Garbagnate ''saluta'' Erminio. Le esequie del volontario 43enne al centro sportivo

Un momento della cerimonia funebre svoltasi presso il centro sportivo

Erminio Rigamonti ha lasciato dietro di sè un segno grande. Impossibile non rendersene conto dopo aver preso parte ai suoi funerali, ospitati questo pomeriggio nel centro sportivo di Garbagnate Monastero. In tanti hanno voluto porgere al 43enne l'estremo saluto, ricordandone la disponibilità, la presenza silenziosa ma concreta, l'esserci per chi aveva bisogno di lui. Un riferimento anche per i tifosi e gli ultras della Calcio Lecco, la sua squadra del cuore, che in centinaia hanno preso parte alla cerimonia, portando in spalla il feretro al quale hanno poi reso omaggio con canti e striscioni prima che si avviasse verso il tempio crematorio.

Il parroco don Massimo Santambrogio

''Che cos'è l'uomo, Signore?'' si è chiesto il parroco don Massimo Santambrogio durante l'omelia, richiamando le sacre scritture. ''Dopo la morte di Erminio è naturale affidare questa domanda a Dio. Non ci accontentiamo di darci delle risposte, siamo esigenti. In questo campo le partite si giocano per novanta minuti, ma la partita della vita invece, non sappiamo quanto tempo duri. Il fischio arriva quando non lo sappiamo: la morte entra a gamba tesa e butta giù tutto quello che abbiamo costruito e tutte le occasioni che abbiamo cercato di trasformare in opportunità di bene. L'uomo è chiamato ad aprirsi alla relazione, a prendersi cura degli altri. Un compito che significa tanto. Anche Erminio, pensiamo abbia trovato che gli si è fatto prossimo. Per tanti è stato un amico e un fratello''.

Impegnato su vari fronti, oltre ad essere un grande tifoso della Calcio Lecco (faceva parte del gruppo ultras dei Cani Sciolti) il 43enne era membro del gruppo Ad Maiora Leucum, politicamente vicino alla destra. Aveva avviato anche una propria attività: in uno spazio ricavato all'interno della residenza di via San Carlo era riuscito ad aprire un piccolo laboratorio per realizzare magliette per società sportive e associazioni del territorio. Da circa un anno invece, lavorava al centro di raccolta intercomunale del paese, alle dipendenze della cooperativa Paso.

Nel proseguire la propria omelia il sacerdote ha rivolto un monito ai presenti, invitandoli a non giudicare quanto accaduto. ''Dal dolore possono nascere iniziative di bene'' ha aggiunto don Massimo, invitando piuttosto ad essere di conforto per la famiglia in questo momento difficile.

Erminio Rigamonti

Per mamma Adele, per i fratelli Oscar e Piera e per chi aveva amato Erminio, la cui vita si è spenta proprio nella ''sua'' Garbagnate, la comunità in cui era nato e cresciuto e che egli stesso aveva servito attraverso il lavoro alla piattaforma ecologica intercomunale, come ha ricordato nei giorni scorsi il sindaco Mauro Colombo, intervenuto alle esequie anche per coordinare insieme agli alpini e alla protezione civile il servizio di assistenza, garantito anche dalla presenza dei volontari del 118 e delle forze dell'ordine.

Al centro delle foto i sindaci di Garbagnate Monastero e Dolzago, le comunità nelle quali il 43enne era molto attivo

''Non ci vergogneremo mai di chiedere aiuto, di dire che non ce la facciamo, che è un momento no. Non ci vergogneremo mai di avere bisogno di Dio e di sentirci affidati agli altri. La vita nonostante tutto resta una storia fantastica'' ha concluso don Massimo, sentendo l'esigenza di rivolgere questo pensiero anche a nome di Erminio.
Un amico sincero per molti, un aiuto prezioso per chi lo ha conosciuto, come ha detto il sindaco dolzaghese Paolo Lanfranchi, nel ricordo di cui ha dato lettura al termine della cerimonia, omaggiando il volontario che si era avvicinato al Comune durante il periodo di lockdown, nel 2020, facendosi conoscere ed apprezzare per la sua infinita disponibilità.

Il feretro portato in spalla dagli amici con cui condivideva il tifo per la Calcio Lecco

''Tante cose erano da pianificare e tu volevi sempre metterti al servizio di tutti. Manchi già a Dolzago'' ha detto il primo cittadino. ''Manchi ai cittadini ai quali hai portato le mascherine imparando velocemente i nomi delle vie. Manchi ai bambini per i quali agli orari improbabili ti occupavi di sanificare i giochi. Manchi ai tanti avventori del mercato comunale che hai assistito, rassicurato, indirizzato. Manchi ai tuoi amici della protezione civile, che subito hanno potuto conoscere il tuo carattere fermo e risoluto. Manchi a me, alla squadra del comune. Manchi ai parrocchiani che hai assistito per la celebrazione della messa in sicurezza e agli amici del gruppo cultura. Ci lasci un vuoto incolmabile Ermi. Nella vita conta quello che si ha dentro e che si esprime più con i gesti che con le parole. Te ne sei andato troppo presto, ma sono sicuro che da lassù mi manderai qualche tuo buon consiglio. E quando andrò a tifare per la tua Calcio Lecco, tu sarai lì con me. Ciao Ermi, vecchio cuore bluceleste, amico mio''.
G. C.
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