Monticello: a ottobre lavori allo stagno di Magritto. Progetto con il Parco V.Lambro

Lo stagno in località Magritto a Torrevilla
Attraverso una deliberazione di giunta il Comune di Monticello ha approvato il progetto esecutivo per dare il via ad una serie di interventi finalizzati al ripristino di aree dall'elevato interesse naturalistico.
Un'iniziativa che si inserisce nel più ampio intervento denominato "Enjoy Brianza reload infrastrutture per lo sviluppo del capitale naturale" pensato dal Parco Regionale della Valle del Lambro (Plis agricolo La Valletta e plis Colli Briantei). Tre anni fa infatti, il progetto aveva partecipato al bando "capitale naturale 2018" promosso da Fondazione comunitaria del Lecchese (ex Cariplo) per finanziare opere di conservazione del capitale naturale per la tutela di aree ad elevata biodiversità.
Completato l'iter previsto, ora si è pronti a partire. A Monticello sono in programma quattro interventi, che si svilupperanno tutti in località Torrevilla. Nella zona sottostante il parchetto bike, sarà creata un'area umida temporanea per la riproduzione di insetti e anfibi. Lo stagno del Magritto invece, sarà interessato da un'opera di pulizia del fondo, con la rimozione dei pesci presenti allo stato attuale, che potrebbero ostacolare la riproduzione di anfibi e libellule. A completare i lavori, il rimboschimento delle piccole chiare ancora presenti nell'area. Due testate di sorgive (in fase di progressivo interramento) saranno infine ripristinate con tecniche di ingegneria naturale.
''I lavori potranno iniziare in autunno'' ci ha spiegato l'assessore all'ecologia Luca Pozzi, precisando che gli interventi sono stati finanziati interamente dal bando al quale il Comune di Monticello - inserito nel Plis della Valletta che a sua volta è convenzionato con il Parco Valle del Lambro - ha partecipato nel 2018.
Nel complesso il progetto "Enjoy Brianza reload infrastrutture per lo sviluppo del capitale naturale" prevede interventi in territori interni ed esterni ad aree protette contribuendo a perseguire l'incremento degli stock naturali e dei flussi ecosistemici su vasta scala nell'ambito territoriale ecosistemico, con il coinvolgimento di numerosi soggetti pubblici e privati. Esso si svilupperà lungo l'asse centrale del corridoio ecologico primario del fiume Lambro e dei territori ad alto valore naturalistico per complessivi 220 chilometri quadrati distribuiti su quattro province e 28 comuni.
G. C.
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