di tutto l'abbigliamento sportivo della Polisportiva San Giorgio Molteno Brongio: amava il suo lavoro, che faceva con gioia, passione e creatività. Passavo nel suo laboratorio sotto casa a qualsiasi ora e lui sempre lì, con mamma Adele, pronto ad accontentarmi e farmi vedere tutte le nuove stampe preparate: il suo primo pensiero era la felicità del cliente. Ciao, caro Erminio, sono sicuro che maglietta più bella la stamperai da lassù". 

Il 43enne è stato ricordato anche da tre sindaci. Antonio Pasquini, primo cittadino di Casargo, a stento ha saputo trattenere la commozione parlando dell'amico venuto a mancare. ''Erminio era la persona più leale e corretta che abbia mai conosciuto in vita mia. Siamo cresciuti insieme facendo politica e da ragazzi andando insieme allo stadio. Era uno dei miei migliori amici. Ci sentivamo spesso. Un po' sono arrabbiato con lui per quello che ha fatto: sono scelte personali e non spetta a noi giudicarle...mi auguro però che abbia trovato pace. Erminio mancherà sicuramente a tutte le persone che lo hanno conosciuto. Era una persona splendida, che anteponeva gli altri al proprio interesse. Nella vita ha dato tantissimo e ha ricevuto poco. Da due giorni mi viene in mente il suo sorriso: rideva in maniera pulita, sana, onesta, aperta''.

Erminio era molto conosciuto e apprezzato anche a Dolzago. Lo conferma il sindaco Paolo Lanfranchi, legato al 43enne da diversi anni da un rapporto di amicizia. ''Si è dato tantissimo da fare per la nostra comunità, non solo come volontario della Protezione Civile ma anche come membro della cittadinanza. Sempre attento ai bisogni della popolazione, durante la prima fase della pandemia ricordo che mi chiamava per segnalare situazioni di difficoltà in cui era necessario intervenire. Questa tragica notizia mi ha lasciato senza parole e sono profondamente dispiaciuto''.
Al suo cordoglio si è unito quello del primo cittadino di Garbagnate, Mauro Colombo che, pur preferendo non aggiungere parole, si è detto ''al fianco della famiglia in questo momento di grande dolore''.

Erminio Rigamonti ha lasciato la madre Adele, il fratello Oscar e la sorella Pierangela, vicesindaco nel precedente mandato amministrativo con Sergio Ravasi. Un altro fratello, Gianfranco, a metà degli anni Novanta, aveva già tragicamente lasciato la famiglia, rimanendo vittima di un incidente stradale tra Cesana Brianza ed Eupilio a soli 17 anni.
M.Mau.
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