Bosisio: un webinar per usare LinkedIn, creare valore e sviluppare il business

Creare valore utilizzando LinkedIn. La piattaforma social è in gran voga, soprattutto in relazione al proprio impiego lavorativo, ma ancora oggi è spesso utilizzata in maniera inappropriata. Il webinar promosso dal comune di Bosisio Parini nella serata di martedì 11 maggio ha fornito alcune dritte che consentono di andare al di là dello stereotipo domanda e offerta di lavoro, riuscendo a migliorare il proprio business.
Enrico Piacentini, che si presenta come un “tardivo digitale”, uno che è entrato nel nascente digitale quando ancora l’analogico imperava, si occupa da un ventennio di marketing digitale (collabora con Wellnet, una digital transformation agency) dopo una lunga esperienza nella finanza e nel mercato immobiliare: l’alta sera ha messo a disposizione le sue competenze per far imparare le persone a utilizzare un social fondamentale che permette di essere presente nel mercato del lavoro, facendo rete, sviluppando business e creando nuove relazioni. “LinkedIn univa chi offriva e chi cercava lavoro: è ancora questo, ma non solo in quanto noi non ci rivolgiamo mai a un’azienda intesa come un’istituzione, ma a una persona che si trova all’interno di un’azienda – ha spiegato - Essere presente su LinedkIn oggi significa capitalizzare una relazione fisica e riportarla nel mondo virtuale”.


Cambia dunque l’approccio al modello tradizionale di lavoro: non ci si propone più cogliendo l’interesse e l’attenzione di un cliente sperando che possa aver bisogno di noi, ma occorre essere in grado di attirare le persone, creando valore.
“Non c’è una seconda occasione per fare una buona prima impressione, diceva Oscar Wilde – ha aggiunto Piacentini - È sempre stato valido relazionarsi in modo positivo. Sprecata la prima occasione, corriamo il rischio di non avere una seconda. Nel 2021 questa buona prima impressione la diamo nel mondo digitale perché le persone si creano le aspettative. Se un’azienda oggi non è presente online, non fa una buona impressione. Quando non comunichiamo, stiamo comunicando che non vogliamo comunicare e questo può trasmettere, ad esempio, una mancanza di trasparenza. Le persone vanno su LinkedIn con un vecchio paradigma: appena ci si iscrive, si ricevono richieste di collegamento dalle persone che si tramutano in un’offerta commerciale, senza comprendere se dall’altro lato c’è questo interesse. Bisogna invece imparare a corteggiarsi anche nelle relazioni di business”.



Secondo coach Piacentini, “non è la tecnologia che porta innovazione, ma la cultura digitale che porta tecnologia e dunque innovazione. Le nostre competenze hanno una durata massima di quattro anni. Oggi dobbiamo rincorrere l’evoluzione e tra qualche anno ci sarà un mondo con un struttura che oggi nemmeno conosciamo e pensiamo. I bambini di oggi faranno un lavoro che oggi nemmeno immaginiamo. Dobbiamo essere veloci nel recepire il cambiamento. Oggi dobbiamo utilizzare LinkedIn per creare relazioni: questo di conseguenza porterà a uno sviluppo di fatturato o a una relazione che mi permette di trovare lavoro. Se oggi si genera e sviluppa business, non si può prescindere da LinkedIn: se non lo fai tu, lo farà il tuo concorrente”. L’auto referenzialità non funziona, non è attrattiva su questo social: creando invece un contenuto che offre valore, i collegamenti di primo grado possono renderlo visibile ai loro collegamenti, permettendo quindi alla persona di raggiungere contatti non conosciuti. Per questo la rete di collegamento deve essere ampia e non necessariamente profilata ai propri obiettivi. Per lo stesso motivo, non deve essere creato un profilo chiuso.



“Nella costruzione del percorso dobbiamo focalizzarci su alcuni aspetti: una volta andavo dal venditore di auto perché avevo bisogno di informazioni. Oggi per queste informazioni non vado da lui: le ho già tutte. Il ruolo del commerciale oggi non è quello di avere un ruolo informativo, ma di confermare che la scelta da noi fatta è quella giusta”.
Il mondo professionale non è più B2B o B2C, ma H2H, ovvero “human to human”: conta il personal branding e, quindi anche all’interno di un’azienda, diventa importante il valore delle persone.
Su una piattaforma che oggi conta 760.000.000 utenti in tutto il mondo, occorre comunicare bene, a partire dalla costruzione di un profilo che si trasforma nel proprio biglietto da visita. Piacentini ha fornito alcune indicazioni concrete: “La foto profilo deve essere frontale, in primo piano, attuale e possibilmente con un sorriso. Per l’immagine di copertina bisogna scegliere un’immagine che parla di noi. Conta molto come sappiamo emergere. Il terzo elemento importante è il summary, che serve per attirare l’attenzione ed è un’attività di posizionamento. Grazie alle parole chiave, riesco a farmi trovare per le miei attributi e le mie skills professionali”.
Il webinar è stato promosso dall’amministrazione comunale di Bosisio: alcuni rappresentanti hanno presenziato all’incontro. “LinkedIn è un social molto conosciuto, ma pochi sanno utilizzarlo - ha detto l’assessore all’istruzione e cultura Corrado Galbusera - È un semplice strumento che ci permette di trovare un posto di lavoro. Sempre più aziende cercano il profilo giusto. Sono molto soddisfatto dell'adesione avuta e sono altresì convinto che quanto abbiamo fatto oggi è solo l'inizio di un percorso che la nostra Amministrazione porterà avanti con impegno nei prossimi anni”.
Soddisfazione per l’incontro è stata espressa anche dall’assessore alle politiche giovanili e turismo Caterina Loprete: “La consistente partecipazione al nostro evento è la testimonianza che non c’è nulla di più falso di dire che i giovani sono svogliati. I giovani vanno guidati, ai giovani va trasmesso l’entusiasmo di vivere e di vivere in pieno scoprendo il loro talento, coltivarlo e, perché no, promuoverlo ogni giorno. Abbiamo fatto comprendere loro come LinkedIn sia uno degli strumenti che meglio permette di valorizzare le proprie competenze. Abbiamo voluto metterci in gioco grazie alla preziosa collaborazione di Enrico Piacentini: relatore e professionista d’eccellenza il quale, diciamolo, a titolo gratuito ci ha offerto il suo tempo e la sua esperienza per farci crescere”.
M.Mau.
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